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La magnesite è un minerale appartenente al gruppo della calcite, che trova largo impiego nel settore sportivo grazie ad alcune funzioni stimolanti sul metabolismo e soprattutto sul controllo della sudorazione.
Si tratta di un elemento molto ,utile per attenuare lo stress muscolo-tendineo, particolarmente intenso dopo sforzi fisici intensi e prolungati.
Trattandosi di una sostanza naturale, il suo principale vantaggio è di non provocare l’insorgenza di alcuna reazione avversa né di effetti collaterali a livello cutaneo e neppure sistemico.
Il suo utilizzo in cristalloterapia rende questo prodotto un valido supporto che non interferisce in alcun modo con i processi vitali, rendendolo pertanto adatto a chiunque.
Dal punto di vista biomolecolare, la magnesite è carbonato di magnesio, un minerale di colore bianco che può essere facilmente polverizzato e impiegato come anti-traspirante in ambito sportivo e non solo.
Essendo un sale anidro, la sua consistenza è del tutto priva di molecole d’acqua e proprio per questo motivo esso mostra per un’elevata affinità col liquido, che viene attratto dai suoi numerosi cristalli.
La sostanza infatti è costituita da un numero elevatissimo di cristalli trigonali insolubili sia in acqua che in altri solventi, come ammoniaca e acetone.
La sua estrazione è particolarmente intensa dove sono presenti montagne contenenti rocce calcaree, come l’Italia, il Sud Africa, l’Austria, la Polonia e il Brasile, che è il maggiore produttore.
Oltre a riequilibrare le carenze di magnesio, questo minerale è in grado di svolgere un’intenza attività disintossicante e depurativa (a livello metabolico) e mio-rilassante (a livello fisico).
Tra le sue principali funzioni c’é quella di attenuare tutti i disturbi di natura tensiva, come emicrania, contratture muscolari, difficoltà respiratorie da stress e alterazioni funzionali del cuore.
Sotto forma di ciondolo e quindi posta a contatto con la pelle del torace, la magnesite può migliorare le prestazioni cardiache, respiratorie, digestive e renali, in quanto le sue proprietà attraversano lo strato epidermico per distribuirsi praticamente in tutto il corpo.
Le sue funzioni benefiche tuttavia sono rivolte soprattutto alla psiche, dato che si tratta di un prodotto capace di svolgere un effetto calmante, ansiolitico e anti-stress.
Essendo estraibile da rocce presenti in molte zone del mondo, la magnesite ha origini antichissime, che risalgono agli antichi Greci, abituali utilizzatori del minerale per scopi curativi e preventivi.
Il suo appellativo sembra derivare dal nome Magnasia, che indica la regione Greca dove fu estratta per la prima volta.
Si tratta di una pietra straordinaria e dotata di una struttura molto complessa perché caratterizzata da numerose inclusioni, che contribuiscono a renderla sfaccettata e disomogenea.
Tra i suoi principali requisiti c’é quello della refrattarietà, che può essere sfruttata sia nell’industria che per usi terapeutici.
Le rocce da cui si estrae questo minerale sono di diverso genere e precisamente:
A seconda del giacimento di provenienza, la magnesite presenta piccole differenze strutturali che si traducono in una diseguale distribuzione dei cristalli e da cui derivano le sue multiformi proprietà fisiche.
Alcune varietà possono essere estratte anche da matrici sotterranee di porcellana granulare, che rappresentano una netta minoranza rispetto alle tipologie più comuni.
A una prima analisi visiva il minerale potrebbe venire scambiato per marmo, dato che la sua struttura cristallina appare estremamente lucida, anche se a differenza di esso la consistenza è molto meno dura.
La notevole fragilità della magnesite dipende dall’alta concentrazione di anidride carbonica in essa contenuta, che la rende facilmente sfaldabile anche a basse pressioni.
Il suo colore di base è il bianco, che può variare a seconda della quantità e della disposizione delle eventuali inclusioni calcaree e minerali, responsabili di tonalità cromatiche giallastre, grigie, verdi, marroni e perfino bluastre.
La sua superficie, che può apparire lucida oppure opaca, spesso contiene alcune tracce di ferro e di calcio, da cui derivano le sue funzioni selettive.
Le proprietà fisiche della pietra sono le seguenti:
La tipologia più bella esteticamente, che mostra un aspetto lucido e giallo-oro, viene estratta quasi esclusivamente da giacimenti dell’Austria e viene utilizzata per la creazione di gioielli.
Le varietà maggiormente sfruttate per impieghi salutari sono quelle provenienti dal Brasile, dove la magnesite ha dimensioni molto notevoli e un’estrema facilità di lavorazione.
I suoi effetti terapeutici sono ormai stati confermati non soltanto dalle medicine alternative, ma anche da quella tradizionale, grazie a un’ingente mole di studi farmacologici al riguardo.
Sono stati confermati gli effetti benefici a livello del sistema nervoso, dell’apparato oculare (affaticamento della vista, monitoraggio della pressione intra-oculare), della muscolatura e della pelle.
L’elemento che caratterizza questo minerale è il magnesio, una molecola di estrema importanza per il benessere sia fisico che psico-emotivo.
Esso infatti è essenziale per la sopravvivenza delle cellule e fa parte di oltre 300 composti enzimatici.
Gli ioni di magnesio interagiscono inoltre con la sintesi di polifosfati, di composti ad alta energia (come ATP e ADP) e degli acidi nucleici (DNA e RNA) e con il trofismo del tessuto osseo.
Quando aumenta la traspirazione, questo elemento viene eliminato con il sudore, provocando l’insorgenza di stati carenziali anche molto pericolosi in quanto qualsiasi squilibrio quantitativo può innescare reazioni dismetaboliche.
Per contenere questi problemi è quindi utile servirsi di prodotti a base di magnesite, il cui ruolo principale è di ripristinare un’adeguata concentrazione del magnesio dopo che l’organismo ne ha ceduto quantitativi eccessivi.
In commercio sono disponibili 4 differenti tipologie di magnesite, e precisamente:
La magnesite in polvere, che è quella più comunemente utilizzata, si presenta come un prodotto bianco, simile al sale fino, che può essere usata come il talco, per asciugare il sudore sulla pelle.
Quella granulosa ha un aspetto a blocchi, che devono essere spezzati fino a ottenere pezzi solidi di dimensioni medio-piccole, che possono venire strofinati sulla pelle sempre a scopo anti-traspirante.
Le sue caratteristiche organolettiche prevedono un’efficacia leggermente inferiore a quella della polvere, ma una minore dispersione nell’ambiente.
La magnesite liquida è la più costosa, ma anche quella più efficace in quanto aderisce perfettamente alla pelle formando uno strato continuo dotato di elevata assorbenza, che dopo pochi secondi si solidifica.
La forma solida, che si trova in commercio come panetti bianchi di medie dimensioni, appare come un piccolo mattone di gesso che deve essere strofinato più+ volte sulla pelle per ottenere i risultati voluti.
L’arrampicata è un’attività sportiva piuttosto impegnativa, la cui efficienza dipende soprattutto dalla funzionalità delle mani e delle dita, che devono possedere una presa salda e sicura durante le imprese di ascensione.
Infatti è proprio la funzione manuale che permette al climber di procedere in sicurezza durante qualsiasi genere di percorso, senza correre nessun rischio.
Per raggiungere simili obiettivi è necessario che, anche nelle fasi di maggiore traspirazione, la pelle delle mani non diventi scivolosa e mantenga una perfetta aderenza con la corda.
Bisogna tenere conto che per uno sportivo impegnato in sforzi intensi e prolungati (come appunto quelli dell’arrampicata) la produzione di sudore è abbondante sia in estate che in inverno.
Nel primo caso le temperature elevate contribuiscono a incentivare la produzione di sudore che comunque risulta cospicua anche col freddo.
Pertanto l’impiego di magnesite si rivela fondamentale non soltanto per garantire i migliori standard di sicurezza, ma anche per offrire il massimo comfort all’arrampicatore.
L’utilizzo della magnesite è quindi indispensabile per controllare la sudorazione delle mani e per migliorare la tenuta delle prese, asciugando la pelle e offrendo un grip senza paragoni sia sulla roccia che sulle resine.
La tipologia liquida, che viene considerata ideale per gli ambienti indoor, non rilascia polvere e rimane perfettamente adesa alle mani, che si asciugano con rapidità.
Le chalk-ball sono dispositivi ottenuti cucendo un certo quantitativo di polvere all’interno di palline cave di stoffa , che consentono un rilascio graduale della sostanza a livello epidermico.
I cubetti, che sono pezzi cubici di carbonato di magnesio, vanno usati direttamente sulle mani come una saponetta, il cui contenuto si spalma in maniera omogenea e ben aderente.
La polvere, che viene commercializzata in buste, deve essere utilizzata come il talco, aspergendo le mani con un quantitativo non troppo abbondante per evitare di inalare le minuscole particelle.
Quest’ultima varietà di magnesite è controindicata in ambienti chiusi poiché respirandola si potrebbero innescare reazioni di intolleranza.
In ambienti esterni, invece, la polvere è senza dubbio il prodotto più diffuso in quanto immergervi le mani offre un’immediata sensazione di tenuta ancora prima di afferrare una presa.
Le chalk ball rappresentano un’ottima alternativa alla polvere dato che permettono di ottimizzare la distribuzione del prodotto in base alle esigenze individuali, evitando di spargere magnesite nell’aria e quindi di respirarla.
Alcuni climber preferiscono quella liquida in quanto sono sufficienti 3-4 gocce per rivestire completamente il palmo della mano che, dopo pochi istanti, risulta coperto dalla sostanza e asciutto in tutte le sue parti.
Il suo impiego nella pratica sportiva del climbing risale agli anni ’50, quando per la prima volta alcuni atleti si posero seriamente il problema delle mani sudate e della conseguenza diminuzione della presa.
Oltre che per questa sua funzione essenziale, la magnetite viene usata dagli arrampicatori anche per pulire le rocce (grazie all’attrito che si forma in seguito a sfregamento), per segnare le prese e per eliminare residui vegetali, come muschio e licheni, che potrebbero rendere più scivolosa la superficie.
In situazioni indoor e soprattutto in palestra la maggior parte degli sportivi si serve di magnesite liquida che permette di non disperdere polvere nell’ambiente e nello stesso tempo assicura ottime prestazioni operative.
Per ottenere le migliori prestazioni è necessario versare soltanto poche gocce di prodotto sul palmo della mano e poi distribuirle in maniera omogenea anche sulle dita, fino a ricoprire completamente tutta la superficie cutanea.
Bisogna poi attendere qualche secondo per consentire una rapida asciugatura, condizione indispensabile perché il climber abbia la possibilità di arrampicare in sicurezza.
Se ne viene versata troppa, la magnesite liquida tende a formare uno strato troppo spesso, che deve per forza essere poi rimosso con un apposito scalpello, rallentando notevolmente l’ascesa.
Proprio per questo motivo è consigliabile usare dapprima pochissime gocce ed eventualmente poi aggiungerne altre, per ottimizzare le tempistiche e le prestazioni del prodotto.
La composizione biomolecolare di questo prodotto viene realizzata con una miscela di alcol e magnesio, in percentuali variabili a seconda della ditta.
L’elevata solubilità del minerale nel solvente alcolico rende particolarmente omogenea la crema, che si stende con estrema facilità.
La sua efficacia è quasi istantanea, ma la sua durata consente di effettuare non più di 8-10 movimenti con ogni singola applicazione, per cui il climber deve tenere conto di un simile requisito.
Caratterizzata da un grip forte e immediato, la magnesite liquida di solito ha una concentrazione di alcol pari al 70%, che permette allo sportivo di disinfettare la pelle durante l’arrampicata.
Tale opzione si rivela particolarmente utile dato che spesso le rocce appuntite possono provocare piccole ferite e abrasioni cutanee che diventano doloranti a contatto con gli agenti climatici e ambientali.
Disinfettando la pelle e rendendola secca, il prodotto migliora decisamente le prestazioni e la sicurezza.
Un’alternativa validissima a questo dispositivo è la pallina di magnesite, realizzata in tessuto contenente polvere calibrata e pesata: il climber può infilare le mani nel sacchetto e strizzare la pallina che immediatamente cede (attraverso i pori del tessuto) un’adeguata dose di polvere di magnesio che incomincia a seccare la pelle eliminando il sudore.
Il principale vantaggio delle palline è relativo al fatto che la quantità di polvere emessa è ben calibrata e quindi non si corre il rischio di inquinare l’ambiente con troppo prodotto polverizzato.
Il carbonato di magnesio in purezza garantisce comunque ottime performance, perfette in qualsiasi condizione di arrampicata sia indoor che in esterna.
Rispetto alla povere che,, essendo costituita da particelle piccolissime, tende a distribuirsi abbondantemente nell’ambiente, la magnesite liquida oppure in pallina rappresenta un ottimo compromesso anche dal punto di vista economico, dato che se ne consuma pochissima.
Le palline sono inoltre molto utili per pulire le prese soprattutto quando si tratta di rocce ricoperte di vegetazione oppure di residui animali.
Con simili supporti è indispensabile fare molta attenzione a non lasciarli sfuggire dalle mani perché una volta caduti non sono più recuperabili.
I dispositivi porta magnesite differiscono tra loro in base al tipo di prodotto utilizzato e alle sue dimensioni.
Le palline, che nella maggior parte dei casi possono essere ricaricabili, sono formate da un tessuto abbastanza poroso e in grado di lasciar passare la polvere verso l’esterno in quantitativi controllati.
I cubetti di carbonato di magnesio di solito vengono inseriti in apposite tasche da appendere al collo oppure da inserire nello zaino.
Le buste di magnesite in pezzi vengono trasportate sempre nello zaino per poi essere aperte al momento del bisogno, dato che possiedono un sistema di chiusura a strappo.
Simili contenitori sono i preferiti da chi non vuole servirsi della polvere e quindi necessita di un sacchetto reversibile e pronto all’uso.
Dopo la loro apertura, il climber può staccare un pezzo di magnesite granulosa, sfregarsi le mani e inserirla di nuovo dentro, senza inquinare l’ambiente.
La magnesite liquida, che è contenuta in tubetti con apertura a vite, è normalmente trasportata nello zaino, tranne alcuni casi in cui li sportivo di serve di una tasca da appendere al collo per avere sempre a disposizione il prodotto.
I prezzi della magnesite sono quanto mai variabili e dipendono innanzi tutto dal tipo di materiale (in polvere, liquido, granuloso oppure a panetto), dalla sua quantità e dai requisiti qualitativi.
Si parte da 10-15 euro, per arrivare (per le confezioni risparmio) fino a oltre 50 euro.
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