Sei alla ricerca di uno zaino da trekking da 50 litri tecnico, pratico e comodo? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori zaini da trekking da 50 litri del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori zaini da trekking da 50 litri presenti sul mercato:
Fare trekking significa cimentarsi in un’escursione turistica che, a seconda dell’impegno che richiede, può trasformarsi in una vera e propria impresa sportiva.
Qualsiasi sia lo scopo di una simile attività fisica, il presupposto fondamentale che la caratterizza sono i ritmi lenti, in quanto non bisogna raggiungere un traguardo e non occorre affrontare nessuna competizione.
Il termine trekking deriva infatti da un vocabolo inglese che significa “camminare lentamente“, un’attività low cost che permette di vivere esaltanti esperienze a contatto con la natura attraverso sentieri spesso non affollati dalle masse turistiche.
Affrontare escursioni di questo genere è un’esperienza adatta a tutti, anche ai bambini, a patto di scegliere con cura i percorsi, la durata della gita e un’adeguata attrezzatura, comprendente sia abbigliamento che strumenti idonei.
Secondo gli esperti di trekking, uno dei tanti obiettivi da raggiungere è quello di “riportare a casa lo zaino”, una locuzione che indica quanto sia importante partire equipaggiati nella maniera giusta, soprattutto per quanto riguarda appunto il contenitore posto sulle spalle.
Prima di partire è necessario fare un planning delle condizioni di percorribilità dei sentieri, facendo riferimento alle cartine disponibili e alla presenza di dislivelli più o meno impegnativi.
È chiaro che non si può prevedere qualsiasi situazione, dato che una delle caratteristiche del trekking è proprio quel pizzico di avventura che rende interessante il viaggio.
Tuttavia, specialmente se si parte con bambini, è consigliabile avere sempre un’idea almeno approssimativa di quanto si dovrà affrontare.
Esistono anche numerose app scaricabili sullo smartphone che consentono di visualizzare con una certa attendibilità la planimetria dei vari itinerari, le distanze, le salite e discese, i tempi di percorrenza, la segnaletica da seguire e i periodi dell’anno più adatti per mettersi in cammino.
Nella maggior parte dei casi chi decide di fare una simile esperienza sceglie sentieri o mulattiere di montagna, su cui di solito il fondo è dissestato e le condizioni atmosferiche possono mutare da un momento all’altro.
Pertanto è indispensabile poter disporre di un’attrezzatura adeguata, per essere in grado di affrontare qualsiasi imprevisto.
Le calzature da trekking sono senza dubbio fondamentali per vivere in sicurezza una giornata di cammino, e quindi è opportuno optare per modelli con suola rigida Vibran, antiscivolamento e con sagomatura a carrarmato, ideale per percorrenze di qualsiasi genere.
Bisogna infatti garantire la massima resistenza con il suolo, anche in presenza di zone sdrucciolevoli, di pozze d’acqua, di fango o ancor peggio di neve e ghiaccio.
È sempre meglio orientarsi verso modelli alti, in grado di sorreggere la caviglia e di sostenere tutta la gamba, anche per distribuire meglio il peso corporeo durante la marcia.
Scarponcini del genere offrono la massima protezione senza comunque limitare i movimenti, dato che i piedi devono avere una certa libertà di movimento.
Per quanto riguarda l’abbigliamento è fondamentale attuare la tecnica “a cipolla” che consiste nell’indossare più strati di vestiti, preferibilmente in fibre sintetiche di tipo tecnico, per poterli modulare a seconda delle condizioni climatiche.
Di solito si preferisce indossare indumenti in poliestere, poliammide e nylon tecnico, tessuti realizzati con fibre sintetiche altamente traspiranti, che garantiscono una fisiologica traspirazione.
Infatti durante le escursioni il corpo è sottoposto a un intenso e prolungato sforzo muscolare, accompagnato inevitabilmente dalla produzione di sudore.
Se il sudore rimanesse a contatto con la pelle, potrebbe causare repentini abbassamenti di temperatura, con conseguenze spesso nocive; proprio per evitare simili inconvenienti è preferibile indossare vestiti tecnici traspiranti.
Lo zaino è considerato un supporto indispensabile per fare trekking dato che permette di trasportare il necessario sulle spalle, lasciando braccia e mani libere.
Non bisogna dimenticare infatti che l’escursionista deve impugnare i bastoncini, strumenti quasi indispensabili sia per aumentare la sicurezza individuale che per facilitare la percorrenza.
Uno zaino da 50 litri viene valutato il mezzo ideale per una gita di qualche giorno, in quanto la sua capienza consente di portare con sé tutto l’occorrente per rimanere fuori anche di notte.
Questi modelli sono dotati di una notevole disponibilità di spazio sia interno sia esterno, mediante la presenza di tasche di varie dimensioni, di ganci multiuso e di accessori ergonomici.
Internamente uno zaino da 50 litri è in grado di contenere indumenti di ricambio, un kit di pronto soccorso e adeguate riserve di alimenti e bevande, meglio se abbondanti.
Esternamente simili accessori sono di solito organizzati per trasportare il sacco a pelo arrotolato, la borraccia e le racchette, nei momenti in cui non devono essere impugnate.
Indipendentemente dalla sua capacità, lo zaino deve essere leggero, confortevole, ergonomico, impermeabile, areato, e ricco di tasche e taschini sia internamente che esternamente.
Il tipo di schienale, la forma degli spallacci, i materiali costitutivi e il modello (più o meno sviluppato in lunghezza) sono altri requisiti da valutare prima di acquistare uno zaino da trekking.
Esiste una classificazione che mette in rapporto la capienza dello zaino con il suo utilizzo, e precisamente:
Lo zaino da 50 litri, che si colloca nella fascia intermedia di capienza, può avere forma squadrata oppure allungata: di norma i modelli più compatti sono perfetti per camminate non troppo impegnative, mentre i modelli rettangolari sono da preferire in caso di escursioni impegnative.
In simili condizioni infatti è frequente che la vegetazione possa impedire l’avanzamento dell’escursionista, se ad esempio il sentiero si snoda in un bosco.
Pertanto è necessario offrire il minor ingombro possibile, facendo in modo che lo zaino aderisca perfettamente alla schiena seguendo la sua conformazione anatomica.
Gli zaini affusolati che si sviluppano in verticale contribuiscono a migliorare l’equilibrio, eliminando il rischio di eventuali sbilanciamenti e cadute.
Bisogna poi fare attenzione a forma e dimensioni degli spallacci, che devono aderire alle spalle senza provocare nessuna pressione, per consentire un’adeguata distribuzione del carico sul bacino.
Una delle caratteristiche fondamentali dello zaino da 50 litri, che prevede il trasporto di un certo peso, è proprio quella di garantire un’equilibrata distribuzione dei carichi ponderali lungo la schiena, dalle spalle alle anche, per evitare l’insorgenza di tensioni muscolo-tendinee.
Oltre a larghezza, lunghezza e disposizione degli spallacci, bisogna considerare la presenza di cinghie addominali, che servono per bilanciare i carichi sul bacino, sottraendoli a spalle e clavicole.
Gli spallacci dello zaino da 50 litri devono essere imbottiti, larghi almeno 8-10 centimetri e regolabili, per potersi adattare alla conformazione anatomica dell’escursionista.
La cinghia pettorale (indispensabile come quella addominale) serve per evitare che gli spallacci possano scivolare dalle spalle durante il cammino, provocando pericolosi sbilanciamenti.
Tutti gli zaini con capienza superiore a 40 litri devono essere provvisti anche di specifiche cinghie per il richiamo del carico, dispositivi che si trovano tra la porzione superiore degli spallacci e il vero e proprio vano dello zaino e che servono per scaricare le forze tensive del carico dalle spalle.
migliori zaini da trekking da 50 litri
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Un altro requisito di zaino da 50 litri è relativo alla presenza di una fascia in vita che, dopo opportuna regolazione, permette di scaricare parte del peso sulle gambe, alleggerendo le spalle e facilitando il cammino.
La fascia in vita deve essere imbottita (come gli spallacci) e funzionare come punto d’appoggio per lo scarico del peso, senza comunque provocare fastidi durante il trekking.
Lo schienale invece non deve essere imbottito, per consentire una perfetta traspirazione nei punti di contatto con la schiena, che rimane continuamente aderente allo zaino.
Per assicurare un’adeguata traspirazione è necessario che lo zaino rimanga un poco sollevato dalla schiena, condizione fornita da appositi distanziatori in plastica rigida e indeformabile, posti leggermente in rilievo.
Grazie a simili supporti lo zaino è in grado di distanziare il carico dal corpo, garantendo le condizioni necessarie per la traspirazione, facilitata anche dalla presenza di schienali traforati.
I modelli migliori prevedono inoltre la possibilità di regolare l’altezza dello schienale, per adattarlo alla statura dell’escursionista e alle sue esigenze.
Caratteristica da non sottovalutare è collegata alla disponibilità di tasche interne ed esterne, indispensabili per riporre oggetti di piccole dimensioni che non possono trovare posto nei pantaloni, dato che ostacolerebbero il cammino.
Alcuni oggetti, che devono sempre essere a portata di mano, non possono essere inseriti all’interno dello zaino, che verrebbe di certo parzialmente sbilanciato dal loro movimento durante il percorso.
Avendo cura di riempirle correttamente, le tasche funzionano da perfetti bilanciatori, aumentando a distribuire il carico.
Sempre per una questione di equilibrio è preferibile disporre di tante tasche esterne di piccole e medie dimensioni, piuttosto che di un unico grande contenitore centrale.
Gli zaini da 50 litri generalmente sono forniti di un vano interno diviso in due o più scomparti, accessibili direttamente dall’esterno mediante cerniere laterali.
Oltre alle tasche, l’esterno dello zaino deve essere fornito di lacci di media lunghezza, ideali per assicurare i carichi che di norma stanno all’interno e per renderli quindi più facilmente raggiungibili.
Modelli da 50 litri e oltre sono anche forniti della camelbag, una speciale sacca progettata per contenere acqua potabile e il cui accesso è consentito mediante una cannuccia che permette allo sportivo di bere durante il percorso senza essere costretto ad aprire lo zaino.
Un supporto indispensabile è il telo antipioggia, che viene trasportato piegato e inserito in una tasca esterna e che garantisce una protezione supplementare in caso di improvvisi acquazzoni.
Si tratta di un cappuccio realizzato in materiale idrorepellente che si adatta alla perfezione alla sagoma dello zaino e che può essere riposto agevolmente dato che ripiegandolo le sue dimensioni sono minime.
Lo zaino da 50 litri, che è considerato il supporto ideale per escursioni di media durata, deve possedere alcuni requisiti per potersi adattare alle esigenze di chi intende affrontare trekking di qualche giorno.
Innanzi tutto è sempre preferibile optare per modelli a caricamento frontale che, oltre ad essere più comodi, assicurano un ottimo bilanciamento durante il cammino, anche su fondi dissestati.
Bisogna pertanto sincerarsi che lo zaino non sia caricabile soltanto superiormente (come succede nella maggior parte dei modelli), ma anche anteriormente.
Un simile contenitore può essere pesante, dato che il carico trasportato è piuttosto consistente, pertanto è indispensabile che sia dotato della cintura addominale, capace di distribuire meglio il peso anche sulle anche.
Internamente bisogna poter disporre di vari scomparti, per riporre indumenti (mantenendo separati quelli puliti dagli altri sporchi), le scarpe, i viveri e le bevande e un indispensabile kit di pronto soccorso.
I materiali maggiormente utilizzati sono poliestere e poliammide, che si caratterizzano per un’elevata impermeabilità e per un’estrema leggerezza.
All’interno spesso il vano è rivestito da un sottile strato in microfibra che, oltre a respingere polvere e sporco, attenua i colpi con oggetti esterni.
Prima di acquistare uno zaino da 50 litri sarebbe buona regola controllare con attenzione le chiusura, che rappresentano i punti più vulnerabili per il passaggio di umidità e pioggia.
In queste zone dovrebbero essere presenti coperture in velcro che si sovrappongono alle tradizionali cerniere, per aumentare l’impermeabilità e per isolare le zone di apertura e chiusura.
Bisogna sempre orientarsi verso un giusto compromesso tra capienza e peso totale dello zaino, dato che maggiori sono le dimensioni, più alto è il carico da trasportare.
Uno zaino da 50 litri rappresenta una via di mezzo tra notevole disponibilità di spazio e carico non eccessivo, per cui può rimanere caricato in spalla anche per molte ore senza affaticare l’escursionista.
La regola generale dice che il peso dello zaino non dovrebbe mai superare il 25% di quello dell’escursionista, per cui le persone magre non dovrebbero caricarsi troppo.
D’altra parte quelle corpulente, che fanno più fatica a procedere, non possono certo trasportare zavorre esagerate.
Proprio per questo motivo lo zaino da 50 litri è il modello più indicato per avere a disposizione uno spazio considerevole ma senza appesantire lo scheletro e l’apparato muscolare.
Simili accessori dovrebbero avere una forma che si sviluppa in altezza e non in larghezza, per assecondare la struttura anatomica del corpo e per non creare sbilanciamenti durante il percorso.
L’altezza non dovrebbe comunque superare quella della testa, per consentire allo sportivo di godere della massima libertà di movimento.
Robustezza e solidità sono due caratteristiche basilari nella scelta dello zaino da 50 litri: per valutare al meglio tali requisiti è opportuno analizzare il tipo di cuciture, che dovrebbero essere doppie e rinforzate.
Finiture e cuciture devono essere molto solide, tenendo conto del peso che dovranno sostenere e il tipo di percorrenza spesso disagevole.
Il prezzo degli zaini trekking da 50 litri non dovrebbe mai essere inferiore a 80-100 euro, per garantire prestazioni di buon livello e una notevole durata.
Bisogna sempre valutare il tipo d’impiego di un simile accessorio, che rimane spesso a contatto con agenti climatici avversi e che deve sostenere carichi considerevoli.
Per avere buone garanzie è comunque utile analizzare il rapporto qualità/prezzo, valutando le prestazioni offerte rispetto al costo di listino (che spesso può essere scontato approfittando delle numerose offerte promozionali disponibili on-line).
I modelli più acquistati costano dai 150 ai 200 euro, a seconda dei brand e degli accessori in dotazione.
Non è mai consigliabile lasciarsi condizionare soltanto dal risparmio, acquistando zaini troppo economici, perché la loro durata potrebbe essere limitata.
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