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Prese Arrampicata: Consigli e Suggerimenti Per la Scelta

prese arrampicata

Stai cercando delle prese per l’arrampicata valide e durature? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori prese per arrampicata del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori prese per arrampicata

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5/5

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4/5

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4/5

prese per bambini

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3.5/5

Classifica delle migliori prese per arrampicata

Di seguito invece trovi una lista completa delle migliori prese per arrampicata da acquistare online:

Prese arrampicata

La presa per arrampicata è un dispositivo prodotto in resina o altri materiali naturali o sintetici, che una volta montato su un pannello artificiale, ha lo scopo di simulare le asperità della roccia naturale che il climber deve imparare ad utilizzare per raggiungere la cima.

Si tratta di accessori di dimensioni variabili e posizionati a differenti distanze, in modo tale da costruire tracciati artificiali di diversa difficoltà.

Una parete di climbing viene assemblata con un numero variabile di prese, ognuna differente dall’altra, e utilizzabili in maniera ben precisa.

Grazie alla loro conoscenza, lo sportivo può essere facilitato nell’affrontare al meglio l’ascesa.

L’arrampicata indoor è uno sport che si sta diffondendo sempre maggiormente e che presuppone differenti gradi di difficoltà che dipendono sostanzialmente dal tipo di prese e, in misura minore, dall’inclinazione della parete.

Questa disciplina sportiva viene sfruttata come allenamento prima che il climber si cimenti sulle pareti rocciose, anche se in molte palestre è ormai riconosciuta come uno sport a se stante, definita “arrampicata sportiva”.

In questo tipo di attività vengono utilizzati pannelli artificiali, cosiddetti “rocciodromi“, forniti di prese di varia natura il cui scopo è quello di fornire allo sportivo varie opportunità.

I rocciodromi, che possono essere in metallo e in legno laminato ricoperto di fibre sintetiche che servono per migliorare la presa, vengono trattati con specifiche resine allo scopo di creare una superficie con la massima aderenza, su cui vengono inserite le prese.

Simili strumenti sono mobili e prodotti quasi sempre con materiali plastici di tipo resinoso, e vengono poi fissati tramite viti o bulloni e spostati per modificare i livelli di difficoltà.

Di solito si inizia con pareti di facile approccio e fornite di poche prese ben distanziate per aumentare progressivamente sia la pendenza che il numero delle prese sulla struttura portante.

Le caratteristiche principale delle pareti indoor dei rocciodromi sono due: da un lato l’inclinazione e d’altro lato il numero delle prese.

prese per arrampicata bambini

La maggiore o minore pendenza deve simulare i requisiti delle rocce strapiombanti che si trovano in natura.

Le prese invece, che sono di tantissime forme, dimensioni e tipologie, subiscono ulteriori modificazioni in base alla tecnica e al livello dell’arrampicata; il loro scopo è quello di riprodurre le asperità della roccia, con alternanza di cavità e sporgenze che possono incontrarsi in natura.

Esse mostrano una forma rotondeggiante, incavata, lineare oppure svasata, con denominazioni tecniche differenti e con una specifica modalità di appiglio.

Di solito presentano diversi colori oppure segni di riconoscimento, tra cui i più utilizzati sono quelli con nastro adesivo colorato.

In base al grado di difficoltà previsto, il climber deve essere in grado di utilizzare mani e piedi, avendo cura di spostare alternativamente un arto alla volta, aggrappandosi alle prese e mantenendo sempre l’equilibrio e l’aderenza alla parete.

Questa attività sportiva, che richiede una notevole forza fisica associata a doti caratteriali molto equilibrate, presuppone sempre un lungo allenamento da effettuare in palestra proprio grazie all’impiego di rocciodromi e prese.

Per costruire un percorso il più possibile variato e multifunzionale, è necessario sfruttare vari mix di prese, che riproducono le condizioni naturali della parete rocciosa.

Negli ambienti naturali, le rocce infatti mostrano una continua successione di estroflessioni, punte, supporti e cavità, che l’arrampicatore può sfruttare come gradini di una scala.

Tuttavia bisogna tenere presente che la posizione praticamente verticale del climber lo obbliga ad attaccarsi con le mani a supporti rocciosi, spesso difficilmente utilizzabili.

Proprio per questo motivo, gli allenamenti indoor si basano sull’uso di prese variegate e multiformi, di cui le principali sono:

  • tacche, che prevedono una struttura rettilinea posizionata anteriormente, le cui dimensioni consentono allo sportivo di attaccarsi con tutte le dita;
  • pinze, che hanno una conformazione simile alle precedenti ma sono disposte verticalmente, consentendo una presa soltanto di due dita, di solito pollice e indice;
  • maniglie, che sono prese fornite di un’evidente incisione posteriore che offre un comodo attacco a tutte le dita. Si tratta di dispositivi progettati per l’arrampicata di principianti o di bambini dato che richiede uno sforzo minimo;
  • svasi, che sono di forma tondeggiante, studiata per l’aggrappo discendente in cui vengono richieste pressione e forza;
  • volumi, che come indica il nome si presentano massicci e voluminosi, poiché sono prese per l’attacco di entrambe le mani, confermandosi un’alternativa a tutte le precedenti.

Per valutare le prestazioni offerte dalle prese, esse vengono classificate con differenti punteggi, che variano a seconda del tipo di impiego e se vengono soltanto toccate oppure impugnate.

prese arrampicata da muro

Tipi di prese arrampicata

Sempre più diffusa e apprezzata dagli sportivi, l’arrampicata indoor su rocciodromi consente non soltanto di allenarsi per climbing in ambiente naturale, ma anche di svolgere una gratificante attività fisica in palestra.

Le prese di arrampicata possono essere di vario genere, e precisamente:

  • mini-prese, che trovano impiego soltanto per l’appoggio dei piedi e quindi devono fornire un supporto orizzontale e possibilmente piatto su cui è possibile posizionare il piede;
  • prese velocità, che servono su percorsi molto ripidi, dove la velocità di movimento costituisce il requisito fondamentale;
  • biditi, che come indica la definizione, possono essere afferrate soltanto da due dita di cui solitamente una è il pollice e l’altra è in opposizione;
  • porte, che vengono utilizzate come un’apertura di porta, servendosi quindi di quasi tutte le dita della mano;
  • agganci, che permettono di utilizzare tutte le dita della mano offrendo un supporto estremamente sicuro anche su percorsi completamente verticali;
  • palmari, che prevedono l’appoggio del palmo della mano con inserzione delle dita in posizione superiore;
  • estensioni, che sono le prese più voluminose di tutte e che possono essere afferrate con entrambe le mani e anche con i piedi.

Per attrezzare una parete di arrampicata indoor, è fondamentale scegliere non soltanto le prese giuste ma anche una loro corretta alternanza, allo scopo di migliorare sicurezza, comfort e rapidità dell’ascesa.

Questi supporti devono essere fissati al rocciodromo con la massima sicurezza mediante l’impiego di tasselli, viti e bulloni in acciaio inox spesso rinforzato con inserti di carbonio.

È necessario poi smontarli e riposizionarli con rapidità per creare percorsi di volta in volta adattabili alle esigenze individuali dello scalatore.

L’arrampicata sportiva è un’attività fisica che può essere adattata a seconda del dispendio energetico e del tipo di difficoltà, e che quindi può essere quindi praticata fin dall’infanzia, a patto di scegliere rocciodromi e prese adeguate.

L’obiettivo principale da raggiungere è quello di rinforzare e tonificare la muscolatura di tutto il corpo, migliorando resistenza, flessibilità e agilità e ottimizzando l’attività cardiorespiratoria.

Questo sport serve inoltre per perdere i kg di troppo e migliorare postura ed equilibrio, incidendo positivamente sugli aspetti psico-emotivi e sull’autostima degli atleti.

La parete da arrampicata può diventare un’alleata fondamentale per migliorare lo stato fisico dell’individuo, senza tuttavia correre nessun rischio, essa infatti viene utilizzata da bambini, principianti, donne, uomini e professionisti, a partire dai due anni in avanti.

In palestra sono disponibili ambienti ben attrezzati per ogni tipo di climber, che consentono l’esecuzione delle più svariate sequenze di movimenti, utilizzando prese scelte con accuratezza.

La struttura che trova maggiore impiego è quella del boulder, che prevede un’altezza da 4 a 6 metri e che può essere fissata a strutture pre-esistenti modificandone inclinazione e pendenza.

Su questo pannello possono essere inserite tutte le tipologie di prese, per offrire l’opportunità di sviluppare abilità prensili di ogni tipo.

Prese arrampicata in legno

Le prese da arrampicata in legno rappresentano un’ottima soluzione per qualsiasi arrampicatore che necessita di allenamento in quanto sono di facile realizzazione e molto pratiche per le esercitazioni.

Le prese in legno, in particolare, vengono considerate le migliori quando si desidera allenare la percezione e mettere anche in evidenza gli eventuali errori: il legno infatti è un materiale piuttosto scivoloso, e molto facilmente lavorabile.

Quando si impugna una presa dalla texture viscida, la mano è costretta a rafforzare il più possibile l’impugnatura, in quanti avverte una sgradevole sensazione di allontanamento.

Riuscire a mantenere le prese in legno nonostante tale condizione significa abituare il corpo a concentrarsi sulle giuste posizioni da assumere.

Inoltre, esercitando un attrito pressoché minimo, l’arrampicatore che si colloca in maniera non corretta non riesce a proseguire sulla presa e quindi deve inevitabilmente acquisire la giusta tecnica.

Tali strutture si possono facilmente realizzare mediante il fai-da-te, partendo da un semplice legno multistrato, progettando le dimensioni desiderate e procedendo con un seghetto alternativo.

Disegnando la rondella al centro della listella di legno si può determinare l’ampiezza che si intende praticare, in quanto il suo ingombro è il punto di partenza per la costruzione della presa.

Prese arrampicata bambini

L’arrampicata sportiva per bambini rappresenta un’attività sportiva ottimale sia dal punto di vista fisico, in quanto contribuisce a un corretto sviluppo corporeo, sia dal punto di vista psicologico, in quanto aiuta il bambino ad affrontare le difficoltà come una sfida e non come un ostacolo insormontabile.

Le prese da arrampicata per bambini devono presentare piccole ma fondamentali differenze rispetto a quelle per adulti.

Innanzitutto le dimensioni globali devono essere inferiori, in considerazione della minore grandezza della manina che deve impugnarle: è impossibile infatti garantire una presa sicura se il dispositivo è troppo grande per essere avvolto completamente dalle dita.

prese per parete arrampicata

I bambini inoltre non possiedono una forza paragonabile a quella degli adulti, ma sono in grado di compensare questo apparente limite con un’estrema flessibilità del movimento, caratteristica che va progressivamente perdendosi con l’avanzare dell’età.

Ecco perché le prese da arrampicata per bambini possono assumere le forme più diversificate, allo scopo di sviluppare sia l’ingegno di trovare il giusto modo di impugnarle, sia la capacità biomeccanica delle mani, che si esercitano al meglio di fronte ai più svariati strumenti.

Ovviamente, nel caso di arrampicatori bambini, la sicurezza è un elemento quanto mai imprescindibile, quindi non viene preso in considerazione il legno come materia prima, dal momento che, essendo piuttosto scivoloso al tatto, potrebbe compromettere una perfetta aderenza da parte della mano.

Per questo motivo le prese da arrampicata per bambini sono di solito realizzate in materiali tecnici, appositamente progettati per assicurare il massimo attrito tra l’epidermide e la superficie d’appoggio, e di conseguenza la massima fermezza della presa.

Se un bambino si trova a scivolare spesso durante l’arrampicata, potrebbe infatti perdere la fiducia nei confronti di uno sport che invece andrebbe incoraggiato in virtù dei numerosi benefici che apporta ai soggetti più giovani.

Prese arrampicata da muro

Nell’arrampicata sportiva esistono quattro grandi classi di prese, che sono:

  • pinze;
  • tacche;
  • svasi;
  • volumi.

La tacca è una struttura piuttosto lineare, viene chiamata anche “lista“, e possiede tre tipi di impugnatura, ovvero arcuata (con il pollice superiormente all’indice), semi-arcuata (con il pollice non superiormente) o a dita stese (il mignolo comanda la dinamica dell’impugantura).

Ponendo il pollice inferiormente, a pinza, si può facilmente alzare il gomito, mentre se si porta in alto il mignolo si può mantenere il gomito basso con una conseguente postura eretta (corretta).

Quando si utilizzano i volumi bisognerebbe sempre tenere a mente quante dita si vogliono introdurre nella presa, infatti esistono i tridito, i bidito e i monodito; se l’esigenza è quella di effettuare movimenti molto ampi, è preferibile utilizzare il dito indice, che consente di effettuare un’escursione maggiore.

Le pinze sono prese decisamente intuitive da utilizzare anche da parte di climber principianti, infatti è sufficiente coinvolgere l’intera mano, accompagnando il movimento con il dito pollice.

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Sulle pinze molto aperte, è conveniente lasciare l’indice in quanto l’ampiezza tra medio e pollice è superiore a quella tra pollice e indice.

Gli svasi rappresentano una categoria particolare di prese da arrampicata in quanto offrono più superficie d’appoggio possibile, e pertanto essi devono presentarsi molto arcuati.

Le prese arrampicata da muro, a prescindere dal modello che si deciderà di utilizzare, dovrebbero comunque essere selezionate sotto la guida di un professionista del settore che è in grado di suggerire le migliori soluzioni in funzione delle proprie esigenze e anche della personale conformazione fisica.

Non tutte le mani sono uguali, infatti, ma ciascun climber possiede caratteristiche anatomiche e fisiologiche uniche, che dovrebbero essere valorizzate al meglio per garantire un’arrampicata al massimo delle potenzialità.

Come fissare prese arrampicata

Non esistono regole universali e univoche riguardo al fissaggio delle prese da arrampicata, anche se comunque gli arrampicatori tendono a seguire le due principali modalità:

  • viti di legno per volumi e appoggi per piedi;
  • viti e bulloni per le prese piccole e medie.

Una fase piuttosto delicata all’interno della realizzazione di un muro da arrampicata è quella dell’effettuazione dei buchi per il fissaggio delle prese, da collocare a una distanza di 20 centimetri.

Per fissare correttamente le prese da arrampicata è consigliabile, soprattutto se non si è professionisti, farsi seguire da persone esperte che possano guidare tutte le fasi della realizzazione del muro allo scopo di scongiurare il rischio di cadute legate a malfunzionamento dello stesso.

A tal proposito viene spesso consigliato di mettere in sicurezza l’area di potenziale caduta a terra mediante la sistemazione di materassi o superfici morbide di varia natura, allo scopo di ammortizzare qualsiasi scivolata, eventualità non infrequente per chi si allena a livello principiante.

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