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Bici Trekking

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Bici trekking

Il trekking è una forma di attività sportiva che prevede escursioni all’interno di contesti naturali, che devono essere effettuate senza scopi competitivi per sfruttare al massimo i vantaggi della lentezza.

Infatti il vocabolo “trekking” deriva dal verbo inglese “to trek”, che significa appunto “viaggiare senza fretta”.

Un simile obiettivo si può raggiungere con due modalità:

  • a piedi (percorrendo sentieri più o meno segnati);
  • in bicicletta (affrontando percorrenze di solito fuori pista e pertanto classificate come “off road”).

Le biciclette da trekking si caratterizzano per alcuni requisiti specifici che le rendono parzialmente differenti da quelle per cicloturismo.

Grazie a numerose modificazioni strutturali, questi mezzi offrono sicurezza, stabilità e una discreta velocità, a scapito della leggerezza.

Infatti si tratta di veicoli decisamente più pesanti rispetto a quelli tradizionali, a causa sia dell’impiego di materiali con un maggiore peso specifico, sia delle tecniche produttive.

Affidabilità e robustezza sono i due requisiti fondamentali delle biciclette da trekking, che sono state progettate per affrontare percorrenze anche estremamente irregolari, ricche di ostacoli e pendenze.

Proprio in considerazione di simili itinerari, la sella deve essere confortevole, ampia ed ergonomica, per rendere piacevole e tranquilla qualsiasi escursione.

La scorrevolezza è un’altra caratteristica necessaria a questi mezzi, che non devono rallentare l’andatura del ciclista, eventualmente su fondi dissestati.

Anche se nella maggior parte dei casi i telai sono prodotti in alluminio, dotato di numerose saldature, alcuni modelli possono essere realizzati in acciaio con inserti di carbonio, un materiale molto robusto ma leggermente più pesante.

Le ruote, le cui dimensioni sono generalmente da 28, possiedono coperture adattabili a substrati di ogni tipo.

Più che classificate come biciclette “off road“, quelle da trekking vengono definite “all road“, grazie all’insieme di tecniche innovative che le caratterizzano.

I requisiti generali di questi dispositivi sono i seguenti:

Telaio

Deve essere sufficientemente rigido ma anche leggero per assicurare una perfetta associazione tra resistenza e scorrevolezza.

Acciaio o alluminio sono i materiali che trovano maggiore impiego sia per quanto riguarda l’elasticità che la facilità di riparazione, oltre alla resistenza di corrosioni provocate da agenti atmosferici.

Di costituzione robusta e fornita di saldature ampie e generose, il telaio delle bici da trekking presenta una cassetta di movimento centrale leggermente più larga rispetto ai modelli da turismo, che sorregge pedali più distanziati e comodi;

Ruote

Oltre ala robustezza devono assicurare un’estrema fluidità di movimento, correlata quasi sempre alla presenza di cerchioni a doppia camera, che aumentano notevolmente la stabilità del mezzo.

La loro struttura prevede l’inserzione di 36 raggi e di copertoni con larghezza compresa tra 28 e 38 millimetri, in quanto a seconda del fondo stradale e delle condizioni ambientali, i copertoni devono mantenersi perfettamente aderenti alla strada.

Le gomme dovrebbero sempre presentare lateralmente gambe riflettenti, che sono tipiche delle biciclette da trekking in quanto una simile attività sportiva si svolge frequentemente anche di notte;

Manubrio

Può avere una forma lineare oppure con appendici laterali, che consentono di ottenere una tipica piega utile per bilanciare l’inclinazione del corpo durante le percorrenze in salita e in discesa.

La sua struttura, realizzata in alluminio rinforzato oppure in acciaio, termina lateralmente con due manopole ergonomiche in morbida plastica siliconata, necessarie per garantire una presa salda e sicura anche su fondi difficili;

Sella

La sella è quasi sempre prodotta in pelle tipo “brooks“, un materiale che si adatta perfettamente all’anatomia dei glutei, contribuendo a mantenere la posizione fisiologica della colonna vertebrale;

Pedali

Sono a doppia faccia e dotati di un attacco rapido che consente di infilare e sfilare velocemente il piede in caso di necessità.

Spesso sono forniti di un puntapiedi anteriore a forma di gabbia, che serve per aumentare la sicurezza durante le pedalate (soprattutto in condizioni estreme), eliminando il rischio che il piede possa scivolare in avanti;

Sistema frenante

Può utilizzare treni idraulici, a disco o a pattino a seconda del tipo di impiego della bicicletta.

In ogni caso i suoi requisiti strutturali consentono la massima stabilità anche in presenza di dislivelli notevoli che potrebbero influire sulla sicurezza del ciclista.

Bici trekking uomo

Le bici da trekking per uomo sono state recentemente oggetto di notevoli cambiamenti, riguardanti l’alleggerimento di pneumatici e telaio e il design delle selle.

In particolare, i copertoni sono stati progettati con dimensioni minori e con una struttura più liscia, in quanto offrono la maggiore efficienza durante pedalate su sentieri scoscesi e irregolari.

Questi mezzi vengono ampiamente utilizzati sia da professionisti che da principianti, intenzionati a svolgere un’attività fisica non particolarmente impegnativa ma vantaggiosa per il miglioramento delle funzioni organiche.

Possono essere utilizzati sia in montagna che in campagna, pianura o anche sulla battigia, poiché la loro struttura è stata progettata per assicurare versatilità e maneggevolezza.

Indicate per l’off road (percorsi fuori strada di vario genere), queste bici da trekking sono ideali anche per percorrere lunghe distanze, senza affaticare la muscolatura del conducente.

Tenendo conto della loro progettazione, possono essere definite come un ibrido tra mountain bike e bici da corsa, in quanto associano caratteristiche di entrambi i modelli.

Le biciclette da trekking per uomo si distinguono per le seguenti caratteristiche:

Telaio a forcella

Il telaio, che è la parte fissa e portante del mezzo, deve essere robusto, resistente ma non particolarmente pesante.

Proprio per questo motivo i materiali maggiormente utilizzati sono alluminio e acciaio, entrambi dotati di un’estrema stabilità e affidabilità.

Simili dispositivi devono essere in grado di resistere a condizioni disagevoli soprattutto quando il ciclista viaggia portandosi dietro zaini pesanti, una condizione tipica delle gite di più giorni.

Le forcelle sono quelle parti che collegano il telaio alla ruota anteriore, e rappresentano i componenti più influenti sulle pedalate.

Nelle bici da trekking le forcelle sono necessariamente ammortizzate per attutire l’impatto con il terreno e limitare le vibrazioni che possono crearsi durante le percorrenze.

Le forcella ammortizzate risultano indispensabili in caso di piccoli salti provocati dal terreno dissestato oppure quando la pendenza dei dislivelli è notevole;

Cambio

È sempre presente su questo genere di bicicletta, dato che l’impiego che viene fatto richiede una estrema versatilità a livello prestazionale.

Nella maggior parte dei casi il numero delle marce è piuttosto elevato, fino a raggiungere fino a 30 differenti combinazioni, un indice dalla maggiore o minore adattabilità alle condizioni ambientali.

Il sistema del cambio è tanto più perfezionato quanto più tecnologiche sono le caratteristiche dei rapporti e la loro aderenza alla ruota.

Sono disponibili anche modelli dotati di cambio esterno, che non sempre è apprezzato dagli escursionisti in quanto costituisce un piccolo ingombro;

Copertoni

Nelle biciclette da trekking per uomo hanno una larghezza compresa tra 35 e 59 millimetri, perfetta per adattarsi alle ruote di 28 pollici, che sono quelle standard.

Simili dimensioni delle gomme offrono la massima stabilità anche su percorsi discontinui, irregolari e accidentati.

Inoltre il loto battistrada mostra un profilo simile a quello dei veicoli per fuoristrada (“a carrarmato”), perfetto per evitare il rischio di slittamenti su fondi bagnati, fangosi, innevati o ghiacciati.

Quando le finalità sono prevalentemente quelle di affrontare lunghe percorrenze, i copertoni possono essere meno tassellati e presentare quindi un profilo più liscio.

Bisogna tenere presente che spesso il terreno di percorrenza è morbido e dunque richiede un battistrada con molte incisioni.

Le differenti caratteristiche dipendono principalmente dai percorsi previsti;

Freni

Nella maggior parte delle biciclette da trekking da uomo sono a disco, dispositivi dotati di un’eccezionale risposta in termini di sicurezza e di fluidità.

Sono proprio questi a fornire la soluzione più efficace e stabile soprattutto in condizioni estreme, come su fondi scivolosi oppure ricchi di ostacoli, che potrebbero costituire notevoli rischi.

Alcuni modelli montano invece i tradizionali freni a pattino, in alternativa a quelli a “V”, ormai considerati meno reattivi.

Il sistema frenante rappresenta comunque una componente di estrema rilevanza non soltanto per la sicurezza, ma anche per il comfort dell’escursionista che non deve correre il rischio di venire sbalzato in avanti nel momento di stop del mezzo;

Equipaggiamento

L’equipaggiamento soprattutto nei modelli maschili di bici da trekking, comprende:

  • parafanghi
  • cavalletto;
  • portapacchi;
  • sacche.

La sella, che deve essere progettata per sostenere in maniera ergonomica lo scheletro, è fondamentale per garantire una pedalata agevole e comoda, e che proprio per questo motivo di solito è realizzata con gomma siliconata in grado di assumere la forma dei glutei sfruttando il calore emesso dal corpo.

Il manubrio, che generalmente è rettilineo e fornito di due manopole laterali, deve essere posizionato a un’altezza tale da assecondare la struttura anatomica dello scheletro, minimizzando il rischio di innescare posture nocive durante gli sforzi muscolari.

Le luci, che sono parte integrante della bicicletta, sfruttano l’emissione a infrarossi dei LED, che associano ottime prestazioni funzionali con un’ottima durata.

Bici trekking donna

Anche se sostanzialmente le bici da trekking per donna non sono molto diverse dai modelli per uomo, vi sono tuttavia alcune differenze che dipendono soprattutto dalla costituzione del corpo femminile.

Innanzi tutto il peso del veicolo deve essere minore, per non affaticare la ciclista, la cui costituzione corporea è più minuta rispetto a quella dell’uomo.

Pertanto simili biciclette vengono quasi sempre prodotte con telai in alluminio anodizzato, un materiale leggerissimo, ma anche estremamente resistente e durevole.

È indispensabile che il telaio sia fornito di forcelle ammortizzate, capaci di assorbire efficacemente le forze tensive senza modificare l’assetto globale del mezzo né la sua stabilità.

La sella delle bici da trekking per donna hanno una forma più allungata, con l’asse verticale maggiore di quello orizzontale (rapporto 3:2) e con una forma ergonomica.

Infatti le dimensioni dei glutei femminili sono superiori a quelli maschili e pertanto anche l’appoggio sul sellino deve svilupparsi secondo determinate caratteristiche anatomiche.

Il design della sella è dunque piuttosto discriminante per consentire alla sportiva di affrontare percorrenze lunghe e impegnative, senza gravare sulla muscolatura lombare.

Durante la pedalata è necessario che la schiena rimanga dritta, rispettando l’anatomia del bacino e della colonna vertebrale.

Per la donna è inoltre molto importante evitare al massimo urti viscerali, che potrebbero causare problemi all’apparato genitale: pertanto è sempre opportuno orientarsi verso modelli forniti di un sistema ammortizzante tecnicamente all’avanguardia, e progettato con forcelle di ultima generazione al carbonio.

Il telaio di solito è di 45-50 centimetri, una misura perfetta per montare le classiche ruote da 28 pollici, in grado di supportare fino a 28 rapporti.

Nelle bici da trekking femminili difficilmente si raggiungono 30 rapporti, che potrebbero contribuire a rendere meno fluida la pedalata.

Sono pochi i modelli con telaio in acciaio, dato che la maggiore pesantezza dell’intera struttura potrebbe costituire un ostacolo sulle lunghe percorrenze.

Un mezzo scorrevole e adatto alla guida femminile non dovrebbe mai pesare più di 15-18 chili, un valore che garantisce stabilità e aderenza al suolo, senza zavorrare la pedalata.

La velocità massima che si può raggiungere con un simile veicolo di solito non supera i 20-25 chilometri orari poiché le maggiori difficoltà da superare rimangono quelle legate alla scivolosità e scarsa tenuta del terreno.

Per questo è sempre preferibile scegliere un mezzo leggermente più lento, ma in grado di offrire indiscutibili garanzie di sicurezza.

Bici elettrica trekking

Gli obiettivi che si pongono le biciclette elettriche da trekking sono sostanzialmente due: da un lato limitare lo sforzo fisico dell’escursionista e d’altro lato garantire sicurezza e affidabilità.

Questi mezzi devono avere un’ottima aderenza al terreno, soprattutto nei casi in cui il fondo sia soffice, bagnato e scivoloso, condizioni in cui la velocità di percorrenza è assolutamente sconsigliabile.

Le e-bike di ultima generazione vengono progettate con un motore elettrico molto efficiente, leggero e dotato di una notevole autonomia, che consente di affrontare percorsi off-road anche piuttosto lunghi, senza che la bicicletta si scarichi.

Il principale punto di forza di simili veicoli è quello di abbassare moltissimo l’affaticamento muscolare del ciclista, senza alterare le modalità di percorrenza.

La componentistica meccanica di simili bici è ridotta all’essenziale, per contenere sia l’ingombro spaziale che il peso.

Il sistema frenante è a doppio disco, per rendere veramente sicura qualsiasi percorrenza, dato che la velocità di un’e-bike è superiore a quella dei modelli tradizionali e potrebbe quindi comportare un rischio maggiore di incidenti.

L’altezza massima del sellino dal terreno non dovrebbe superare un metro, per consentire una posizione anatomica della colonna vertebrale rispetto alle ossa del bacino.

A livello del manubrio viene spesso montato un dispositivo anti-deragliamento, che si collega con un sistema di sicurezza posteriore a leva, il cui scopo è quello di cambiare automaticamente il rapporto per impedire che la velocità aumenti eccessivamente.

Bici trekking ammortizzata

Mai come sulle biciclette da trekking è indispensabile montare un sistema ammortizzante, costituito da forcelle a “V” che si inseriscono sulla ruota in maniera tale da assorbire le forze tensive.

Le biciclette da trekking ammortizzate sono fornite di un numero di rapporti compreso tra 10 e 20, in grado di adattare con precisione la velocità del mezzo alla tipologia del fondo di percorrenza.

Grazie alle forcelle ammortizzate, la posizione di guida del ciclista risulta più comoda e rispettosa dell’anatomia corporea, anche per la presenza di pedali leggermente più sporgenti rispetto ai modelli tradizionali.

In questo modo le gambe rimangono più scostate dal telaio, assecondando l’anatomia del bacino e delle anche.