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Scarpette Arrampicata: Scopri Le Più Comode e Performanti

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Stai cercando delle scarpette da arrampicata? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori scarpette da arrampicata del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori scarpette da arrampicata

la sportiva finale

scarpette arrampicata la sportiva
5/5

boreal zephyr

boreal zephyr
4/5

Simond ROCK +

3.6/5

ocun pearl

3.6/5

Classifica delle migliori scarpette da arrampicata

Di seguito invece trovi una lista completa delle migliori scarpette da arrampicata da acquistare online:

Scarpette arrampicata

La scarpetta da arrampicata innanzitutto non deve fare male al piede, nonostante sia piuttosto diffuso questo pregiudizio.

Tale indumento deve semplicemente calzare in maniera giusta, senza abbondare np stringere, allo scopo di fasciare il piede saldamente: infatti, per il particolare tipo di sport rappresentato dall’arrampicata, è fondamentale che gli arti inferiori dispongano di un controllo totale dei movimenti, per motivi di sicurezza.

Bisogna sempre tenere presente che sussistono differenze non trascurabili tra le scarpette da arrampicata prodotte da diversi brand, in quanto le aziende decidono di focalizzarsi su piedi a pianta stretta, su piedi a pianta larga, su piedi di soggetti tendenti al sovrappeso, su piedi maschili, su piedi femminili, sui piedi dei bambini, eccetera.

Le caratteristiche principali che deve possedere una buona scarpetta da arrampicata sono le seguenti:

  • aggressività;
  • rigidità;
  • materiali della suola e della tomaia;
  • tipologia di chiusura.
  • Aggressività

L’aggressività della scarpetta da arrampicata può spaziare dal piatto totale e simmetrico (scarsa aggressività) all’incurvatura molto decisa dalla linea asimmetrica (elevata aggressività).

Una calzatura poco aggressiva in linea generale consente di mantenere il piede rilassato e non sottoposto a stress meccanici, quindi rappresenta l’opzione ideale per arrampicatori inesperti e principianti, che devono ancora prendere confidenza con questo sport e non potrebbero sopportare insulti meccanici a carico degli arti inferiori.

Scarpette di questo tipo sono consigliate inoltre a chi intende affrontare le cosiddette “vie” in quanto permettono di essere indossate anche per diverse ore in comodità, senza procurare alcun disagio; per lo stesso motivo, dovrebbero essere evitate su tiri difficili o in falesia.

Le scarpette più aggressive e fortemente asimmetriche costituiscono la prima scelta per arrampicatori che si trovano a praticare tiri molto strapiombanti ma anche su percorsi che richiedono l’utilizzo di tecniche di tallonaggio, dal momento che le performance, pur a discapito del comfort, sono di livello nettamente superiore.

Rigidità

La rigidità della scarpa da arrampicata consiste nella capacità della calzatura di flettersi e piegarsi: sul mercato sono reperibili modelli molto morbidi, modelli medi fino ad arrivare a modelli rigidi.

Per orientarsi all’interno delle varie opzioni, si può affermare che in linea generale una scarpetta rigida si presta meglio alle esigenze di arrampicatori principianti, dato che offre un maggiore supporto al piede, fondamentale quando non si dispone di una muscolatura adeguatamente sviluppata.

Un soggetto con maggiore esperienza e maggiore allenamento, invece, sapendo esattamente come muoversi sulla roccia, può optare per calzature più morbide visto che la sua priorità è diventata in comfort.

Appare evidente comunque come la sicurezza sia il requisito principale da cui non si può prescindere, potendo essere definito tranquillamente pre-requisito.

Le scarpette morbide sono ideali anche quando si devono affrontare gli strapiombi, mentre quelle rigide si adattano meglio sul verticale o sull’appoggiato leggero, in quanto forniscono un ottimo supporto e un’eccellente precisione.

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Materiali della suola e della tomaia

Il materiale con cui viene realizzata la suola della scarpetta da arrampicata è essenzialmente la gomma, ma sul mercato sono comunque reperibili diverse tipologie di tale substrato, che, grazie ai più recenti trattamenti tecnologici, arrivano quasi ad apparire come materiali diversi.

La gomma vibram ad esempio si presta alla produzione di tre tipologie di suole, e precisamente:

  • XS edge, che è l’opzione più rigida, poco confortevole ma molto resistente e duratura nel tempo;
  • XS grip, che è l’opzione intermedia;
  • XS grip 2, che è l’opzione più morbida e decisamente performante, anche se un poco meno longeva.

La suola inoltre può distinguersi in base alla sua forma, infatti esistono modelli con una suola intera e modelli con una mezza suola: la prima possibilità è quella più indicata per scarpette rigide dato che dona appunto rigidità alla calzatura, mentre la seconda è l’ideale per indumenti molto tecnici, orientati a strapiombi anche piuttosto importanti, infatti la mezza suola consente la migliore mobilità possibile del piede.

Esiste anche una particolare suola indicata con il nome di “no edge“, che ha la caratteristica di proseguire fino alla parte superiore della scarpa, rendendola così dotata della massima precisione possibile.

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Gli inserti di gomma eventualmente presenti nella porzione frontale della scarpetta sono molto pratici per gli agganci di punta o anche inserti accessori per rendere la gomma più spessorata nel tallone, per le operazioni di tallonaggio.

Sul mercato sono reperibili modelli di scarpette da arrampicata che dal punto di vista dei materiali della tomaia possono rientrare in due macrocategorie:

  • quelle in pelle scamosciata;
  • quelle in microfibra.

Per orientarsi all’interno di queste due tipologie, bisogna considerare che la microfibra è una materia prima che possiede una rigidità intrinseca molto elevata, e proprio questa caratteristica la rende un substrato molto interessante per le industrie di vario tipo.

Dal punto di vista dell’arrampicata, tale requisito comporta una quasi totale indeformabilità e di conseguenza scarpette che possiedono la tomaia realizzata in microfibra non si adatteranno mai alla morfologia del piede di chi le indossa, nemmeno dopo molto tempo di utilizzo.

La pelle, viceversa, ha il potere opposto, ovvero quello di “mollare” molto rapidamente, anche dopo poche arrampicate, quindi chi si appresta ad effettuare un acquisto di questo tipo, dovrà attenersi rigidamente alla taglia, se non addirittura diminuirla leggermente.

Una discriminazione di questo tipo ovviamente deve tenere in considerazione anche le scelte di acquisto del soggetto: se si tratta di persone vegetariane o vegane, ad esempio, la microfibra rappresenta una scelta obbligata, per evitare di comprare tessuti derivanti dall’uccisione degli animali e avere la sicurezza di utilizzare un materiale completamente di sintesi.

Tipologia di chiusura

Esistono tre essenziali tipi di chiusura della scarpetta da arrampicata, e precisamente:

  • ballerina;
  • lacci;
  • velcro.

Le scarpette da arrampicata con la chiusura a lacci garantiscono in linea generale un’ottimale modulazione della tensione scaricata lungo il piede, cioè è necessario un periodo di tempo più lungo per indossare una scarpetta con i lacci ma è possibile aggiustarla come si preferisce.

Ad esempio esistono arrampicatori che pretendono dalla propria calzatura la massima adesività al piede per sentirlo completamente fasciato, mentre altri sportivi preferiranno una presa più morbida e traspirante.

Acquistando un unico modello di scarpetta da arrampicata, che presenta la chiusura a lacci, si potranno soddisfare entrambe le esigenze semplicemente regolando la tensione degli stessi.

La ballerina è una calzatura molto basica, priva di lacci o di altri sistemi di modulazione, che presenta il vantaggio di essere indossata nel minore tempo possibile e quindi un beneficio di tipo pratico, per chi è sempre di fretta o comunque non vuole attardarsi durante i preparativi.

Le scarpette da arrampicata con la tipologia di chiusura a velcro rappresentano sicuramente un ottimo compromesso tra i lacci e le ballerine, proponendo gli effetti positivi di entrambe le tipologie: sono molto comode da indossare e si possono comunque regolare mediante la tensione applicata sullo strappo.

Un altro aspetto da tenere in considerazione quando ci si appresta ad effettuare un acquisto del genere è la taglia della scarpetta da arrampicata: tale requisito è fondamentale per assicurare un’ottimale utilizzo dell’indumento che consente di sfruttarne tutte le potenzialità.

La scarpetta in linea generale deve essere comoda e pertanto viene sconsigliato di optare per una taglia troppo aderente al piede, che seppur garanzia di un controllo totale dei movimenti, rappresenta comunque uno svantaggio non indifferente in termini di comfort.

La calzatura comunque non deve nemmeno essere troppo larga in quanto potrebbe diventare impossibile per l’arrampicatore esercitare forza su un piccolo appoggio.

Su una scarpetta rigida di solito si considera che le punte dei piedi dovrebbero trovarsi in una posizione leggermente arcuata ma conservando una certa sensibilità, e quindi optare per una taglia più comoda (ad esempio, una taglia o una taglia e mezzo in più rispetto a quella abituale).

Invece su una scarpetta morbida diventa prioritario riempire bene anche il tallone, quindi la calzatura deve presentarsi il più fasciante possibile e pertanto la taglia da acquistare sarà stretta (ad esempio, mezza taglia in meno rispetto a quella abituale).

Non si può trascurare inoltre la variabilità proposta sul mercato dai diversi brand di scarpe che potranno puntare, in seguito a oculate scelte aziendali, su articoli dalle particolari dimensioni specifiche: favorire la lunghezza piuttosto che la larghezza, focalizzarsi sulla pesantezza o sulla leggerezza, analizzare la fisiologia dell’appoggio di soggetti giovani e giovanissimi, tenendo conto delle differenze tra piede maschile e femminile, eccetera.

Scarpette arrampicata donna

Le scarpette arrampicata per donna devono associare la praticità, la sicurezza e l’aspetto estetico, dato che le consumatrici sono molto attente anche al loro look.

Il criterio discriminante nella scelta deve tenere conto innanzi tutto della morfologia del piede che, nel pubblico femminile, si sviluppa prevalentemente in lunghezza piuttosto che in larghezza (come invece succede per gli uomini).

La morfologia della pianta è infatti il primo elemento su cui focalizzare l’attenzione per avere la certezza di poter arrampicare con estrema sicurezza, con un adeguato sostegno di piede e caviglia e mantenendo il massimo comfort.

Bisogna inoltre considerare il tipo di parete che si deve affrontare e il tempo previsto per l’impresa, dato che dopo un certo periodo il piede tende ad aumentare leggermente di volume.

Nei modelli da donna lo spessore della suola è meno alto per assicurare una migliore flessibilità e morbidezza, più funzionali agli impieghi specifici.

Per donne che si avvicinano per la prima volta a questo sport è consigliabile indossare scarpette ben aderenti, in grado di aiutare il piede a lavorare impegnando gradualmente la muscolatura.

Per le professioniste è possibile orientarsi verso modelli più rigidi e performanti, ma meno flessibili.

scarpette arrampicata principianti

Scarpette arrampicata uomo

Caratterizzate da una pianta larga e da una suola piuttosto alta, le scarpette da arrampicata per uomo devono assicurare un alloggiamento anatomico all’osso metatarsale.

Inoltre esse si caratterizzano per sostegni accentuati a livello dell’arco plantare e per il contenimento delle dita più squadrato e compatto.

Rispetto a quelli femminili, i modelli maschili di scarpette da arrampicata mostrano una solidità più accentuata e una suola che tende a svilupparsi orizzontalmente lungo l’asse latero-laterale.

A seconda del tipo di attività compiuta dallo sportivo e dalla consistenza della parete da scalare, questi supporti possono essere dotati di una maggiore flessibilità (ideale per pareti strapiombanti oppure per superfici dotate di un grip elevato).

I climber più esperti, che si apprestano ad affrontare percorsi lunghi e impegnativi, spesso forniti di punti d’appoggio piccoli e spigolosi, devono scegliere scarpe con suola rigida.

È importantissimo che la calzatura aderisca alla perfezione al piede, per aumentare le garanzie di sicurezza e per mantenere una condizione confortevole per i piedi che potrebbero affaticarsi perdendo reattività.

Scarpette arrampicata principianti

Chi si avvicina per la prima volta a uno sport impegnativo come l’arrampicata deve poter disporre di un’attrezzatura di ottimo livello capace di garantire da un lato un’assoluta sicurezza e d’altro lato di favorire comodità e confortevolezza.

I principianti di solito indossano scarpette morbide e flessibili, con una suola bassa e con una perfetta aderenza al piede, condizione assicurata dall’impiego di materiali tecnici di ultima generazione.

La scarpette per arrampicata utilizzate dai neofiti sono quasi una seconda pelle, dato che aderiscono del tutto al piede, senza lasciare nessuno spazio vuoto.

Durante le prime ascensioni il climber deve procedere in sicurezza, scioltezza e senza troppa fatica, poiché la sua esperienza è minima e di conseguenza l’attrezzatura deve supportare tutte le funzioni.

Chi è alle prime armi non ha la possibilità di sopportare costrizioni anatomiche e proprio per questo motivo le scarpe devono essere comode e sicure.

Bisogna sempre tenere presente che questi tipi di scarpe, per loro natura, non sono per nulla comode, in quanto piuttosto dure e rigide e che pertanto non risultano accettabili ai principianti che, soltanto con l’acquisizione di una tecnica migliore, potranno optare per calzature più performanti (anche se abbastanza scomode).

scarpette arrampicata donna

Allargare scarpette arrampicata

I climber di norma presentano una conformazione del piede che potrebbe sembrare deforme, mentre in realtà presenta soltanto un’ipetrofia muscolare e tendinea.

Anche se non sono disponibili trattati scientifici su come allacciare e slacciare le scarpette, i cui modelli possono differire parzialmente tra loro, esiste una procedura suggerita per allargare simili calzature.

È opportuno utilizzare scarpe nuove dapprima per allenamenti indoor, in modo tale da consentire un perfetto abbinamento della calzatura col piede.

Saltando ripetutamente su substrati morbidi (come ad esempio materassi) consente di guadagnare almeno una taglia, facilitando l’adesione agli arti inferiori.

Essendo realizzate con innovativi materiali plastici, si modellano (grazie al calore corporeo) perfettamente sulla sagoma del piede, evitando il rischio che la calzatura sia troppo stretta.

Come ammorbidire scarpette da arrampicata

Uno dei principali problemi delle scarpette da arrampicata è legato alla loro rigidezza, che dipende dal tipo di materiale impiegato per suola e tomaia.

Quanto più difficile è l’arrampicata, tanto più rigida deve essere la suola, per poter garantire sostegno e supporto su qualsiasi percorso

Tuttavia la rigidità non deve mai essere eccessiva, per consentire allo sportivo di mantenere sotto controllo l’arrampicata.

Per ammorbidire le scarpette è consigliabile sfregarle con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto con sostanze emollienti, lenitive e dotate di un’elevata componente grassa.

In questo modo i materiali costitutivi perdono rigidità e si possono adattare perfettamente agli arti inferiori pur assicurando libertà di movimento in qualsiasi condizione.

Scarpette arrampicata: prezzo

Il prezzo di questi accessori è estremamente variabile e dipende sia dalla qualità dei materiali e dalle tecniche di produzione che dal brand.

Bisogna sempre orientarsi verso prodotti realizzati da marchi famosi, in grado di offrire le migliori prestazioni e un ottimo standard di sicurezza.

Per raggiungere un simile obiettivo è consigliabile partire da 50-70 euro, per arrivare fino a oltre 150 euro.

Un buon rapporto qualità/prezzo può aggirarsi sugli 80-100 euro.

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