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Pantaloni Arrampicata Donna: I Modelli Più Tecnici e Comodi

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Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori pantaloni per arrampicata da donna del 2022, le loro caratteristiche ed il link al sito ufficiale.

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Classifica dei migliori pantaloni per arrampicata da donna

Di seguito invece trovi una lista completa dei migliori pantaloni per arrampicata da donna da acquistare online:

Arrampicata: uno sport anche per donne

L’arrampicata, chiamata più comunemente climbing, è un’attività sportiva relativamente recente in quanto soltanto negli ultimi anni si è diffusa a un sempre maggiore numero di appassionati di ambo i sessi.

Contrariamente e, soprattutto per lo sforzo muscolare che richiede, il climbing non è uno sport soltanto maschile, ma al contrario viene praticato anche da molte donne.

La falesia è l’ambiente naturale maggiormente frequentato sia per le sue caratteristiche morfologiche sia per la distribuzione quasi ubiquitaria che si alterna con la roccia.

L’arrampicata, che affonda le sue radici nell’alpinismo classico, si è evoluta per il tipo di pareti estremamente ripide e quasi verticali, che devono essere scalate spesso con il solo supporto della forza fisica della muscolatura.

Inizialmente ispirata all’esplorazione di territori inaccessibili, questa attività sportiva si è successivamente perfezionata assumendo un ruolo di primo piano tra gli sport definiti “estremi”.

La matrice di tutte le discipline collegate all’arrampicata deriva da salite in quota che possono prevedere pareti in roccia, falesia, neve, ghiaccio oppure miste.

L’obiettivo da raggiungere è sempre quello di conquistare una vetta, affrontando condizioni climatiche spesso proibitive, in grado di mettere a durissima prova non soltanto il fisico, ma anche la sfera psico-emotiva dello scalatore.

Imprese del genere richiedono una notevole capacità d’adattamento, insieme a un’eccellente preparazione fisica, frutto di allenamenti mirati.

Esistono 5 differenti tipologie di arrampicata, che sono:

  • artificialeche si sviluppa sempre ad alta quota e che prevede l’impiego di corde, utilizzate per l’incolumità dello scalatore e per evitare che possa ferirsi in caso di cadute accidentali. Si tratta del climbing tradizionale, che concede l’uso di appigli artificiali qualora sulla parete non siano presenti adeguati punti di ancoraggio;
  • tradche è lo stile di arrampicata tipico di chi predilige i metodi naturali senza ausili di nessun tipo, servendosi soltanto di fessure nelle roccia oppure di piazzamento dei tipici friend, strumenti che non lasciano nessuna traccia. Il climber ricorre a sistemi di protezione unicamente per la sua sicurezza, ma non per facilitare la progressione in parete, che deve avvenire in maniera autonoma, per assicurare un minimo impatto ambientale;
  • sportivache si svolge quasi unicamente su falesia, appoggiandosi a vie già attrezzate e caratterizzate da protezioni fisse sulla roccia, dove è necessario assicurarsi con imbraghi, corde e moschettoni. Una volta raggiunta la vetta, ci si cala nuovamente per affrontare un percorso differente. Proprio per questo motivo l’arrampicata sportiva costituisce un vero e proprio sport a tutti gli effetti, particolarmente praticato da uomini e donne di ogni età;
  • boulderche in un primo tempo era stato considerato soltanto un allenamento per le arrampicate vere e proprie, mentre a tutt’oggi è un’attività fisica estremamente impegnativa finalizzata a sviluppare le tecniche migliori. Questo sport prevede la salita su massi alti al massimo 5-6 metri e spesso isolati nei boschi, e quindi non inseriti su pareti rocciose;
  • in-doorche è l’arrampicata che si esegue su pareti artificiali di legno o di metallo su cui vengono inserite numerose prese che si diversificano per forma e dimensioni: si tratta dei classici rocciodromi posizionati nelle palestre.

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La finalità di simili strutture è quella di allenare la muscolatura di gambe e braccia in vista di imprese su vere pareti di roccia, la cui pendenza è molto superiore.

Le palestre per legge non possono avere pareti per climbing di altezza superiore a 4 metri, che devono essere attrezzate con appositi materassi e con prese e appigli in numero adeguato.

In questo modo si possono creare dei circuiti con 30-40 movimenti.

In alcune località sono disponibili vie precedentemente attrezzate con corde, rinvii, spit e moschettoni di sosta, che offrono l’opportunità di mettere in atto tutte le varie tecniche di salita.

Dal 2021, l’arrampicata è diventata una disciplina olimpionica, assumendo quindi un’importanza estrema anche a livello sportivo mondiale.

La tecnica su pareti artificiali prevede un’altezza massima di 20 metri e una difficoltà medio-alta, con l’obiettivo principale di arrivare in cima a una parete.

Nel boulder invece i percorsi sono molto più brevi e pertanto prevedono una certa velocità collegata a un tempo prestabilito di 4-5 minuti al massimo e un’altezza di 4-5 metri.

In questi casi gli atleti si cimentano in operazioni estremamente spettacolari, con lanci e salti.

Lo speed è un’arrampicata fondata quasi esclusivamente sulla velocità su un percorso sempre uguale e su cui gli atleti possono allenarsi più volte.

Si tratta di vie da circa 15 metri che devono venire percorse in pochi secondi (tra 6 e 7 secondi in tutto).

Tutte queste prove, che richiedono un adeguato e preciso allenamento, possono essere affrontate anche dalle donne, dato che la loro muscolatura risponde benissimo alle sollecitazioni sportive.

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Bisogna tuttavia che le atlete siano fornite della giusta attrezzatura e di un abbigliamento tecnico progettato specificamente per il climbing, un’attività fisica che mette a dura prova sia la potenza che la resistenza delle fibre muscolari.

Un altro aspetto di estrema rilevanza è quello della disponibilità energetica, che deve essere molto elevata in quanto gli sforzi particolarmente intensi richiesti consumano ATP mitocondriale.

Le atlete devono pertanto curare scrupolosamente il loro regime dietetico, senza appesantire l’apparato digerente.

Pantaloni arrampicata donna

L’universo sportivo sia professionistico che dilettantistico negli ultimi anni ha concentrato sempre maggiormente l’attenzione sull’arrampicata femminile, in quanto il così detto “divario di genere” si è quasi del tutto livellato.

Durante numerose sessioni di allenamento in palestra la forza muscolare non svolge più il medesimo ruolo discriminante che fino a poco tempo fa era essenziale.

Flessibilità, tecnica e adattamento sono le caratteristiche fondamentali su cui si basa il metodo di arrampicata delle donne che, proprio per questo, sono ormai diventate atlete a tutto tondo anche nel climbing.

I punti di forza dell’arrampicata femminile sono i seguenti:

  • estrema motivazione, che non è più incentrata soltanto su forza e fisicità, ma anche sulla volontà e sulla costanza, doti tipiche del sesso debole;
  • varietà di stili e movimenti, che dipende dalla maggiore flessibilità di utilizzo della forza fisica;
  • maggiore concentrazione, che deriva da una più specifica gestione del pensiero, dato che nelle donne spesso subentra la paura di cadere e di farsi male, che risulta più incisiva rispetto gli uomini;
  • volontà, che dipende dal tipo di sensibilità nei confronti dei blocchi psicologici che possono insorgere in parete;
  • costituzione corporea, che risulta avvantaggiata rispetto a quella degli uomini, sia per il minore peso del corpo che per la differente disposizione della muscolatura

L’arrampicata femminile prevede un abbigliamento specifico in grado di coniugare caratteristiche estetiche più incisive di quelle maschili, con maneggevolezza, sicurezza e comfort.

Ad esempio, per quanto riguarda i pantaloni da arrampicata, è chiaro che quelli femminili devono avere un aspetto più curato ed elegante, soprattutto per quanto riguarda lo stile e l’aderenza al corpo.

Questi indumenti sono di solito dotati di una fascia alta che, oltre a garantire un’eccezionale aderenza all’addome, consente all’imbrago di essere indossato senza problemi.

Questa fascia è regolabile mediante coulisse oppure nastri elastici inseriti all’interno di passanti.

I tessuti che trovano maggiore impiego sono il nylon e il poliestere, due materiali sintetici particolarmente traspiranti e capaci di asciugarsi rapidamente in caso di contatto con pioggia, neve o ghiaccio.

Anche per i pantaloni da arrampicata femminili, la struttura del filato è bifasica, in quanto esternamente è formata da poliestere idrorepellente, mentre internamente è arricchita con una sottile imbottitura in microfibra.

Lo scopo di questa doppia stratificazione è quello di limitare la dispersione del calore corporeo, consentendo nello stesso tempo l’eliminazione del sudore.

Alcuni modelli sono confezionati con inserti in goretex, di solito posti in corrispondenza delle ginocchia o sui fianchi, il cui scopo è quello di aumentare la libertà di movimento a livello dell’articolazione tra coscia e polpaccio e tra anche e gamba.

In queste zone è indispensabile che il movimento sia ottimale, per consentire all’atleta di sfruttare al meglio le sue potenzialità muscolari.

Il goretex è in grado di assolvere a questa funzione poiché è un tessuto elastico e deformabile, che si adatta dunque perfettamente alle differenti esigenze individuali.

La chiusura inferiore, che corrisponde al malleolo, può essere realizzata con un’altra coulisse (regolabile manualmente) oppure con una chiusura a velcro, che normalmente ricopre la fascia elastica.

Esternamente i pantaloni sono rivestiti da numerose tasche chiuse con cerniera lampo, che servono per contenere moschettoni, rinvii e tutta l’attrezzatura utile durante l’arrampicata.

La maggior parte dei modelli è dotata di un telo para-pioggia, che può essere applicato facilmente mediante inserzione in vita, e che risulta indispensabile quando si scatena un acquazzone mentre l’atleta è appeso in parete.

Una delle caratteristiche fondamentali dei pantaloni da arrampicata è la leggerezza, poiché durante la salita l’atleta non deve essere zavorrata in nessun modo, per sfruttare al massimo la forza fisica di gambe e braccia.

Pantaloni arrampicata donna estivi

Per l’estate, i pantaloni da arrampicata donna possono essere corti per consentire una maggiore freschezza, migliorando la libertà di movimento e la traspirazione de sudore.

Come sempre, in questo sport è preferibile che il ginocchio sia protetto dal tessuto, per cui anche i modelli estivi di solito arrivano a coprire la rotula, terminando con una coulisse oppure con una fascia elastica.

Chi è particolarmente insofferente al caldo e non teme di ferirsi con rocce appuntite o con altri ostacoli affioranti dalla parete, può orientarsi verso shorts femminili, prodotti in tessuto sintetico contenente un’elevata percentuale di elastina in associazione a poliestere e nylon.

Simili modelli aderiscono perfettamente alle natiche terminando nel punto di inserzione delle cosce e lasciando quindi tutta la gamba scoperta.

Chi sceglie gli shorts da arrampicata, generalmente affronta pareti non troppo alte e con appoggi naturali piuttosto frequenti; infatti il rischio di ferirsi arrampicando su falesia o roccia naturale è molto elevato.

I pantaloni corti estivi sono realizzati in doppio strato di tessuto, che garantisce un eccezionale sostegno e la massima resistenza anche ai violenti cambiamenti climatici tipici della stagione calda.

Per evitare che il sudore rimanga a contatto con la pelle e si possa raffreddare abbassando la temperatura corporea, i più innovativi pantaloni tecnici per climbing vengono confezionati con il minor numero di cuciture, che potrebbero sfregare contro la pelle durante la salita.

In questo modo, l’indumento può aderire al corpo come una seconda pelle senza il rischio di procurare arrossamenti o irritazioni dovuti all’attrito cutaneo.

Pantaloni del genere sono ideali soprattutto con il freddo, poiché si comportano come leggings morbidi e caldi, sopra ai quali è possibile indossare un normale paio di pantaloni in poliestere o nylon.

In commercio sono disponibili anche pantaloni in tessuto organico, ottenuto dalla miscela tra fibre di cotone impermeabilizzato, poliestere ed elastina, allo scopo di realizzare capi traspiranti, leggeri, morbidi e perfettamente adattabili alle forme del corpo.

Indossare questi pantaloni non crea nessun tipo di problema a livello motorio, poiché le gambe non sono limitate dal punto di vista ergonico, poiché la muscolatura può contrarsi e rilassarsi senza nessuna costrizione.

Anche dal punto di vista vascolare, indumenti del genere migliorano la circolazione sanguigna e linfatica in quanto lasciano spazio sufficiente ai vasi per funzionare in maniera fisiologica.

Uno dei rischi più temuti dai climber è quello della parestesia agli arti inferiori, provocata da una cattiva circolazione, che a sua volta deriva da indumenti troppo stretti.

Nella scelta dei pantaloni da arrampicata estivi per donna, è indispensabile capire se l’esigenza preponderante è quella della protezione globale delle gambe oppure della leggerezza.

Nel primo caso è consigliabile orientarsi verso indumenti prodotti con poliestere o goretex, che oltre ad essere estremamente leggeri si asciugano istantaneamente dopo aver garantito una totale evaporazione del sudore.

Chi invece si orienta verso modelli corti, può scegliere shorts o pantaloncini in tessuto organico oppure in poliestere, avendo cura di orientarsi verso modelli che coprano le ginocchia.

Per sfruttare al massimo i requisiti di protezione e sicurezza anche su modelli corti, è necessario optare per tessuti robusti, a trama compatta ed elastica, che permettano un’ottima libertà di movimento.

Pantaloni del genere di solito sono forniti di uno strato interno in cotone biologico, perfetto anche nei tallonaggi, e che arrivano all’altezza del ginocchio dove si bloccano con una chiusura elastica collegata a un rinforzo anteriore.

Anche l’elastane è un materiale che trova largo impiego nei pantaloni estivi, grazie alla sua morbidezza, traspirabilità e leggerezza, caratteristiche che si confermano indispensabili soprattutto durante la stagione estiva.

I cordini elastici di regolazione al ginocchio e in vita permettono di adattare le dimensioni del pantalone alla conformazione anatomica dell’atleta.

I leggings rimangono gli indumenti più amati dalle ragazze, per la loro comodità e per l’ampia libertà d’azione.

Realizzati quasi sempre in poliammide riciclato ed elastane, ricordano i modelli rétro degli anni Ottanta, pur garantendo una protezione eccellente.

La versione medio/corta dei pantaloni da arrampicata (shorts) è elastica, leggera, idrorepellente e dotata di due tasche esterne, indispensabili per contenere l’attrezzatura minima dell’arrampicatrice.

Pantaloni arrampicata donna: prezzi

I prezzi dei pantaloni per arrampicata da donna partono da 50-55 euro (modelli basici di fascia economica), per arrivare a oltre 200 euro (modelli di fascia alta).

Il costo di questi indumenti dipende non soltanto dal tipo di materiale utilizzato ma anche dal loro confezionamento e dal marchio che li ha prodotti.

È indispensabile avere un certo numero di pantaloni intercambiabili, sia invernali che estivi, poiché anche se i tessuti asciugano velocemente è opportuno avere almeno due cambi.

Un buon compromesso tra qualità e prezzo si aggira intorno a 80-120 euro, una cifra che consente di acquistare prodotti 100% made in Italy e confezionati da brand che si occupano del settore sportivo.

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