migliori zaini da trekking
the north face banchee
- Miglior zaino trekking da 50 litri
- In tessuto IronLite leggero e ad alta resistenza
- Struttura in alluminio T6 che consente di mantenere lo zaino stabile alleggerendo il carico sulla schiena
- Con 8 tasche diverse per mettere tutto quello di cui hai bisogno
- Ottima vestibilità grazie alla tecnologia Optifit
- Con numerose tasche
- Completamente traspirante
la sportiva sunlite
- Miglior zaino trekking da 40 litri
- Con porta piccozza e porta sci
- Oltre alla normale apertura, nella parte superiore, ha un ampio accesso attraverso la parte posteriore
- Dotato di spallacci imbottiti, schienale traspirante, ampia cintura addominale e struttura aderente al corpo
- Con aggancio per i bastoncini da trekking
- Con numerose tasche
ferrino finisterre
- Miglior zaino da trekking 30 litri
- Con rinforzi in tessuto laminato rinforzato
- La distribuzione del carico e la stabilità di trasporto sono ottimizzate utilizzando un telaio portante in acciaio flessibile
- Numero tasche
- Copri zaino incluso
- Due porta piccozze
- Passanti aggiuntivi e rimovibili sulla parte anteriore e inferiore
- Con cinghie di compressione laterali
ferrino x track
- Miglior zaino trekking da 20 litri
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Zaino da trekking
Lo zaino da trekking viene considerato a ragione il simbolo dell’escursionista in quanto riveste un’importanza fondamentale non soltanto per il trasporto di indumenti e oggetti utili ma anche per contribuire a mantenere la stabilità del podista.
Infatti, grazie a un’adeguata distribuzione dei pesi, alla struttura degli spallacci e del telaio interno, lo zaino può diventare un ottimo supporto per scaricare le tensioni ponderali sulle anche e quindi sugli arti inferiori, evitando un sovraccarico su spalle e clavicole.
Proprio per questi motivi, la sua scelta deve essere oculata e soprattutto adeguata alle singole esigenze, senza lasciarsi condizionare eccessivamente dall’aspetto estetico e neanche dal prezzo,
Il quesito fondamentale è relativo al tipo di utilizzo dello zaino, poiché dalla risposta dipende il tipo di acquisto da effettuare.
Escursioni giornaliere, di più giorni, praticate in estate oppure in inverno e soprattutto il tipo di materiali da trasportare costituiscono i fattori discriminanti nella scelta del prodotto.
I più diffusi modelli di zaino da trekking hanno una forma rettangolare con una relazione tra l’asse maggiore e l’asse minore che dovrebbe soddisfare il rapporto 3:1.
Questo significa che in altezza lo zaino deve essere 3 volte superiore alla larghezza.
Gli spallacci dovrebbero avere sempre dimensioni di almeno 10 centimetri, per non gravare eccessivamente su spalle e clavicole, distribuendo in maniera omogenea la zavorra trasportata.
Le cinghie addominali e toraciche, che sono sempre presenti in qualsiasi modello di zaino da trekking, dovrebbero essere dotate di sistemi di chiusura a scatto, per ottimizzare la sicurezza del dispositivo.
Zaino trekking 20 litri
Lo zaino trekking da 20 litri è considerato lo strumento ideale per escursioni giornaliere in quanto la sua capienza è abbastanza limitata.
Essendo molto leggero e spesso dotato di poche tasche e laccioli esterni, si rivela un compagno ideale per trasportare soltanto i pochi oggetti che servono per una gita di qualche ora.
Il suo impiego è indicato soprattutto per percorrenze estive, quando cioè non bisogna portarsi dietro indumenti pesanti e qualche scorta alimentare.
Nonostante ciò, uno zaino del genere deve essere comunque riempito secondo alcune regole fondamentali, che prevedono la disposizione sul fondo di attrezzi più pesanti mentre verso l’alto di indumenti leggeri ed eventualmente di una limitata scorta di cibo.
Trattandosi di contenitori indicati prevalentemente quando la stagione è calda, oltre ad essere leggeri devono poter contare su materiali traspiranti, soprattutto a livello dello schienale, per consentire la completa evaporazione del sudore sul dorso.
Zaino trekking 25 litri
Lo zaino trekking da 25 litri è indicato per escursioni di una giornata anche durante la stagione invernale.
Infatti la sua capienza non è sufficiente per trasportare il sacco a pelo o un’attrezzatura completa, ma è adatta per contenere indumenti pesanti, necessari per trekking invernale.
Questi modelli sono generalmente prodotti con materiali sintetici pluristratificati, rivestiti esternamente da fibre idrorepellenti (che garantiscono un’assoluta impermeabilità) e internamente da microfibra (per proteggere anche termicamente gli oggetti trasportati).
Negli zaini da 25 litri sono presenti tasche esterne e interne, utili per separare gli oggetti dagli alimenti.
Gli spallacci devono essere perfettamente imbottiti e rivestiti con un tessuto morbido (come pile o flanella) per evitare la dispersione del calore corporeo.
Modelli del genere sono quasi sempre dotati di un telaio metallico interno che serve per mantenere tese le pareti del contenitore, una caratteristica indispensabile quando si devono affrontare sentieri innevati, ghiacciati o comunque scivolosi.
È noto che gli zaini con telaio interno contribuiscono molto meglio al mantenimento del baricentro dell’escursionista, offrendo quindi un’eccezionale stabilità anche su terreni disomogenei.
Negli zaini da escursione giornaliera, è importante che il fascione ventrale abbia un’altezza di almeno 10-15 centimetri, per ancorare correttamente lo zaino al corpo distribuendo le tensioni ponderali anche verso il basso.
Quando il peso aumenta infatti, il fascione ventrale si rivela essenziale per il corpo dell’escursionista in quanto alleggerisce schiena, spalle e arti superiori limitando l’affaticamento muscolare.
Zaino trekking 30 litri
Per escursioni plurigiornaliere con eventuali pernottamenti in rifugio o in campeggio, è preferibile orientarsi verso zaini di almeno 30 litri, poiché in tali condizioni l’attrezzatura da trasportare comincia a essere consistente sia per peso che per volume.
Lo schienale di questi contenitori deve essere necessariamente rigido per eliminare il rischio di deformazione; allo stesso tempo deve garantire un’adeguata imbottitura e morbidezza per non indolenzire la schiena.
Proprio per questo motivo gli spallacci e le cinture toracica e addominale dovrebbero essere imbottite e non taglienti.
Su modelli di questa dimensione, la regolazione delle cinghie gioca un ruolo fondamentale dato che consente di adattare lo zaino alle caratteristiche fisiche dell’escursionista.
Le tasche interne ed esterne della patella superiore permettono di riporre oggetti e strumenti che devono essere rapidamente accessibili e che sono indispensabili nelle escursioni di più giorni.
I modelli da 30 litri hanno di solito una forma tubolare, molto più agile e indicata per terreni tecnici e fuoristrada, fondi che spesso si incontrano in gite di qualche giorno.
Quando è previsto il trasporto del sacco a pelo, bisogna optare per zaini forniti di agganci speciali, generalmente forniti di sistemi di blocco a scatto, che permettono di trasportare anche piccole tende da campeggio a livello della zona superiore.
Tutte le caratteristiche che contraddistinguono lo zaino da 30 litri sono collegate alle esigenze di trasportare indumenti e attrezzi più impegnativi rispetto alle escursioni di un solo giorno.
Zaino trekking 40 litri
Lo zaino trekking da 40 litri è indicato per escursioni con bivacco, che presuppongono il trasporto di tenda, materassino, alimenti ed eventualmente fornello.
I modelli di ultima generazione sono molto capienti ma leggerissimi, in quanto prodotti con materiali tecnici utilizzati anche per l’abbigliamento sportivo, come nylon pluristratificato, poliestere e microfibra.
Spallacci, schienale e fascioni devono essere imbottiti, dotati di una lunghezza sufficiente per adattarsi alla costituzione dell’escursionista, forniti di chiusura di sicurezza, ergonomici e morbidi.
Per favorire la sudorazione nei punti critici come spalle, fianchi e schiena, questi zaini prevedono l’inserto di fasce traspiranti a rapida asciugatura, che presuppongono l’impiego di tessuti traforati, elastici e resistenti.
Per la stabilizzazione del carico, che incomincia a essere abbastanza significativo, è indispensabile la presenza di un laccio accessorio all’altezza del petto, che si inserisce tra gli spallacci e quello addominale.
Oltre alle cinghie necessarie per la regolazione dello zaino, devono essere presenti anche quelle per fissare i carichi esterni, come sacco a pelo, tenda, materassino e altro.
Di fondamentale importanza sono le cerniere esterne, disposte lateralmente, che permettono di accedere direttamente alla parte bassa dello zaino senza dover svuotare l’intero carico.
Zaino trekking 50 litri
Lo zaino trekking da 50 litri, come quello da 40 litri, è indicato per escursioni plurigiornaliere ma soprattutto per quelle invernali.
Infatti la sua maggiore capienza consente di trasportare indumenti pesanti e un’abbondante scorta di alimenti, necessari quando il trekking viene effettuato a basse temperature.
Questi dispositivi sono di solito realizzati con telaio interno e telaio esterno, il cui ruolo è quello di mantenere sempre in forma lo zaino, distribuendo in maniera equilibrata la zavorra.
È sempre indispensabile che lo schienale sia perfettamente traspirante poiché, soprattutto in inverno, la possibilità che il sudore rimanga a contatto con la pelle risulta estremamente rischiosa per la termoregolazione dell’escursionista.
Aumentando il peso trasportato, lo zaino deve per forza essere dotato anche di distanziatori posti inferiormente, che servono per mantenere la posizione dello zaino perfettamente rettilinea rispetto alla colonna vertebrale.
In questo modo, eventuali eccessi ponderali si distribuiscono a tutto lo scheletro, scaricandosi verso il basso e minimizzando l’affaticamento muscolare.
Il rischio maggiore collegato al trekking invernale è la produzione di acido lattico, derivante dalla fatica dei muscoli; infatti questo composto è responsabile dell’insorgenza di dolorosi crampi acuiti dalle basse temperature.
Per evitare rischi del genere, è necessario quindi poter contare sul supporto dello zaino, che da un lato protegge dal freddo tutta la porzione dorsale del corpo, e d’altro lato stabilizza la postura.
Zaino trekking porta bambino
La scelta dello zaino porta bambino per affrontare escursioni è molto delicata, in quanto è necessario garantire non soltanto il comfort del piccolo ma anche quello dei genitori, che potrebbero affaticarsi durante il percorso.
Bisogna orientarsi verso prodotti progettati esplicitamente per l’escursionismo e non per l’infanzia, poiché le caratteristiche specifiche dello zaino vengono testate, omologate e approvate in seguito a prove “sul campo”, indispensabili per la sicurezza del bambino.
Il loro utilizzo è indicato dai 6 mesi circa fino ai 2 o3 anni e comunque senza superare una zavorra di 20 kg di peso.
Per effettuare la scelta migliore in questo campo, è consigliabile valutare alcuni aspetti, che sono:
- lo zaino deve essere adeguatamente regolabile per adattarsi sia alla costituzione del genitore che a quella del bambino;
- i sistemi di aggancio devono essere facilmente apribili per consentire interventi rapidi nell’allacciatura e slacciatura delle cinghie;
- l’intelaiatura interna deve essere in alluminio per conferire la massima rigidità allo zaino senza appesantire la sua struttura. Inoltre, un telaio metallico consente al sistema di stare in piedi da solo, in modo tale da poterlo mettere e togliere dalla schiena senza necessariamente spostare il bambino;
- sotto alla seduta del piccolo passeggero è necessario avere a disposizione uno spazio utile per riporre indumenti, oggetti e attrezzatura varia;
- le fasce devono essere posizionate anche sul fascione ventrale per consentire al genitore di avere a portata di mano ogni cosa;
- è indispensabile un parasole e un paravento asportabile e regolabile, che insieme alla copertura anti-pioggia e al cuscino reggi-testa per il bambino, migliora moltissimo il comfort;
- l’ultimo ma non meno importante requisito è collegato alla sicurezza, che prevede un perfetto bilanciamento del peso.
Zaino fotografico trekking
Fotocamere, binocoli, obiettivi e dispositivi per filmare costituiscono l’attrezzatura indispensabile per un escursionista fotografo.
Si tratta di attrezzi che richiedono particolare attenzione durante il trasporto e che prevedono quindi l’impiego di uno zaino fotografico da trekking progettato con scompartimenti e cinghie di fissaggio.
Gli obiettivi da raggiungere sono due, poiché da un lato è necessario riporre in sicurezza tutta l’attrezzatura e d’altro lato non appesantire troppo il contenitore.
La leggerezza è una regola per la quale non si può transigere, in quanto uno zaino che pesa più di 20 kg diventa difficilmente trasportabile.
Bisogna inoltre mettere tutto al riparo da urti accidentali, una finalità che si raggiunge sfruttando imbottiture interne, copri-zaino impermeabile e chiusure di sicurezza.
Oltre che protetta, l’attrezzatura deve essere ben organizzata e pertanto lo zaino dovrebbe essere dotato di divisori interni in grado di customizzare perfettamente la sua capienza.
Ogni accessorio dovrebbe essere a portata di mano, sfruttando quindi aperture laterali che permettono di arrivare velocemente allo spazio che ospita l’oggettistica.
Zaino trekking donna
Lo zaino trekking donna ha normalmente dimensioni più contenute rispetto ai modelli maschili, e una forma che si sviluppa maggiormente in altezza tenendo conto che la schiena è meno larga di quella dell’uomo.
Un requisito fondamentale di questi contenitori è la leggerezza, poiché la forza muscolare delle escursioniste è meno potente di quella dei maschi, pertanto è preferibile orientarsi verso zaini che da vuoti non superino 1,5 kg.
Bisognerebbe inoltre optare per modelli con telaio interno in alluminio e con spallacci imbottiti di 8-10 centimetri.
Di solito gli zaini da donna non sono progettati per trasportare pesi particolarmente elevati, per cui la loro capienza è compresa tra 25 e 30 litri, con un’organizzazione interna che prevede tasche e separatori imbottiti.
È sempre preferibile scegliere modelli forniti di distanziatori lombari che oltre a migliorare i processi di traspirazione, contribuiscono a stabilizzare la postura soprattutto su percorsi sterrati, sdrucciolevoli e disomogenei.
L’estetica riveste un ruolo di estrema rilevanza per gli zaini da trekking donna, che vengono creati con materiali tecnici dall’aspetto gradevole e con accostamenti cromatici armoniosi.
Zaino trekking ultraleggero
Gli zaini da trekking ultraleggeri di ultima generazione offrono l’opportunità di trasportare indumenti, oggetti e attrezzatura senza appesantire troppo il carico grazie ai materiali con cui vengono realizzati.
Il peso a vuoto di questi contenitori di solito non supera 1,5 kg, con un volume che può raggiungere anche 30-40 litri.
Questo perfetto rapporto tra capienza e leggerezza dipende dall’impiego di tessuti tecnici estremamente resistenti (anti-strappo, idrorepellenti e anti-caduta), costituiti da milioni di fibre sintetiche il cui peso è irrisorio.
La robustezza di simili zaini dipende dal tipo di tessitura, estremamente compatta e spesso realizzata con l’installazione di inserti di poliestere, che consente di sopportare qualsiasi tensione meccanica.
La principale caratteristica degli zaini ultraleggeri da trekking è quella di associare un elevato comfort a prestazioni funzionali di alto livello, proprio per questo motivo, professionisti del trekking utilizzano zaini del genere anche per affrontare escursioni impegnative come ferrate o percorsi in alta montagna.
La leggerezza del contenitore permette di trasportare un’ampia gamma di indumenti, oggetti e attrezzi senza affaticare la muscolatura delle spalle e del tronco, in quanto l’ingombro ponderale dipende quasi unicamente dalla zavorra.
Per non sbagliare l’acquisto, è consigliabile orientarsi verso zaini ultraleggeri prodotti da brand famosi, poiché il rischio principale di simili contenitori è quello di non resistere alla forza tensiva prodotta dal materiale trasportato.