Stai cercando un sacchetto porta magnesite, tecnico, adatto alle tue esigenze e di qualità? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale trovi i migliori porta magnesite del 2022, le loro caratteristiche ed il link al sito ufficiale.
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La magnesite è un minerale derivante dal magnesio, che si forma dalla modificazione di rocce, mediante il contatto con acqua.
L’aspetto prevalente con cui si può osservare è quello di una massa compatta microcristallina e tendenzialmente voluminosa.
Si tratta di carbonato di magnesio, utilizzato come sistema per minimizzare la sudorazione delle mani soprattutto in ambito sportivo come l’arrampicata, l’escursionismo, la ginnastica artistica, il sollevamento pesi, eccetera.
È possibile utilizzarlo in tre modi che sono polvere, grani, liquido.
La scelta tra questi diversi genere di magnesite è estremamente soggettiva e dipende dalla percezione del grip che l’arrampicatore avverte sulle mani.
gli obiettivi da raggiungere sono due: da un lato la sicurezza della presa, che non deve essere limitata dal sudore, e d’altro lato la durata dell’adesività alla pelle.
Il tipo in polvere sporca notevolmente le mani ma può essere eliminato molto velocemente inserendo soltanto le dita nel porta magnesite; quello in granuli si disperde meno nell’ambiente in quanto deve essere polverizzato con le dita all’interno del porta magnesite, però limita la sudorazione con minore efficacia.
La magnesite liquida che è una miscela di magnesio e alcol, ha un effetto immediato, forte e potente ma di breve durata, in quanto non permette di fare più di otto movimenti con lo stesso grip, per cui è utilizzato soprattutto in palestra.
La pallina di magnesite è adatta ad essere manipolata e strizzata dentro al sacchetto, consentendo alla polvere di aderire in maniera equilibrata alla pelle.
L’utilizzo di questo materiale in arrampicata sportiva risale agli anni Cinquanta quando per la prima volta i climber presero in considerazione l’ipotesi di sfruttare le prestazioni della pelle asciutta, molto più sicura di quella sudata durante le salite.
Le sue formulazioni in granuli, polvere o liquida, vengono scelte in base alle esigenze individuali e alla sensazione che essa provoca sull’atleta.
La maggior parte dei climber concordano sul fatto che durante gli allenamenti in palestra bisognerebbe sempre utilizzare la magnesite liquida nel giusto quantitativo senza esagerare, poiché lo scopo principale di questo materiale è di asciugare la pelle ma no di ostruire i pori.
Con la magnesite liquida non è facile regolarsi, perché fino alla sua completa asciugatura non è possibile capire se il quantitativo utilizzato sia corretto oppure eccessivo.
Versare troppa sostanza sulle mani vuol dire avere meno grip, dato che la pelle risulta poco secca e incapace di attaccarsi alle prese.
Per evitare di eccedere nel quantitativo, bisogna quindi versare poche gocce di magnesite sulla mano spalmandola perfettamente e lasciandola asciugare del tutto prima di arrampicare.
In questo caso il porta magnesite è un semplice sacchetto di stoffa da attaccare all’imbragatura oppure alla bretella dello zaino per averla sempre a portata di mano.
La pallina è formata da un contenitore di stoffa a forma sferica contenente polvere di magnesite, è un dispositivo molto comodo per pulire le prese e anche per asciugare le mani dal sudore poiché la polvere non si versa da nessuna parte ma piuttosto viene distribuita nel quantitativo giusto.
Stringendo la pallina nella mano, la magnesite aderisce alla pelle formando uno strato superficiale di spessore molto contenuto.
Questi strumenti possono anche essere ricaricati e quindi sono riutilizzabili, la loro capacità di disperdere polvere nell’aria è contenuta e quindi essi possono essere utilizzati anche in palestra.
Il cubetto di magnesio è un blocco solido e integro che viene inserito in un apposito contenitore attaccato alle bretelle dello zaino.
Questa formulazione solida ha il vantaggio di essere calibrato a seconda delle necessità, poiché di volta in volta il climber stacca soltanto il pezzo di cui ha bisogno, per poi polverizzarlo e spalmarlo sulle mani.
La magnesite in blocco può anche servire per segnare le prese rendendole più visibili.
I bustoni di magnesite in pezzi contengono cubetti di sostanza preventivamente spezzettata, che viene versata nel porta magnesite.
Polverizzare tra le mani qualche pezzo di magnesite è una procedura estremamente diffusa tra gli sportivi che stanno per affrontare un’arrampicata.
La classica magnesite in polvere, che ha l’aspetto del talco, viene versata nel sacchetto porta magnesite per consentire al climber di introdurvi le mani tutte le volte in cui sta per affrontare una salita.
La sua estrema comodità la rende il prodotto preferito dalla maggior parte degli atleti che con il semplice gesto di introdurre la mano nel sacchetto riescono ad asciugare il sudore mantenendo la mano secca per molte ore.
Tuttavia questa formulazione non è indicata per segnare le prese e quindi ha un uso parziale.
La magnesite è un materiale utilizzato per arrampicate sia su roccia che su falesia, oltre che in palestra.
In tutte queste condizioni il climber introduce la mano nel sacchetto per venire a contatto con la polvere o i cubetti di sostanza.
La magnesite è un minerale che serve per rendere più secca la pelle e per controllare la sudorazione delle mani, in associazione all’umidità delle prese.
Si tratta di un materiale inerte, non pericoloso, anche se la sua struttura di polvere fine la rende inadatta per chi soffre di disturbi respiratori o asmatici.
In realtà la vera ragione per cui la magnesite può essere dannosa dipende dal fatto che diffondendosi nell’aria entra in contatto con tutti i batteri che incontra catturandoli e depositandoli su pelle e indumenti.
Simili situazioni si verificano quando la concentrazione di magnesite nell’aria è altissima come succede nelle palestre.
Per evitare questo rischio è consigliabile optare per le formulazioni liquide o in cristalli, che limitano la diffusione di particelle tossiche poiché il prodotto rimane strettamente aderente alla pelle.
La maggior parte delle palestre impone ai climber di utilizzare soltanto magnesite liquida oppure contenuta all’interno delle palline, dato che queste modalità consentono di controllare meglio la dispersione della polvere nell’ambiente.
In generale potrebbe bastare utilizzare quantitativi adeguati di prodotto senza esagerare e cercando di non spargere polvere nell’aria.
I sacchetti porta magnesite da arrampicata sono realizzati con una base più larga che li rende più stabili impedendo la distribuzione accidentale del prodotto: questi strumenti sono ideati appositamente per impedire il rovesciamento della magnesite sul terreno
Introdurre le mani dentro al sacchetto porta magnesite per eliminare il sudore è un gesto che viene ripetuto moltissime volte e che pertanto non deve disperdere polvere nell’aria.
La magnesite è un minerale che appartiene alla famiglia della calcite (carbonato di magnesio) e che in natura si trova sotto forma di roccia bianca, grigia o scura, a seconda del tipo di ambiente in cui si sviluppa.
L’utilità di infarinarsi le mani con questo elemento consente non solo di asciugare il sudore (prodotto copiosamente durante gli sforzi muscolari), ma anche di poter sfruttare una presa sicura sugli appigli.
Quando si hanno a disposizione pochi centimetri di presa su cui è indispensabile appoggiare tutto il corpo, la possibilità di eliminare il sudore tramite il contatto con magnesite può realmente fare la differenza.
Molti climber sono contrari al suo utilizzo poiché preferiscono evitare di contaminare le pareti pur mettendo a repentaglio la loro incolumità.
In palestra, dove gli atleti si allenano sui rocciodromi artificiali, il numero delle prese è molto concentrato in uno spazio ridotto, per cui i soggetti devono salire rapidamente attaccandosi gli appigli in maniera sicura e produttiva.
In questi casi la magnesite è indispensabile, a patto di non distribuirne troppa nell’ambiente; ecco perché negli allenamenti indoor le palestre vietano agli sportivi di utilizzare magnesite in polvere, privilegiando quella liquida oppure la chalk ball, consistente in palline contenenti magnesite, il cui rivestimento esterno è formato da un tessuto traspirante.
Basta infatti prendere in mano una di queste palline (ripiene di magnesite) e schiacciarla leggermente per far uscire il composto ed eliminare ogni traccia di sudore.
Al contrario della polvere pura, le palline sono consentite in palestra poiché la dispersione di materiale è limitata.
Molti climber si orientano verso magnesite in pezzi, che viene poi frantumata a seconda delle necessità: in questi casi la sostanza si acquista in blocchi contenuti in sacchetti da inserire nella sacca porta-magnesite.
Anche questa formulazione è consentita negli allenamenti indoor, poiché la dispersione nell’aria è minima, anche se l’efficacia è leggermente inferiore in termini di presa.
Tale tipologia è più indicata nelle arrampicate in esterna, quando è necessario segnare la via.
La magnesite liquida è una sostanza che contiene anche alcol etilico ed è quella preferita negli allenamenti indoor, poiché non si verifica nessuna dispersione di polvere nell’aria.
È sufficiente versare poche gocce di liquido sulle mani aspettando qualche istante finché non si sia asciugato; in palestra il prodotto liquido è utile anche perché ha il vantaggio di disinfettare le mani.
Tenendo conto di quanti contatti tattili si verificano sugli appigli dei rocciodromi, è chiaro che utilizzare un prodotto disinfettante consente di aumentare la sicurezza sulla propria salute.
A volte succede che le dita possono ferirsi mentre si effettua un’arrampicata in palestra, lasciando qualche traccia di sangue sulle prese.
Per evitare infezioni viene consigliato l’impiego di magnesite liquida contenente almeno il 70% di alcol, in modo tale da evitare il rischio di contaminazioni delle dita.
Rapida ed efficace, questa formulazione non si disperde nell’aria, disinfetta la pelle e garantisce prestazioni di ottimo livello.
In palestra, così come sulle pareti rocciose, è indispensabile utilizzare la giusta quantità del prodotto, richiudendo immediatamente il sacchetto porta magnesite dopo il suo impiego per evitare inutili fuoriuscite.
Attualmente sono in commercio moltissimi prodotti per contenere la magnesite, che hanno la forma di un sacchetto in stoffa rinforzata, fornito di un manico da agganciare allo zaino oppure alle bretelle dell’imbrago.
Nell’arrampicata è indispensabile trasportare la magnesite all’interno del suo sacchetto, per avere la possibilità di utilizzarla in tutti i momenti in cui le mani stanno sudando.
La magnesite si applica in continuazione e quindi non è sufficiente metterne un poco all’inizio dell’impresa (sia su roccia che in palestra), per poi non rinnovarla più.
Il metodo più funzionale per trasportare questo composto è di agganciare il sacchetto porta magnesite dietro alla schiena (dove la sacca è libera di penzolare) per averla sempre a portata di mano mantenendo la posizione verticale per evitare dannose fuoriuscite.
Prima di acquistare una sacca porta magnesite bisogna valutare i seguenti parametri:
Da anni si parla della tossicità della magnesite se inalata attraverso le vie respiratorie, soprattutto durante gli allenamenti in palestra dove l’aria circola meno.
La sostanza responsabile della sua tossicità è la silice cristallina, un elemento contenuto nel carbonato di magnesio.
Quando ci si trova in ambienti chiusi come palestre o in casa, bisogna evitare di utilizzare magnesite in polvere orientandosi verso le palline oppure verso quella liquida.
Il sacchetto porta magnesite deve essere lavato regolarmente per evitare che la polvere rimanga all’interno di un contenitore senza aver nessun contatto con l’esterno.
Il metodo migliore per procedere alla pulizia di questo accessorio è di lasciarlo a bagno una notte in una soluzione di acqua tiepida e sapone neutro liquido, a cui possono essere aggiunti da due a quattro cucchiaini di alcol etilico.
In questo modo il tessuto si igienizza eliminando qualsiasi traccia batterica precedentemente annidata.
Una volta che il tessuto è stato sanificato si può procedere all’asciugatura che deve sempre avvenire all’aria aperta.
I prezzi dei sacchetti porta magnesite partono da 20 euro per i più economici fino ad arrivare a 45-50 euro per quelli più capienti e realizzati con materiali di ottima qualità.
Trattandosi di un oggetto che rimane costantemente a contatto con gli agenti climatici e che anche in palestra deve garantire prestazioni di massima sicurezza, è consigliabile orientarsi verso articoli non troppo convenienti, che costino almeno 30-35 euro.
È sempre opportuno rivolgersi a negozi sportivi, specializzati nell’arrampicata, che sono i più indicati per offrire un’ampia varietà di scelta.
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