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Scarpe da Trekking Impermeabili: Scopri le Migliori

scarpe da trekking impermeabili

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Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori scarpe da trekking impermeabili del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

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Classifica delle migliori scarpe da trekking impermeabili

Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori scarpe da trekking impermeabili presenti sul mercato:

Che cos’é il trekking?

Il trekking è un’attività fisica considerata una via di mezzo tra escursionismo e arrampicata, ideale per chi ama immergersi nei contesti naturali, migliorando le prestazioni dell’organismo.

Il termine “trekking” deriva dal verbo inglese “to trek” che significa “camminare lentamente”, e che si riferisce a un’attività motoria da svolgere all’aperto.

Adatto sia per persone singole, ma ancor meglio per gruppi, il trekking si può praticare a tutte le età, in quanto può essere personalizzato in base alle singole esigenze.

Sebbene non esista un periodo ideale per attuare tale attività fisica, di solito i mesi primaverili ed estivi rappresentano la scelta d’elezione in quanto le condizioni climatiche consentono di sfruttare al meglio i suoi vantaggi metabolici.

Adatto per qualsiasi livello di preparazione, il trekking consente di migliorare le prestazioni fisiche e mentali della persona, grazie al coinvolgimento psico-somatico derivante dalle varie opzioni disponibili (mare, montagna, laghi, campagna oppure percorsi della salute).

Estremamente diffuso nel nostro paese, questo sport consente di ottenere notevoli benefici fisici e mentali, in quanto contribuisce a migliorare anche il tono dell’umore.

Si tratta di una tipica attività da svolgere outdoor, preferibilmente in contesti naturali, come giardini, spiagge, parchi oppure sentieri di montagna e collina: in tali condizioni infatti viene potenziata l’ossigenazione dei tessuti grazie alla disponibilità di aria pura e non inquinata.

Una simile attività richiede senza dubbio un minore impegno fisico rispetto alla corsa, ma consente di raggiungere un effettivo potenziamento delle reazioni metaboliche, della respirazione e dell’attività cardio-vascolare.

Dal punto di vista bio-meccanico, un simile allenamento è in grado di coinvolgere tutto il corpo in modo completo e progressivo, grazie all’impegno globale di tutta la muscolatura.

Il suo scopo è quello di ottimizzare il consumo di ossigeno che, tenendo conto dall’assenza di qualsiasi finalità agonistica, si può ottenere con tempi e modi del tutto soggettivi e soprattutto senza l’ansia di dover rispettare un determinato rendimento.

Tra le principali applicazioni del trekking, oltre al piacere di svolgere una benefica attività fisica, ci sono anche:

  • riabilitazione di vari disturbi;
  •  prevenzione di patologie cardiache e vascolari;
  • perdita di peso corporeo;
  • miglioramento della respirazione;
  • attenuazione di processi degenerativi a carico dell’apparato osteo-articolare;
  • aumento della tonicità muscolare.

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Il trekking non deve essere considerato come una semplice passeggiata veloce, in quanto esso si pone comunque un obiettivo funzionale, mentre la passeggiata è soltanto ricreativa.

D’altra parte è proprio partendo dall’intensificazione della frequenza e della durata delle passeggiate che è possibile incominciare con maggiore facilità questo sport.

Il trekking spesso trova impiego come attività propedeutica associata allo jogging, poiché contribuisce a preparare il fisico ad altre attività sportive più impegnative.

Grazie al recupero attivo offerto dal trekking, articolazioni, muscoli, cuore, sistema vascolare e apparato respiratorio riescono a eliminare la maggior parte di scorie e tossine, potenziando l’ossigenazione cellulare e quindi il metabolismo energetico.

Una delle sue principali caratteristiche è quella di non provocare stress ossidativo (al contrario di molte altre attività fisiche) e pertanto di non affaticare l’organismo a livello omeostatico.

Mantenere sostanzialmente inalterato l’equilibrio metabolico è senza dubbio un aspetto estremamente positivo, dato che non sbilancia i delicati rapporti biologici tra i vari apparati.

Non bisogna comunque sottovalutare l’impegno richiesto dal trekking che, pur non essendo uno sport competitivo, presuppone un certo dispendio energetico, che deve essere valutato attentamente soprattutto dai principianti.

Quali sono i benefici del trekking

Il trekking, come qualsiasi altro genere di esercizio fisico regolare, deve essere praticato in assenza di contro-indicazioni patologiche e di stati di debilitazione organica.

In condizioni di normalità fisiologica, i suoi benefici sono numerosi, e riguardano:

  • posturache assume un assetto corrispondente alla costituzione ossea e muscolare del soggetto, con l’eliminazione di incurvature del rachide, di allargamento delle scapole e di spostamento anteriore delle clavicole, atteggiamenti tipici delle persone sedentarie;
  • peso corporeoche tende a rientrare nella norma (normpeso) qualora siano presenti chili di troppo, in quanto viene potenziato il processo di lipolisi, che elimina i pannicoli adiposi accumulati su fianchi e glutei;
  • controllo insulinicoche dipende dalla regolarizzazione della sintesi di questo ormone pancreatico, indispensabile per il controllo del metabolismo glucidico; il trekking infatti aumenta la tolleranza metabolica nei confronti dei carboidrati e previene l’insorgenza di picchi iperglicemici e del diabete mellito di tipo II;
  • pressione sanguignache viene controllata in maniera estremamente efficace da questo tipo di attività fisica, dato che va ad agire sulla tonaca muscolare dei vasi arteriosi periferici, ottimizzando il rapporto tra contrazione e rilassamento e pertanto evitando reazioni ipertensive;
  • assetto lipidicoche si riferisce alla normalizzazione di concentrazione dei trigliceridi e del colesterolo, soprattutto della sua frazione LDL, che diminuisce a favore della quota HDL;
  • acido uricoche subisce un fisiologico bilanciamento in seguito all’attività aerobica del trekking, per limitare il rischio di attacchi gottosi provocati da condizioni di iper-uricemia;
  • osteoporosiil cui indice di rischio, soprattutto nelle donne in menopausa, diminuisce in maniera significativa, grazie all’ossigenazione del tessuto osseo che potenzia il metabolismo degli osteoblasti;
  • funzioni vitalicome fame e sete che vengono riequilibrate in seguito all’eliminazione dei radicali liberi, principali responsabili del dismetabolismo nutrizionale nell’adulto e nell’anziano;
  • funzioni dell’alveo intestinaleche riguardano la stipsi (occasionale oppure cronica) che si attenua in maniera evidente in seguito all’accelerazione dei processi metabolici derivante dal potenziamento della peristalsi;
  • funzioni psico-emotivecomprendenti insonnia, stress, ansia, irritabilità e nervosismo, tutte funzioni che risultano attenuate da questa attività fisica grazie all’eliminazione di scorie e tossine, ma soprattutto all’allentamento delle tensioni mentali.

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Equipaggiamento corretto per il trekking

Chi si appresta a fare trekking deve fornirsi di abbigliamento e soprattutto di scarpe adatte, dato che l’organismo deve essere in grado di svolgere al meglio l’attività aerobica ad esso correlata.

È indubbio che si verifica un minore impatto del peso corporeo a livello delle articolazioni del ginocchio e delle caviglie, in quanto, rispetto al running oppure allo jogging, l’impegno ponderale è molto minore e ha una durata inferiore.

Mancando infatti la fase di volo e di sollevamento dei piedi dal terreno, la nassa corporea acquista meno accelerazione e proprio per questo motivo essa viene completamente assorbita dall’apparato locomotore.

Inoltre l’intensità motoria è ben governabile e può essere modulata perfettamente in base alle singole esigenze e alle differenti condizioni fisiche.

I notevoli vantaggi dell’adattamento motorio offerti dal trekking dipendono sostanzialmente dal tipo di indumenti e di calzature che vengono indossati.

È indispensabile innanzi tutto eseguire un attento controllo dell’appoggio plantare sul fondo, indossando specifiche scarpe da trekking.

A seconda della stagione è necessario scegliere un abbigliamento adeguato, comprendente biancheria intima ben traspirante e indumenti tecnici da indossare a strati (“a cipolla”), per avere la possibilità di modulare la loro pesantezza.

L’esigenza principale di chi si appresta a compiere un’escursione del genere è quella di non subire sbalzi termici, che potrebbero provocare l’insorgenza di disturbi da raffreddamento.

Quando infatti il sudore si asciuga in maniera scorretta, innesca una serie di reazioni termiche con brividi e sudorazione fredda che devono essere evitati con cura.

Proprio per questo è necessario orientarsi verso indumenti realizzati con fibre sintetiche, come poliestere e nylon, in grado di garantire un’adeguata evaporazione del sudore ed evitare che esso si asciughi a contatto con la pelle.

La biancheria intima, che di norma è in cotone, deve essere leggera e resistente, preferibilmente priva di cuciture che potrebbero sfregare conto la cute durante il movimento.

È sempre opportuno poter disporre di uno zainetto leggero entro cui riporre una giacca e una felpa di riserva, oltre a due o tre magliette di ricambio nel caso in cui la sudorazione fosse eccessiva.

Berretto con visiera in estate e cuffia di lana in inverno e soprattutto occhiali da sole con lenti anti-riflessanti sono accessori che devono completare l’abbigliamento da trekking.

scarpe da trekking leggere impermeabili

Scarpe da trekking impermeabili

Per scegliere le migliori scarpe da trekking è necessario valutare alcuni aspetti, tra cui:

  • tipo di terreno su cui camminare;
  • stagione;
  • peso dello zaino;
  • durata dell’escursione;
  • allenamento.

Esistono sostanzialmente tre tipi di terreno, e precisamente:

  • sentieri regolariche si incontrano in campagna, nel fondo-valle, in collina e in ampi spazi aperti (come pascoli oppure fondi agricoli), che si caratterizzano per una notevole uniformità e una grande stabilità d’appoggio, con pochi dislivelli;
  • sentieri irregolari, tipici delle zone montagnose oppure di colline scoscese e poco praticabili, su cui si nota una massiccia presenza di pietre, sassi, fango, radici e zone in pendenza, che mettono sotto sforzo polpacci, ginocchia e caviglie;
  • fuori sentieri, dove il fondo è molto instabile a causa di pietre tendenti a franare e dove sono presenti numerose insidie visibili ma più spesso nascoste, che possono rendere pericoloso il passaggio.

Sui sentieri regolari è consigliabile indossare calzature flessibili, capaci di accogliere il piede in maniera naturale, senza stringerlo, lasciandogli un’adeguata libertà di movimento.

Durante le escursioni estive è sempre consigliabile orientarsi verso scarpe comode e leggere, che consentano la massima traspirazione del piede, soprattutto quando le temperature esterne superano i 30 gradi.

Su percorsi irregolari vanno meglio scarpe leggermente più rigide e fornite di sistema ammortizzante, capaci di minimizzare gli urti e di prevenire scivolate e slittamenti sui fondi dissestati.

Quanto maggiore è la rigidità della calzatura, tanto più stabile è la sua calzata, che guadagna in sicurezza, anche optando per modelli alti sino al malleolo.

Sui fuori sentiero è necessario che l’escursionista indossi scarponcini alti e rinforzati a livello di punte e talloni, con protezioni laterali dei malleoli e del collo del piede.

La suola deve avere uno spessore piuttosto notevole, per consentire un appoggio confortevole anche su fondi dissestati e pieni di ostacoli appuntiti, come pietre, sassi e ghiaia.

I materiali che trovano maggiore impiego nella realizzazione di scarpe da trekking sono la pelle e il gore-tex, poiché garantiscono un’ottima protezione al piede, il massimo comfort nel camminare e soprattutto assicurano impermeabilità.

La resistenza all’acqua (sia piovana che presente sul suolo) è senza dubbio una delle caratteristiche principali di simili calzature, dato che le escursioni possono preservare improvvisi mutamenti climatici, soprattutto sui sentieri di montagna.

L’obiettivo da raggiungere è quello di proteggere i piedi dall’umidità, ma nello stesso di consentirgli una corretta traspirazione, per evitare che il ristagno di sudore possa creare disturbi cutanei.

In caso di temperature alte e di clima secco, le scarpe da trekking più indicate sono prodotte con materiali traspiranti come il gore-tex, mentre per i climi più rigidi, la pelle rimane sempre la scelta più indicata.

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Migliori scarpe da trekking impermeabili: caratteristiche

Le principali caratteristiche delle scarpe da trekking impermeabili sono le seguenti:

  • robustezzache deve essere di ottimo livello sia per modelli estivi (più leggeri) che pesanti (invernali); una scarpa robusta è anche molto più stabile e dunque assicura migliori garanzie all’escursionista su fondi dissestati. Su percorsi regolari e senza troppi ostacoli è preferibile orientarsi verso modelli più flessibili e meno robusti, che lasciano una maggiore libertà di movimento;
  • altezzache può essere minima (tipica delle scarpe basse) ideale per escursioni su terreni non impegnativi; media (scarpe mid, al malleolo) perfetta per trekking su sentieri irregolari ma non dissestati; alta (tipica degli scarponcini) che viene raccomandata a chi deve sostenere la caviglia e la parte terminale del polpaccio, poiché affronta percorsi molto impegnativi;
  • protezioni aggiuntiveche consistono in punte di gomma rinforzate, copri-tallone in plastica rigida e manicotto aderente alla caviglia nelle scarpe alte, indossate su sentieri rocciosi, ripidi e pieni di pietre;
  • impermeabilitàche è un requisito indispensabile per qualsiasi tipo di scarpe, sia invernali che estive, dato che improvvisi acquazzoni possono sempre cogliere impreparato il turista che potrebbe trovarsi in notevoli difficoltà. Una calzatura impermeabile, che viene prodotta con materiali tecnici di ultima generazione, deve anche garantire un’ottima gestibilità, leggerezza e comfort, oltre ad assicurare la più assoluta traspirazione del piede;
  • tagliache deve essere scelta in modo tale che, a calzatura indossata, sia possibile inserire un dito dietro al tallone: pertanto la taglia delle scarpe da trekking è di almeno un numero maggiore di quella normale, per consentire al piede (che spesso indossa calze pesanti, come i tubulari) di non essere costretto ma di muoversi con agio.

Scarpe da trekking estive impermeabili

Le scarpe da trekking estive sono realizzate con materiali sintetici ultra-leggeri, come poliestere oppure poliammide, due fibre che garantiscono eccezionali prestazioni gestionali.

Simili calzature, che sono dotate di rinforzi sulla punta e sul tallone, sono estremamente flessibili e traspiranti, ma anche idro-repellenti, poiché le fibre costitutive hanno subito uno specifico trattamento anti-umidità.

Si tratta di calzature non imbottite, alte alla caviglia, ma leggere e traspiranti, prodotte anche con gore-tex, con suole anti-scivolo in grado di assicurare la massima aderenza al suolo.

Per ammortizzare il contatto col terreno, dato che in estate le scarpe hanno uno spessore minore, le suole di solito sono prodotte con materiali plastici come il Vibram, anti-umidità, idrorepellente e dotato di un elevato potere stabilizzante e anti-sdrucciolamento.

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