Sei alla ricerca di un comodo e pratico zaino da trekking da 20 litri? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori zaini da trekking da 20 litri del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori zaini da trekking da 20 litri presenti sul mercato:
Fare trekking è un’attività fisica che implica molti significati: camminare, esplorare, scoprire, ma soprattutto rimanere a contatto con la natura senza alcuna fretta e senza dover affrontare competizioni di nessun genere.
Si pratica di solito in zone lontane da grossi insediamenti urbani, di preferenza in montagna oppure in collina, su sentieri più o meno battuti, ma comunque praticabili, in quanto non sono previste eccessive difficoltà.
Dal punto di vista etimologico, il vocabolo “trekking”, che tradotto dall’inglese significa “viaggiare“, ha origine da un termine coniato dalle popolazioni Boere, che erano solite indicare i loro abituali spostamenti da un villaggio a un altro.
Una delle caratteristiche tipiche di questo sport è la sua durata, che prevede di solito uno o più pernottamenti fuori, per sfruttare al massimo l’opportunità di vivere nella natura.
Prima di avventurarsi in simili esperienze è sempre necessario programmare con attenzione tutti i particolari, con particolare riguardo all’abbigliamento (soprattutto gli scarponi) e all’attrezzatura.
Bisogna inoltre valutare i seguenti aspetti:
Il trekking, che viene ormai considerato da tutti come un vero e proprio sport, svolge azioni benefiche non soltanto sul corpo (con potenziamento dell’attività cardio-vascolare, respiratoria e muscolo-scheletrica, ma anche sulla sfera psico-emotiva (allentamento della stress, rilassamento e miglioramento del tono dell’umore).
Uno strumento indispensabile per affrontare percorsi del genere è lo zaino, dato che l’escursionista deve portare con sé un certo numero di oggetti e di indumenti, mantenendo libere le mani (impegnate ad impugnare le racchette) e senza affaticare la schiena.
L’affaticamento corporeo, infatti, dipende principalmente dall’entità della zavorra trasportata e dalla sua distribuzione su spalle e schiena.
Bisogna sempre evitare pesi inutili, che possono soltanto rallentare e rendere più difficoltosa qualsiasi esperienza di trekking, tenendo conto che lo zaino, che è stato giustamente definito “la casa del viandante”, deve contenere soltanto l’indispensabile.
I modelli da 20 litri sono tra i più piccoli, cioè quelli indicati per escursioni di 2 o 3 giorni, nei quali è assolutamente necessario allocare gli oggetti con estrema attenzione.
Il carico ponderale dello zaino non grava soltanto sulle spalle, ma su tutte le articolazioni del corpo, tenendo sempre presente la regola generale secondo cui il suo peso dovrebbe corrispondere a circa il 10% del peso corporeo.
Bisogna inoltre indossare correttamente questo utilissimo supporto, facendo in modo che la zavorra non si scarichi unicamente sulle spalle, ma piuttosto sul bacino, sfruttando l’utilità della cintura addominale (che deve essere stretta il più possibile a livello delle anche).
Contrariamente a quanto si pensa, gli spallacci servono quasi soltanto per mantenere lo zaino aderente alla schiena, evitando che si possa spostare a ogni movimento.
Nel suo allestimento, è necessario posizionare gli oggetti più pesanti sul fondo, mettendoli in maniera simmetrica, per bilanciare il più possibile il loro impatto ponderale.
Spesso è opportuno rivestire la sua superficie con teli protettivi anti-pioggia, pertanto sarebbe consigliabile orientarsi verso modelli forniti anche di aperture laterali.
I principali requisiti da prendere in esame prima di scegliere uno zaino da trekking sono i seguenti:
Non esiste uno zaino ideale, ma esiste invece uno zaino più adatto sia alla conformazione anatomica del corpo che alle singole esigenze.
Un dispositivo da 20 litri appartiene alla categoria degli zaini leggeri, perfetti per contenere un quantitativo di oggetti e indumenti non troppo elevato né pesante e pertanto indicati per escursioni di 1-2 giorni al massimo.
Chi si appresta ad allestire un simile contenitore deve fare molta attenzione a selezionare unicamente il necessario, per poi disporlo in maniera adeguata, senza lasciare spazi vuoti, ma senza neppure comprimere eccessivamente gli oggetti.
La loro capienza è indicata per trasportare un cambio di vestiti e l’attrezzatura indispensabile, come binocolo, occhiali da sole, macchina fotografica, borraccia per l’acqua e cibo.
Altezza e larghezza sono due fattori che aumentano con l’aumentare del volume, per cui è necessario analizzare questi requisiti nella loro totalità.
La larghezza influisce sul comfort della camminata (soprattutto su fondi dissestati e irregolari), mentre l’altezza condiziona il mantenimento dell’equilibrio.
Per bilanciare meglio il passo è sempre utile orientarsi verso zaini alti e stretti, in grado di limitare gli sbilanciamenti corporei.
Il peso dello zaino da vuoto deve essere molto contenuto, tenendo presente che a pieno carico non dovrebbe mai superare il 20% di quello corporeo.
Come regola di base di solito si considera che uno zaino vuoto non dovrebbe mai superare un chilo e mezzo, massimo due.
I materiali devono ovviamente essere di buona qualità, per garantire la massima resistenza a urti, strappi e cadute, e a prova di pioggia e neve (quindi impermeabili).
Bisogna tenere presente che durante le escursioni è piuttosto comune che le condizioni atmosferiche si modifichino e che all’improvviso incominci a piovere oppure a nevicare.
In simili situazioni spesso non è possibile applicare il telo impermeabile e quindi i materiali dello zaino devono garantire prestazioni di alto livello.
Proprio per questo motivo i tessuti maggiormente impiegati sono quelli tecnici, a base di fibre di poliestere, poliammide o poliuretano, materiali flessibili, particolarmente robusti e idrorepellenti.
Per evitare eventuali infiltrazioni di acqua è preferibile optare per modelli con cerniere lampo rivestite di un’ulteriore protezione con velcro, finalizzata a ricoprire quelli che vengono considerati i punti più vulnerabili del contenitore.
Negli zaini da 20 litri, solitamente il telaio interno è realizzato in alluminio, un metallo leggero e molto robusto, che mantiene sempre in forma la struttura portante.
Il telaio serve soprattutto per trasportare agevolmente carichi di un certo peso o anche di dimensioni considerevoli, per non correre il rischio che la struttura si deformi durante il percorso.
Grazie alle aste incurvate posizionate internamente si ottiene un’adeguata ridistribuzione dei carichi ponderali, che vengono concentrati nella zona del bacino piuttosto che sulle spalle.
I telai interni, che sono più stretti di quelli esterni, servono per tutte le funzioni dinamiche collegate alla presenza di un baricentro più basso e un’assoluta mobilità delle braccia.
Il telaio esterno consente di proteggere il tessuto dello zaino quando il suo carico aumenta ulteriormente, per evitare sbilanciamenti durante il percorso.
I modelli da 20 litri con telaio esterno sono forniti di un baricentri più alto, ideale per lunghe percorrenze a pieno carico, dato che esso si trova in parte sollevato dalla schiena.
Trasferendo la maggior parte del peso sui fianchi, l’escursionista può assumere una postura ben eretta, con notevoli vantaggi.
Inoltre il flusso d’aria che si viene a creare tra schiena e zaino favorisce molto la traspirazione, eliminando il problema del bagnato a contatto con la pelle.
I modelli dotati di simili caratteristiche sono anche forniti di numerose tasche esterne, spesso capienti e facilmente raggiungibili, che contribuiscono a facilitare l’estrazioni degli oggetti senza aprire lo zaino.
Di solito gli oggetti più pesanti, oltre che nella parte bassa del dispositivo, devono essere inseriti vicino alla colonna vertebrale, per potenziare la stabilità del carico.
Soprattutto nei mesi caldi, il trekking fa aumentare la sudorazione in particolare sulla schiena, dove la superficie dello zaino rimane aderente alla pelle: per evitare che tale problema diventi fastidioso e possa interferire sulle condizioni di benessere dell’escursionista è preferibile scegliere zaini da 20 litri con schienale traspirante.
Questa precauzione, che dipende dal sollevamento del supporto dalla schiena, contribuisce a facilitare l’evaporazione del sudore.
Utile, resistente, leggero, traspirante, ma anche ergonomico: uno zaino di buona qualità deve possedere tutte queste caratteristiche per agevolare il percorso di chi fa trekking.
L’ergonomia dipende sostanzialmente dalla corporatura dell’escursionista, del quale deve rispettare la statura, la conformazione anatomica e il peso.
A tal proposito è fondamentale che lo zaino sia dotato di sospensioni che permettono di non affaticare le spalle, ma di distribuire i carichi ponderali in maniera omogenea e bilanciata anche sul bacino.
Per raggiungere simili obiettivi, è necessario che siano presenti i seguenti accessori:
Nella scelta di uno zaino da trekking da 20 litri bisogna prendere in considerazione vari fattori, tra cui:
Consente di trasportare una quantità variabile di oggetti e indumenti, a seconda delle esigenze dell’escursionista.
I modelli da 20 litri, che sono indicati per gite di pochi giorni, hanno una capacità limitata e relativa a percorsi piuttosto brevi.
Di solito è rettangolare, squadrata oppure allungata, ma sempre compatta per evitare che si possano verificare sbandamenti durante la camminata.
Per percorrenze particolarmente impegnative sono preferibili i modelli affusolati, che tendono a svilupparsi verticalmente, ideali per evitare rami o arbusti che potrebbero bloccare l’andatura.
Anche la forma degli spallacci è importante per l’ergonomia dello zaino: i modelli per uomo hanno di solito spallacci più larghi mentre quelli per donna li hanno più stretti.
Esiste una correlazione tra la forma dello zaino e quella degli spallacci, dato che la distribuzione del peso del carico dipende anche dalla superficie d’appoggio della base.
Si distinguono per a differente compattezza del tessuto, infatti esternamente i migliori zaini sono realizzati con filati tecnici di poliestere, poliuretano o poliammide, che garantiscono la massima impermeabilità e idrorepellenza.
L’interno invece è rivestito da un sottile strato di microfibra che oltre a rendere più morbido il contatto tra gli oggetti trasportati, evita il rischio di urti e collisioni.
Infatti, questo substrato oltre a respingere sporcizia e polvere, mantenendo quindi sempre in ottime condizioni il contenuto dello zaino, funge da strato protettivo nei confronti di eventuali aggressioni meccaniche o climatiche esterne.
Di solito si trovano disposti lateralmente e sulla base dello zaino. Si tratta di asticelle incurvate di alluminio, con inserti in carbonio che svolgono il ruolo importantissimo di mantenere la forma del contenitore, anche a mezzo carico.
In simili condizioni potrebbe deformarsi la sagoma del contenitore, sbilanciando il carico e quindi gravando sulle spalle piuttosto che sul bacino.
Lo scheletro metallico dello zaino da trekking da 20 litri è molto leggero ed è limitato soltanto alla sua parte interna, a differenza di quelli più capienti (da 40 o 70 litri) dove sono presenti anche rinforzi esterni.
Caratterizzano la struttura esterna dello zaino e che presuppongono cerniere a lampo rivestite da velcro oppure da una fascia supplementare di tessuto.
Infatti è indispensabile che i sistemi di chiusura siano sigillanti per impedire il contatto con acqua, neve oppure umidità, e per conservare gli oggetti interni in ottime condizioni.
La chiusura delle tasche interne invece è formata unicamente da cerniera lampo, senza rivestimenti accessori.
I prezzi degli zaini da trekking da 20 litri comprendono un’ampia gamma di possibilità.
Si parte dai modelli più economici, che costano intorno ai 30-35 euro per arrivare a oltre 100-150 euro.
Un buon compromesso tra prestazioni, qualità dei materiali e prezzo può essere quello di uno zaino da 60-80 euro, che garantisce versatilità, leggerezza e durevolezza.
Prima di acquistare un simile prodotto è consigliabile visionare i siti web che si occupano di questo settore, poiché spesso dispongono di offerte particolarmente convenienti con sconti che permettono di risparmiare fino al 40% rispetto al prezzo di listino.
Uno zaino del genere di solito è completato dal telo impermeabile da applicare in caso di acquazzoni improvvisi durante l’escursione: questo accessorio è praticamente indispensabile quando i materiali costitutivi non hanno subito un trattamento di idrorepellenza.
È consigliabile fare riferimento ai brand made in Italy più famosi, che si occupano di abbigliamento sportivo per trekking, in quanto sfruttando l’esperienza maturata in questo settore, offrono garanzie migliori rispetto ai produttori di normali zaini da turismo.
Il blog ideale per gli amanti dell'outdoor e del trekking