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Scarpe da Trekking Uomo: Caratteristiche e Migliori

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Sei alla ricerca di una guida che ti faccia trovare un paio di scarpe da trekking da uomo adatte alle tue esigenze? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori scarpe da trekking da uomo del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori scarpe da trekking uomo

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5/5

adidas terrex mid goretex

adidas Terrex Swift R3 Mid Goretex
4.4/5

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3.7/5

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3.7/5

Classifica delle migliori scarpe da trekking da uomo

Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori scarpe da trekking da uomo presenti sul mercato:

Caratteristiche e benefici del trekking

Il trekking è senza dubbio l’attività fisica più adatta per chi desidera stare a contatto con la natura, svolgendo un’attività fisica non competitiva che consente di migliorare il benessere psico-fisico dell’organismo.

Esistono diversi livelli di difficoltà di un simile tipo di escursionismo, che può essere totalmente personalizzato in base al livello di forma fisica e alle forze di chi lo affronta.

Passeggiare nella natura senza nessuno stimolo agonistico consente di riappropriarsi dei ritmi lenti delle stagioni e di osservare flora e fauna che spesso non sono facilmente visibili.

Il trekking consente di visitare nuove località riscoprendo la gioia di camminare e anche di mettere alla prova le proprie forze, per sperimentare percorsi più impegnativi come in montagna.

Si tratta di un turismo alternativo e responsabile, adatto per tutta la famiglia, a patto di selezionare percorsi non impegnativi su terreni pianeggianti e non troppo lunghi.

Una delle caratteristiche del trekking è la sua estrema versatilità, dato che si può effettuare in solitaria oppure in gruppo, scegliendo tra il tipo itinerante e quello residenziale.

Nel primo caso il turista si sposta ogni giorno pernottando sempre in luoghi diversi, magari facendo riferimento a campeggi; il secondo caso prevede escursioni di un solo giorno con pernottamento nello stesso posto che di solito è un hotel oppure un rifugio.

I benefici delle camminate all’aria aperta sono i seguenti:

  • migliorare le prestazioni dell’apparato cardiovascolare;
  • potenziare l’attività respiratoria;
  • migliorare il rilassamento psico-fisico;
  • rallentare i ritmi frenetici della vita quotidiana;
  • consumare calorie e quindi perdere i chili di troppo;
  • velocizzare i processi metabolici;
  • migliorare l’autostima e i rapporti interpersonali (in caso di trekking di gruppo);
  • rinforzare l’apparato osteo-articolare.

Il termine “trekking” deriva da un vocabolo inglese che significa “viaggiare lentamente”, che è appunto la caratteristica essenziale di questa attività sportiva, molto praticata anche nel nostro Paese.

Come per molti altri sport, anche in questo caso è opportuno iniziare gradualmente, poiché un certo allenamento è indispensabile per affrontare un percorso che può durare alcune ore.

Oltre alla prestanza fisica, è necessaria soprattutto un’adeguata disponibilità mentale comprendente pazienza, resistenza, volontà e tenacia, senza mai voler superare i propri limiti.

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Quando si affronta il trekking itinerante, che prevede soste durante il percorso, bisogna portare con sé un bagaglio razionale che non ostacoli la camminata, così come bisogna utilizzare indumenti e calzature adatte, poiché il corpo deve essere sostenuto in maniera fisiologica, rispettandone l’anatomia e la funzionalità.

Scegliere l’abbigliamento giusto è indispensabile per poter affrontare itinerari impegnativi e prolungati, senza essere eccessivamente zavorrati né troppo leggeri.

Bisogna infatti tenere conto che soprattutto durante le lunghe percorrenze, possono insorgere variazioni climatiche e drastici mutamenti ambientali, verso cui l’escursionista deve essere preparato.

Anche se le stagioni più indicate per praticare trekking sono la tarda primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno, alcuni viaggiatori scelgono di intraprendere percorsi impegnativi anche con il freddo.

Proprio per questo, è indispensabile che l’abbigliamento sia di tipo tecnico cioè realizzato con tessuti sintetici in poliestere, poliammide o nylon, che oltre a impedire la dispersione del calore corporeo sono in grado di garantire una fisiologica traspirazione.

La biancheria intima di solito è di leggero cotone spugnoso, capace di assorbire il sudore lasciandolo poi evaporare.

I capi di abbigliamento esterni, che devono essere indossati a strati, sono di norma leggeri e traspiranti, adattabili a qualsiasi stagione grazie ai filati di ultima generazione che consentono una perfetta termoregolazione.

Gli amanti dell’outdoor considerano l’escursionismo come un’attività fisica intermedia tra la passeggiata e l’arrampicata, che si può svolgere:

  • su terreni regolari;
  • su terreni irregolari;
  • su terreni accidentati.

Nel primo caso, quando i sentieri sono regolari, con poche pietre e massi affioranti, privi di radici sotterranee, di corsi d’acqua e di dislivelli, l’attività fisica dell’escursionista è paragonabile a quella di un turista impegnato in una passeggiata immerso nella natura.

In questo contesto, il dispendio energetico e il consumo delle forze fisiche è piuttosto contenuto e quindi una pratica del genere è indicata a qualsiasi età.

Nel secondo caso, quando i sentieri sono irregolari, in pendenza, con diversi ostacoli come massi, ghiaia e piccoli corsi d’acqua da superare, l’impegno fisico è senza dubbio superiore e richiede un certo allenamento e una disponibilità energetica di buon livello.

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Le persone in sovrappeso di solito non riescono ad affrontare un trekking del genere, che è riservato a soggetti parzialmente allenati.

In caso di terreni scoscesi caratterizzati da forte pendenza e da notevoli dislivelli, con sentieri in mezzo ai boschi, tra vegetazione invasiva, radici affioranti e tratti sdrucciolevoli, l’escursionista deve essere già allenato e possedere un’ottima forma fisica, con riserve energetiche di buon livello e un peso corporeo nella norma.

Il trekking prevede dunque lunghe camminate a un ritmo lento, da eseguire in mezzo alla natura preferibilmente in compagnia per allentare lo stress quotidiano e migliorare il benessere del corpo e della mente.

Un escursionista deve però essere al corrente che una simile esperienza può nascondere dei rischi, derivanti soprattutto da sbalzi termici e cambi repentini del tempo.

Proprio per questo è importante attrezzarsi in maniera adeguata sia per quanto riguarda l’abbigliamento che gli accessori contenuti nell’indispensabile zaino.

La camminata su lunghe distanze a passo lento è il modo ideale per esplorare aree naturali come colline, montagne, zone costiere, boschi e campagne.

Molto spesso il trekking si abbina al campeggio poiché l’esplorazione di luoghi sempre nuovi inseriti nel contesto naturale richiede un certo numero di giorni, con soste itineranti che, utilizzando una tenda da campeggio, consentono la massima libertà d’azione.

Sentirsi un vero trekker significa essere consapevole delle prove che possono presentarsi durante il percorso, pertanto è necessario che prima della partenza l’escursionista prepari consapevolmente uno zaino contenente indumenti di ricambio, una borraccia termica, una torcia, alcuni alimenti indispensabili in caso di calo di energie e una radiolina ricetrasmittente.

L’aspetto più affascinante del trekking si collega alla possibilità di inserirsi completamente nella natura, allontanandosi dall’inquinamento e dai ritmi stressanti della vita cittadina.

A livello fisico, l’organismo viene messo in grado di produrre elevati quantitativi di vitamina D, conosciuta anche con il nome di vitamina del sole, il cui ruolo è fondamentale per il processo di calcificazione delle ossa.

Durante i percorsi in compagnia, aumenta la produzione di endorfina e serotonina, conosciuti come ormoni del benessere, che vengono prodotti durante attività sportive piacevoli e antistress.

Tutto il corpo quindi risente positivamente di questa attività sportiva, che proprio per la sua natura non deve essere stancante né impegnativa, ma deve consentire una totale immersione nei ritmi lenti della natura.

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Scarpe da trekking uomo

Il trekking è uno sport perfetto per la popolazione maschile, poiché richiede una certa prestanza fisica, energia, costanza e potenza muscolare.

Per affrontare al meglio una simile esperienza, è necessario utilizzare calzature adatte, la cui scelta è condizionata da alcuni fattori, che sono:

  • tipo di terreno su cui camminare;
  • condizioni climatiche;
  • durata dell’escursione;
  • tipo di escursione (stanziale o itinerante);
  • pesantezza dello zaino;
  • velocità dell’andatura.

Quando il percorso è poco impegnativo, sia dal punto di vista qualitativo (tipo di terreno su cui si cammina) sia quantitativo (durata dell’escursione), è consigliabile optare per modelli di scarpe leggeri, flessibili, con una suola non troppo spessa e capaci di sostenere la caviglia senza stringere troppo il piede.

Calzature di questo genere sono realizzate in pelle di vacca per l’inverno, e in goretex per la primavera/estate.

Le suole sono sempre in gomma siliconata, con uno spessore medio e con la tipica forma a carro armato, che garantisce la massima stabilità anche su terreni bagnati e scivolosi.

Quando gli itinerari sono più impegnativi, poiché la pendenza è maggiore, si devono affrontare dislivelli, il fondo può essere bagnato per la presenza di corsi d’acqua, possono esserci massi e rocce affioranti oppure radici di alberi che ostacolano la percorrenza, è necessario utilizzare scarponcini più rigidi, prodotti con cuoio e suola più spessa, dotati di rinforzi sulla punta e sul tallone.

È sempre preferibile orientarsi verso modelli medio/alti, che arrivino a sostenere la caviglia per consentire una maggiore stabilità a tutto il corpo e il mantenimento del baricentro anche affrontando ripide salite.

In situazioni come questa, bisogna indossare scarpe pesanti anche in estate, per garantire sicurezza e stabilità all’escursionista.

Quando i percorsi vengono programmati su terreni scoscesi, con la prospettiva di affrontare notevoli dislivelli e con fondi sdrucciolevoli che possono mettere in repentaglio l’incolumità dell’escursionista, è necessario indossare scarponcini alti che coprono i malleoli e che sostengono la caviglia aderendovi completamente.

In questi casi, la suola deve essere molto spessa e realizzata con materiali antiscivolo, inoltre le scarpe da trekking devono avere rinforzi sulla punta, sul tallone e inserti laterali per sostenere i polpacci.

Quanto più è rigido il pellame, tanto minore è la libertà di movimento del piede, che tuttavia su percorsi difficili non è richiesta.

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Scarpe da trekking uomo migliori

Qualsiasi sia il tipo di scarpa da trekking utilizzata, è indispensabile un trattamento impermeabilizzante che riguarda sia la suola che l’intera calzatura, soprattutto a livello delle cuciture che in molti casi sono termosaldate e rivestite da silicone.

L’idrorepellenza è spesso garantita dall’impiego di membrane impermeabili esterne di goretex capaci di proteggere il piede dall’umidità senza impedire la traspirazione.

Per mantenere una corretta postura del corpo nello spazio, importantissima soprattutto in caso di notevoli dislivelli e di pendenze significative, può essere utile orientarsi verso modelli di scarpe da trekking per uomo dotate di plantare ortopedico.

Un simile dispositivo svolge l’importante funzione di sostenere correttamente il corpo, evitando sbilanciamenti del rachide e quindi di collo e testa.

Un rischio come questo è particolarmente presente quando l’escursionista deve affrontare percorsi accidentati su terreni irregolari e sdrucciolevoli, che mettono a dura prova la sua muscolatura.

Soltanto appoggiando correttamente il piede, è possibile mantenere in asse la colonna vertebrale anche quando il terreno è in forte pendenza; questo presupposto risulta necessario per evitare l’insorgenza di strappi muscolari, dolori osteo-articolari e contratture da affaticamento.

Non bisogna dimenticare infatti che il modo di appoggiare il piede costituisce il supporto più importante per il benessere di tutto il corpo.

Una caratteristica delle scarpe da trekking per uomo, che deve essere valutata con attenzione, è relativa al tipo di allacciatura, poiché i piedi durante le escursioni tendono a gonfiarsi e questo aumento di volume potrebbe creare problemi di stabilità se la calzatura non si adegua perfettamente alla struttura anatomica dell’arto.

Pertanto oltre al tipo di materiale e all’altezza del modello (basso, medio o alto), un altro aspetto da prendere in esame è il metodo di allacciatura, che nella maggior parte dei casi prevede l’impiego di stringhe oppure di lacci realizzati con filati sintetici, anti-strappo e anti-usura.

Grazie a questi sistemi, l’escursionista può modulare l’aspetto della scarpa allargandola o stringendola in base al volume del proprio piede.

Quando si prevede di affrontare un percorso impegnativo e lungo, è sempre consigliabile indossare scarpe da trekking con rinforzi laterali, per garantire un adeguato sostengo del collo del piede e una protezione aggiuntiva anti-distorsione.

Anche se calzature del genere sono più pesanti di quelle standard, è preferibile accettare questo piccolo inconveniente pur di avere la garanzia di poter contare su una presa stabile e anti-scivolamento che aumenta la sicurezza dell’escursionista.

Se al contrario i percorsi sono facili poiché su terreni regolari, pianeggianti e privi di asperità, e soprattutto se le condizioni climatiche sono favorevoli, può essere vantaggioso indossare scarpe da trekking ultra-leggere che consentono di ridurre la fatica da sollevamento.

Con simili calzature l’escursionista può affrontare marce lunghe sena avvertire la minima fatica, poiché il piede non deve sollevare alcun peso ed è comunque protetto e sostenuto.

Per scegliere la taglia giusta di simili calzature, è necessario fare la prova del dito che prevede la possibilità di infilare un dito tra il tallone e la scarpa.

Questo presupposto dipende dal fatto che le scarpe da trekking non devono mai stringere il piede, anche perché vengono calzate dopo che l’escursionista ha indossato calzettoni di spugna o di lana piuttosto spessi.

Pertanto è consigliabile acquistare scarpe con un numero superiore a quello normalmente portato.

È sempre meglio che la calzatura sia un po’ abbondante piuttosto che stretta, per evitare problemi circolatori dovuti alla tensione del piede contro la scarpa.

Non bisogna dimenticare poi che in estate gli arti inferiori tendono a gonfiarsi mentre in inverno diminuiscono di volume, sarà pertanto sufficiente indossare calze più o meno spesse per riempire eventuali spazi vuoti nella scarpa.

Indipendentemente dal modello (basso, medio o alto), le scarpe da trekking per uomo non devono provocare nessun punto di pressione sul piede, ma al contrario devono adattarsi perfettamente alla sua anatomia dopo che il sistema di allacciatura è stato completato.

È sempre preferibile provare queste calzature a fine giornata, quando il piede è un po’ gonfio, per avere la certezza di non comprare una taglia troppo piccola

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