Stai cercando uno zaino da trekking donna comodo ed efficiente? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori zaini da trekking donna del 2021, le loro principali caratteristiche e il loro link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori zaini da trekking donna presenti sul mercato:
Lo zaino da trekking donna è un dispositivo progettato per il pubblico femminile amante dell’escursionismo, dalla gita di un giorno al trekking di un weekend, fino ad arrivare a vere e proprie vacanze di qualche settimana.
Il suo impiego è indispensabile poiché questo contenitore serve non soltanto per trasportare indumenti e oggetti necessari durante il viaggio ma anche per contenere il sacco a pelo e tutta l’attrezzatura indispensabile per le escursioni.
Bisogna tenere conto che la costituzione del corpo femminile è più minuta e meno robusta rispetto a quella dell’uomo, per cui anche le dimensioni e la forma degli zaini realizzati per le donne, devono adeguarsi perfettamente alle loro esigenze.
Questo significa che gli spallacci, le cinghie toraciche e addominali e le sospensioni dorsali devono misurare molto meno rispetto agli stessi accessori montati sugli zaini per uomo.
Nonostante ciò, la capienza e la resistenza di simili accessori devono garantire ottimi standard di qualità, sicurezza e comfort, per rendere il trekking un’esperienza gratificante e divertente in qualsiasi condizione.
Il primo aspetto da valutare nella scelta di uno zaino da trekking per donna è collegato al tipo di attività che si intende svolgere, infatti per escursioni brevi, di 24-48 ore al massimo, è indicato uno zaino di capienza 30 litri e uno zaino di capienza 40 litri, mentre per escursioni di maggior durata, la capacità più idonea supera i 60 litri.
Questi valori si riferiscono alla quantità e alla qualità degli oggetti trasportati, dato che all’interno del contenitore ogni spazio deve essere sfruttato al massimo, per eliminare il rischio di zone vuote che potrebbero provocare uno sbilanciamento del peso durante il trekking.
Anche il periodo stagionale in cui viene utilizzato lo zaino, svolge una notevole influenza sulla sua scelta, in estate infatti le dimensioni sono più contenute poiché gli accessori da trasportare sono minori e meno voluminosi, mentre in inverno è indispensabile poter contare su un volume maggiore in grado di contenere capi di abbigliamento e attrezzature più grandi.
Di solito gli escursionisti possiedono un modello estivo e un modello invernale di zaino, per avere la certezza di partire sempre adeguatamente accessoriati.
Prima di acquistare un simile accessorio, può essere utile considerare alcuni parametri come forma, peso, struttura degli spallacci, sistemi di regolazione, tipo di chiusura, numero di tasche e accessori esterni.
La forma dello zaino generalmente è rettangolare con l’asse minore disposto verticalmente e quello maggiore orizzontalmente.
Questa struttura si adegua alla conformazione della schiena dell’escursionista, che soprattutto se è di sesso femminile presenta una forma piuttosto contenuta.
È fondamentale che lo zaino non si sollevi oltre alle spalle, per non ostacolare la libertà di movimento del collo e del capo; al massimo sono consentiti 10 centimetri in più rispetto all’altezza delle spalle.
Uno zaino ideale per escursioni sia brevi che lunghe, da vuoto non dovrebbe mai pesare più di 1,5-2 kg, per non gravare eccessivamente sulle spalle della donna.
Al contrario del pubblico maschile, quello femminile possiede un’impalcatura muscolare meno voluminosa e meno potente, per cui anche la capacità di sostenere i pesi è più limitata.
Uno zaino pesante potrebbe condizionare negativamente la capacità di procedere soprattutto su terreni dissestati e con notevoli pendenze, quando il baricentro viene spostato in avanti per affrontare le salite e indietro per affrontare le discese.
È chiaro che in simili condizioni, un eccessivo carico ponderale posto dorsalmente potrebbe limitare notevolmente la percorrenza e il comfort dell’escursionista.
Pertanto, oltre al peso dello zaino vuoto, è opportuno calibrare adeguatamente anche quello del materiale trasferito, per evitare di trasportare oggetti troppo pesanti che funzionerebbero come una zavorra.
Gli spallacci, che costituiscono le due bretelle di sospensione dello zaino che si appoggiano appunto sulle spalle dell’escursionista, devono avere una larghezza di almeno 10-12 centimetri ed essere imbottiti con materiale morbido rivestito da un tessuto tecnico traspirante.
L’obiettivo da raggiungere è quello di impedire a queste stringhe di gravare eccessivamente su scapole e clavicole, in quanto tutta l’impalcatura scheletrica potrebbe risentirne.
Gli spallacci inoltre devono essere issati in maniera sicura allo zaino e non spostarsi durante la percorrenza.
Il loro compito principale è quello di distribuire armonicamente il peso dei materiali contenuti nello zaino sia sulle spalle che sul bacino: lo zaino infatti dovrebbe appoggiarsi alle anche per scaricare le tensioni ponderali anche sugli arti inferiori.
Oltre che essere imbottiti con materiali indeformabili, gli spallacci devono essere forniti di sistemi di aggancio pettorali e dorsali che impediscano il loro scivolamento all’esterno per mantenere sempre l’equilibrio del viaggiatore.
Per zaini superiori a 50 litri è indispensabile la presenza di cinghie per il richiamo del carico.
Grazie a due fibbie regolabili poste nella porzione superiore degli spallacci, è possibile calibrare la pressione del carico sulle spalle a seconda del tipo di terreno.
Infatti, quando la pendenza aumenta, la pressione dello zaino sulle spalle si concentra verso le scapole, mentre in discesa tende a scaricarsi sulle clavicole.
Soltanto in questo modo è possibile bilanciare il peso su tutto il corpo evitando un sovraccarico a livello degli arti superiori.
Per conseguire un simile risultato, gli zaini trekking donna sono sempre forniti di una cinghia addominale e una toracica, che collegano lo zaino all’addome e al torace, mantenendolo fissato durante i percorsi.
Anche questi accessori servono per equilibrare in maniera corretta il peso del carico trasportato.
Soprattutto quando le dimensioni sono notevoli, gli zaini devono appoggiarsi prevalentemente sulle anche per non affaticare troppo la schiena.
La cintura addominale deve avere una larghezza di almeno 10 centimetri, una consistenza corposa ed essere ben imbottita, per ancorare la parte inferiore dello zaino al bacino.
In questo modo le spalle sono sgravate dalla zavorra, che si distribuisce in maniera equilibrata in tutta la zona dorsale.
Un altro aspetto di estrema rilevanza che si collega alla conformazione dello zaino da trekking, è collegato alla presenza di sospensioni anatomiche posizionate tra la schiena dell’escursionista e la parete posteriore dello zaino.
La finalità di questi accessori è di mantenere una posizione corretta del contenitore, garantendo anche la massima traspirazione durante le escursioni.
È chiaro che, soprattutto in estate, il contatto diretto tra la schiena e lo zaino può provocare intensa sudorazione, che se non evapora adeguatamente potrebbe provocare notevoli disagi.
Anche se spesso sottovalutata, la parete posteriore dello zaino è quella più importante in quanto previene dolori a spalle e braccia, contratture muscolari e contribuisce ad alleviare la fatica.
Gli zaini compatti, che si sviluppano maggiormente in altezza, garantiscono una camminata più bilanciata, fluida e confortevole rispetto a quelli più larghi.
Infatti, gli ingombri in larghezza possono far perdere l’equilibrio all’escursionista, che non è più in grado di mantenere stabile il proprio baricentro soprattutto in presenza di notevoli dislivelli.
Per modelli più grandi è sempre consigliabile utilizzare quelli forniti di telaio rigido, che si trova internamente e serve per mantenere stabile l’aderenza del contenitore alla schiena.
I migliori zaini da trekking per donna sono forniti di numerose tasche esterne, preferibilmente di piccole dimensioni per distribuire in maniera equilibrata i pesi accessori da trasportare.
È sempre preferibile orientarsi verso modelli con scomparti piccoli poiché quanto più grandi sono le tasche, tanto minore è la stabilità del loro carico.
Un simile fenomeno dipende dal fatto che i pesi esterni se non adeguatamente bilanciati contribuiscono a modificare il baricentro dello zaino, spostandolo verso l’esterno e costringendo il corpo ad assumere una postura innaturale e squilibrata.
Oltre alle tasche esterne è opportuno che anche internamente lo zaino sia dotato di piccoli contenitori per distribuire in maniera ordinata e bilanciata tutti gli accessori che non possono rimanere a contatto tra di loro (come smartphone, navigatore, bussola, occhiali da sole, binocolo e fotocamera).
I sistemi di chiusura dovrebbero essere a tenuta ermetica e quindi realizzati sia con una zip che con velcro, in questo modo oltre alla maggiore sicurezza durante il trasporto, viene garantita anche l’impermeabilità e viene respinto l’ingresso di polvere e sporcizia.
Poste sui fianchi dello zaino e chiuse da fibbie regolatrici, vi sono infine le cinghie di compressione, formate da fettucce di materiale tecnico che permettono di comprimere in maniera ottimale il contenuto dello zaino, minimizzando le sue dimensioni e migliorando la stabilità e l’equilibrio dell’escursionista.
I materiali costitutivi degli zaini da trekking per donna sono principalmente tessuti tecnici, nylon o polietilene, che internamente spesso sono rivestiti da un sottile strato di microfibra.
Tale film svolge funzioni importantissime poiché da un lato isola termicamente i materiali trasportati e d’altro lato impedisce l’entrata di polvere e sporcizia che potrebbero deteriorare gli oggetti.
La struttura esterna dello zaino deve essere idrorepellente per assicurare la massima impermeabilità anche durante improvvisi mutamenti climatici.
È abbastanza frequente che durante il trekking, l’escursionista possa imbattersi in improvvisi acquazzoni, nevicate o banchi di nebbia, che potrebbero deteriorare il contenuto dello zaino.
Alcuni modelli sono accessoriati con un telo anti-pioggia asportabile, che può essere applicato sullo zaino soltanto al bisogno.
Considerato l’accessorio ideale per le donne che amano fare trekking, lo zaino da 25 litri si caratterizza per forma, dimensioni e peso perfetti per un pubblico femminile.
È consigliabile orientarsi verso modelli dotati di dorso ridotto (perfettamente sagomato sulla conformazione della schiena femminile), spallacci progettati per spalle di minori dimensioni che anteriormente non premano sul seno, cinghie ventrali più strette e di minori dimensioni e peso globale minimo.
Si tratta di zaini appositamente progettati per adattarsi all’anatomia del corpo femminile, che si distingue sia per una maggiore curvatura dorsale che per la presenza del seno e di fianchi più voluminosi rispetto a quelli maschili.
Un accessorio quasi indispensabile è il copri-zaino, che in alcuni modelli si trova incluso sulla patella superiore dello zaino.
Il suo compito è quello di coprire l’esterno del contenitore in caso di pioggia, contribuendo a mantenere perfettamente asciutto l’interno: esso può essere fisso o asportabile, ma in ogni caso è molto leggero e adattabile.
I più innovativi tipi di zaino da trekking per donna contengono il camel bag, che consiste in una sacca a tenuta stagna e sterilizzata, che una volta inserita nello zaino funge da contenitore per l’acqua potabile.
Installando all’interno di questa struttura un tubicino collegato allo spallaccio, è possibile bere durante l’escursione, una possibilità particolarmente utile durante il periodo estivo.
Dopo aver caricato lo zaino da 25 litri, che avendo dimensioni piuttosto contenute è in grado di trasportare un quantitativo limitato di oggetti, è necessario chiuderlo perfettamente e indossarlo posizionando correttamente gli spallacci.
Dapprima è buona regola allentare tutte le cinghie del sistema di trasporto per identificare la loro posizione ideale; successivamente è possibile tensionare i sistemi di chiusura cominciando con le cinghie inferiori e proseguendo con quelle addominali e con gli spallacci, per perfezionare l’aderenza dello zaino alla schiena.
Il cinturino pettorale, che è l’ultimo da chiudere, deve trovarsi circa 10 centimetri sotto alla clavicola, per evitare che durante il percorso gli spallacci scivolino verso i gomiti.
Le cinghie di richiamo del carico devono sempre formare un angolo di circa 30 gradi per limitare l’affaticamento dell’escursionista.
Generalmente gli zaini da 25 litri sono indicati per gite di un giorno poiché la loro capienza è limitata ed esternamente non è possibile fissare il sacco a pelo.
Anche se di piccole dimensioni, questi contenitori devono essere caricati in maniera adeguata per occupare tutti gli spazi mantenendo bilanciato il peso globale.
Lo zaino da trekking da 40 litri donna è senza dubbio il modello maggiormente utilizzato poiché rappresenta il compromesso ideale tra leggerezza, versatilità e capienza.
Il suo impiego è perfetto per gite di 48 ore, soprattutto per i weekend in montagna con bivacco.
Infatti la struttura esterna di questi zaini prevede la presenza di ganci e attacchi speciali che consentono di trasportare il sacco a pelo o anche una piccola tenda a igloo.
Esternamente e internamente sono presenti numerose tasche e contenitori a scomparsa, che offrono l’opportunità di sistemare in maniera ordinata e sicura anche oggetti fragili.
Gli spallacci di simili zaini devono essere ben imbottiti e forniti di sistemi di ancoraggio trasversali, che consentono una corretta distribuzione del peso.
I 40 litri infatti implicano un ingombro ponderale abbastanza significativo, che deve essere distribuito su tutto lo scheletro per evitare affaticamento di braccia, spalle e tronco.
La forma di questi zaini è sempre sviluppata in altezza mentre la larghezza è minore di quella della schiena.
Grazie al design rettangolare con una base piuttosto stretta e un’altezza più pronunciata, questi zaini spesso mostrano un aspetto ergonomico adattabile alla perfezione alla corporatura femminile.
I prezzi di un buono zaino da trekking donna non dovrebbero mai essere inferiori a 80-100 euro, poiché anche se i commercio si trovano prodotti a meno di 50 euro, si tratta di articoli non omologati e che quindi non offrono le dovute garanzie di comfort, sicurezza e durevolezza.
Un buon compromesso tra prestazioni qualitative e costo (che viene indicato dal rapporto qualità/prezzo) corrisponde a una cifra di 120-150 euro, per i modelli dei più famosi brand che si occupano di abbigliamento sportivo, la cui realizzazione avviene completamente in Italia utilizzando materiali tecnici di ultima generazione.
Accedendo ai siti web che si occupano della vendita di questi accessori, è possibile visionare un’ampia gamma di proposte spesso in vendita con prezzi particolarmente convenienti che consentono di risparmiare anche il 30-40% rispetto al prezzo di listino.
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