Vuoi trovare il giusto modello di scarpe da nordic walking? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori scarpe da Nordic Walking del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori scarpe da Nordic Walking presenti sul mercato:
Il nordic walking (camminata nordica) è un tipo di attività fisica che consiste in una marcia non troppo veloce praticata con il supporto di due bastoni (simili a quelli dello sci di fondo), appositamente studiati per supportare questo sport nato ufficialmente nel 1997.
Rispetto a una normale camminata, il nordic walking richiede l’applicazione supplementare di una forza propulsiva a livello delle braccia che, spingendo i bastoni sul terreno, fungono da spinta all’avanzamento.
Una simile comportamento implica l’impiego di tutta la muscolatura del corpo dato che coinvolge i gruppi muscolari toracici, dorsali, addominali, intercostali e spinali, oltre che ovviamente quelli degli arti superiori e inferiori.
Lo sforzo fisico, che peraltro non viene avvertito troppo intensamente grazie all’aiuto dei bastoni, consente di consumare un quantitativo di energia che può arrivare fino al 46% in più rispetto a una normale escursione a piedi.
Tra i numerosi benefici di questo sport vi sono:
Questa tipologia di camminata total body si caratterizza sostanzialmente in quanto non coinvolge soltanto la parte inferiore del corpo, ma anche quella superiore poiché il movimento coordinato di gambe e braccia consente di utilizzare al meglio l’intera struttura muscolo-scheletrica.
Grazie alla semplicità della tecnica e all’estrema adattabilità, si conferma la scelta ideale per chi ama fare sport a contatto con la natura, senza implicazioni competitive senza affaticarsi eccessivamente.
Può infatti essere effettuata sia da professionisti che da principianti, a patto di avere un’attrezzatura adeguata e di essere in buone condizioni di salute.
È uno dei pochi sport che si presta a essere svolto in qualsiasi luogo: mare (sulla battigia dove il fondo è duro e compatto), in campagna (sui prati), in montagna (su sentieri e nei boschi), ma anche in città.
Nato come allenamento estivo per chi pratica sci di fondo durante la stagione invernale, il nordic walking si è diffuso enormemente anche tra i non sciatori.
Tramite questa attività fisica è possibile allenare oltre il 90% della muscolatura, la quasi totalità delle articolazioni e l’intero scheletro, oltre a eliminare tensioni psico-emotive dato che si verifica un progressivo calo della sintesi di cortisolo.
Dopo un’ora di camminata, l’organismo ha bruciato circa il 50% delle calorie in più, in seguito all’eccelerazione del metabolismo e all’aumento della lipolisi.
In base al percorso da affrontare e alle condizioni climatiche e ambientali è necessario progettare un abbigliamento adeguato, comprendente indumenti traspiranti (per evitare che il sudore si asciughi a contatto con la pelle), stratificati (per adattarsi alle differenti condizioni termiche) e calzature speciali.
L’impiego di tessuti tecnici è indispensabile per consentire una percorrenza senza problemi, perfettamente adattabile al tipo di percorrenza programmata.
Prima e dopo la camminata è sempre consigliabile effettuare qualche minuto di stretching che contribuisce al riscaldamento muscolare e al suo defaticamento.
Nel nordic walking i passi sostengono fino a 1,5 volte il peso corporeo, proprio per lo specifico metodo di camminata, per cui la scelta delle calzature si rivela di estrema importanza per garantire le migliori prestazioni.
Le scarpe, che sostengono non soltanto i piedi, ma anche caviglie e polpacci, devono pertanto assicurare il massimo comfort, alloggiando gli arti inferiori in maniera anatomica e senza nessuna costrizione.
La suola deve essere scelta in base al percorso da affrontare: sui sentieri battuti è sufficiente una suola poco scolpita, mentre su percorsi dissestati (soprattutto in montagna dove si possono incontrare pendenze considerevoli) la suola deve essere ben strutturata.
Durante il cammino, i piedi sono chiamati a compiere un movimento chiamato “rullata” e consistente in alcuni spostamenti non soltanto verticali, ma anche orizzontali.
Proprio per questo motivo le scarpe da nordic walking devono essere strutturate in modo tale da consentire un’adeguata libertà di movimento, grazie alla specifica curvatura ergonomica della tomaia.
È preferibile orientarsi verso calzature il più possibile piatte e senza tacco, che garantiscono la massima aderenza col terreno e che soprattutto non modificano la posizione del baricentro.
La flessibilità è una caratteristica indispensabile non soltanto per quanto riguarda la suola, ma anche la tomaia, in quanto il piede non deve essere mai costretto per evitare problemi circolatori.
Oltre che essere assistito correttamente durante il cammino, il piede deve poter sfruttare anche un ottimo ammortizzamento, per rendere meno intensi gli impatti col terreno e per non affaticare le articolazioni.
Le calzature progettate per la camminata nordica si devono modellare perfettamente intorno alla sagoma dei piedi, in modo tale da supportarli durante il percorso, soprattutto in presenza di dislivelli da superare oppure di fondi sdrucciolevoli.
I materiali utilizzati nella produzione di simili scarpe sono pelle e fibre tecniche di tipo sintetico, in grado di favorire la traspirazione durante i percorsi.
La taglia di norma dovrebbe essere di un numero superiore a quella solitamente indossata, per consentire di indossare calze più spesse capaci di isolare il piede dall’esterno.
In linea di massima, le normali scarpe da ginnastica possono essere indossate su sentieri battuti e privi di ostacoli, mentre su fondi scivolosi, sterrati e con pendenze significative bisogna optare per modelli specifici.
Le principali caratteristiche necessarie per rendere le calzature da nordic walking effettivamente funzionali sono le seguenti:
Rappresenta il requisito più importante per la sicurezza dello sportivo in qualsiasi condizione sia atmosferica che del fondo.
Succede spesso che, soprattutto su percorsi lunghi, il clima si modifichi bruscamente, ad esempio con improvvisi acquazzoni o ancor peggio con nevicate impreviste.
In simili condizioni è fondamentale che le suole delle calzature siano adeguatamente strutturate con il classico profilo a carrarmato, in grado di evitare scivolate o cadute.
Per garantire la massima aderenza è opportuno optare per modelli forniti di suola in gomma Vibran, strutturate a carrarmato e con solchi profondi.
Deriva dalla differente scolpitura della sua porzione centrale (corrispondente alla pianta del piede, dove si scarica la maggiore percentuale di tensione).
La curvatura della suola viene progettata per consentire le rullate dei piedi che, durante la percorrenza, non dovrebbero mai gravare eccessivamente sulla tomaia.
Le suole troppo piatte costringono i piedi a toccare la porzione anteriore della tomaia, con eventuali sfregamenti in punta delle dita, un’evenienza piuttosto sgradevole e soprattutto rischiosa.
Pertanto una buona calzatura dovrebbe sempre avere una curvatura anatomica e adatta alla conformazione anatomica della pianta e delle dita.
Dipende dai materiali impiegati e che permette alla scarpa di adattarsi alla perfezione all’anatomia del piede, senza lasciare spazi vuoti e neppure eccessive costrizioni.
Materiali troppo rigidi, inoltre, potrebbero aumentare l’attrito causato dagli sfregamenti che si verificano camminando, e che costituiscono la principale causa di vesciche e abrasioni cutanee.
Quando si è in presenza di andature sostenute (che di solito superano i 6 chilometri orari) è indispensabile che la scarpa sia talmente flessibile da assecondare il movimento di tutto il piede, a partire dal tallone che è responsabile dello slancio anteriore.
D’altra parte le dita non devono essere in nessun modo costrette per evitare il rischio di problemi circolatori con l’insorgenza di formicolio e parestesie.
Partecipa alla distribuzione delle tensioni ponderali che gravano sugli arti inferiori durante la camminata e che deve essere sempre ben bilanciata, soprattutto in presenza di ostacoli imprevisti e di fondi sdrucciolevoli.
Le migliori scarpe da nordic walking sono dotate di sistemi brevettati per ammortizzare i colpi, di solito realizzati con materiali tecnici di ultima generazione, capaci di assorbire gli squilibri posturali derivanti da posizioni scorrete.
Grazie a un buon sistema ammortizzante, l’escursionista avverte molto meno la fatica muscolare e può quindi affrontare percorsi sempre più lunghi senza problemi.
Inoltre simili supporti aumentano moltissimo anche la stabilità e quindi la sicurezza.
Rappresenta un requisito indispensabile per consentire al podista di affrontare qualsiasi tipo di percorso senza correre il rischio che il sudore delle estremità si asciughi sulla pelle provocando un brusco abbassamento della temperatura corporea.
Durante escursioni invernali, quando i piedi sono costantemente a contatto col terreno spesso ghiacciato, la sudorazione si verifica ugualmente come conseguenza degli sforzi fisici, per cui se la pelle non fosse in grado di traspirare, l’accumulo di sudore si rivelerebbe estremamente nocivo per i processi di termoregolazione.
I modelli migliori di calzature da nordic walking sono pertanto progettati con materiali tecnici traspiranti, come il Goretex, resistenti, caldi, ma perfettamente areati.
Per facilitare la traspirazione, simili calzature hanno una tomaia piuttosto bassa, per facilitare la fuoriuscita del calore dai piedi.
Deve impedire il contatto con acqua, neve e ghiaccio durante la camminata.
Oltre all’impiego di specifici materiali idrorepellenti, le scarpe per la camminata nordica devono essere ben rifinite a livello delle cuciture e dei punti d’inserzione dei sistemi di allacciatura, che potrebbero costituire un punto d’ingresso per l’umidità.
Per evitare inconvenienti del genere è pertanto necessario scegliere modelli forniti di doppie cuciture rivestite da un sottile strato di apposite pellicole protettive, che isolano perfettamente la scarpa dagli agenti climatici esterni.
Che è senza dubbio un requisito essenziale per garantire il massimo comfort all’escursionista, dato che permette al piede di rimanere alloggiato in maniera tale da rispettare la sua conformazione anatomica.
Proprio per raggiungere tale obiettivo è importante che il modello della scarpa sia personalizzato non soltanto come dimensione, ma anche come forma.
È possibile scegliere tra calzature basse, alte fino al malleolo, rinforzate sul calcagno, con puntale rigido e con differenti metodi di allacciatura (a stringhe oppure a strappo).
Lo sportivo deve orientarsi verso il modello ergonomico che meglio si adatta alla struttura del suo piede, avendo particolare cura di saggiare il soste3gno del collo, che rappresenta la zona di maggiore vulnerabilità.
Oltre ai bastoni (conosciuti anche col nome di “pale”), le scarpe sono indubbiamente lo strumento più importante per affrontare una camminata nordica col giusto equipaggiamento.
Dopo avere scelto il modello più adatto alle proprie esigenze è quindi necessario imparare ad utilizzarle in maniera corretta, dato che questo sport, pur essendo estremamente facile, richiede alcuni accorgimenti tecnici.
Nella camminata, la cadenza delle braccia e delle gambe deve essere perfettamente bilanciata, per mantenere l’indispensabile equilibrio del baricentro.
Dal punto di vista ritmico, una simile cadenza risulta essere ben più vigorosa di quella richiesta dalla normale camminata, dove non è previsto l’impiego dei bastoni.
Proprio per questo è opportuno che le scarpe siano in grado di svolgere le seguenti funzioni:
La lunghezza del passo, che viene regolata dalla cadenza delle braccia, dipende sostanzialmente dal modello di calzatura indossata che, a seconda dell’altezza della tomaia, può modificare notevolmente l’andatura.
Gli slanci corti degli arti superiori tendono a limitare i movimenti pelvici e di conseguenza la lunghezza dei passi, mentre al contrario gli slanci lunghi prevedono un più ampio raggio d’azione delle bacchette e un maggiore coinvolgimento dei piedi.
Più aumenta il passo, maggiore diventa l’oscillazione delle anche e di tutta la porzione superiore del corpo: pertanto è proprio da un impiego corretto delle calzature che deriva la resa finale della camminata.
Indossare correttamente le scarpe da nordic walking contribuisce a limitare l’insorgenza di dolore plantare e di vesciche alle dita, situazioni che potrebbero compromettere irrimediabilmente l’escursione.
L’inclinazione del collo del piede e il posizionamento dell’arcata plantare possono modificare le modalità d’appoggio, alterando in maniera incisiva anche gli atteggiamenti posturali.
Un differente appoggio (che può essere pronato oppure supinato) e una diversa conformazione del piede contribuiscono a distribuire in maniera soggettiva le tensioni ponderali dell’escursionista.
Indossare in maniera corretta le calzature da nordic walking è fondamentale per limitare slittamenti, vibrazioni, compressioni, sovraccarichi gravitazionali e cadute.
Un adeguato utilizzo delle scarpe è senza dubbio il punto di partenza per affrontare piacevolmente una camminata nordica.
Un buon paio di scarpe per nordic walking non dovrebbe mai costare meno di 80 euro, tenendo conto che per poter avere la certezza di indossare calzature adeguate, i loro materiali non possono essere di qualità scadente.
La scelta di questi accessori deve essere fatta in base alla frequenza d’impiego (e quindi alla velocità con cui si consumano) e al tipo di percorrenza prevista.
Per camminate invernali è preferibile orientarsi verso l’acquisto di calzature da 150-180 euro, che sono più robuste, termo-isolanti e decisamente più sicure su ghiaccio e neve.
Durante la stagione estiva possono essere indicate anche scarpe meno costose, da 100-120 euro.
È comunque opportuno valutare il rapporto qualità/prezzo dei singoli modelli, scegliendo quello più adatto alle proprie esigenze e ricordando che un eccessivo risparmio non è mai una buona garanzia di resa.
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