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Imbrago Arrampicata: Trova i Più Sicuri, Comodi e Pratici

imbrago arrampicata

Vuoi trovare un imbrago per arrampicata comodo e pratico? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori imbraghi da arrampicata del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

imbrago da arrampicata: i migliori

FIXE CLIMBING GEAR ​

fixe climbing gear imbracatura
5/5

mammut sender

mammut sender
4/5

Simond ROCK

simond rock imbrago
3.6/5

ocun neon 3

ocun neon 3
3.6/5

Classifica delle migliori imbraghi da arrampicata

Di seguito invece trovi una lista completa dei migliori imbraghi da arrampicata da acquistare online:

Imbrago arrampicata

Per effettuare un’arrampicata di buon livello e soprattutto in sicurezza, esistono alcuni accorgimenti da tenere presente, insieme a un’oculata scelta dell’imbrago di cui servirsi per praticare questo sport.

Il primo elemento da considerare è un errato utilizzo delle braccia e delle mani, cioè degli arti superiori, che invece sono fondamentali per un corretto svolgimento del climbing.

La regola principale è quella di mantenere il più possibile la postura eretta, ovvero perfettamente verticale, per evitare di sbilanciare il baricentro e incorrere in pericolosi movimenti non fisiologici.

L’approccio fisicamente giusto delle braccia dipende molto dal tipo di impugnatura dell’appoggio, e quindi il metodo più utile è stato assodato essere quello di servirsi del mignolo che è il dito principale, mantenendo sempre i pollici verso l’alto.

In questo modo si possono mantenere i gomiti abbastanza bassi e assumere la postura più conveniente per l’arrampicata.

Secondariamente, ma non per importanza, si colloca la selezione del giusto imbrago di cui servirsi per affrontare nella maniera ottimale la sessione di arrampicata.

L’imbrago è un elemento fondamentale per una buona riuscita di questo avventuroso sport, che potrebbe esporre a situazioni di pericolo e pertanto richiede la massima responsabilità nella selezione dell’attrezzatura.

Un buon imbrago da utilizzare per l’arrampicata dovrebbe rispondere a tre requisiti principali, che sono:

  • sicurezza;
  • comodità;
  • performance.

Sicurezza

Anche se spesso non ci si pensa, l’imbrago non è altro che un dispositivo di protezione individuale, e questo ha un’importante implicazione: deve essere utilizzato sempre dalla stessa persona.

È fondamentale, proprio per la tutela dell’arrampicatore, conoscere esattamente tutto lo storico dell’imbrago, a cosa è stato sottoposto, per quanto tempo è stato utilizzato, in quale punto è stato stressato maggiormente, e qualsiasi altra caratteristica utile per un utilizzo in sicurezza.

È fondamentale avere sotto controllo tutta l’attrezzatura, per poter capire ad esempio quando è il momento giusto per cambiarla o se necessita di manutenzione mirata.

Chiunque si avvalga di un imbrago da arrampicata, dovrebbe destinare ad esso una determinata porzione dell’abitazione, in quanto la corretta conservazione dello stesso è molto importante per scongiurare malfunzionamenti durante l’arrampicata.

imbrago arrampicata consigli

Un imbrago da arrampicata dovrebbe essere riposto in una zona buia, non esposta al sole, al vento, ne, ovviamente, alle intemperie: qualsiasi agente climatico, meccanico o chimico che potrebbe stressare il materiale di cui è costituito deve essere evitato accuratamente.

Ogni climber conosce bene l’esistenza di un sistema di omologazione che consente di riconoscere i diversi imbraghi e classificarli come “a norma” oppure no, in funzione del fatto che rispondano o meno a specifici requisiti, indispensabili per la sicurezza.

L’omologazione deve essere chiaramente indicata sull’imbrago in modo tale che l’utilizzatore ne venga a conoscenza, possibilmente prima dell’acquisto per valutarne correttamente l’eventualità.

Una volta in possesso della garanzia che l’imbrago è effettivamente omologato, non bisogna comunque affidarsi a tale certificazione per sempre: essa infatti ha una durata ben definita ed è tutt’altro che illimitata.

Il termine di quattro anni viene considerato universalmente ragionevole per tutelare l’utente e per consentire un minimo utilizzo del prodotto che, se ben fabbricato, potrebbe anche superare tale limite.

Tale condizione sarebbe comunque sotto responsabilità dell’utilizzatore e non più del produttore, ed è comunque caldamente sconsigliata dagli esperti del settore perché potenziale fonte di rischio.

Qualsiasi imbrago progettato per l’arrampicata sportiva è stato studiato per controllare e gestire al meglio l’eventuale caduta, smorzandola il più possibile.

Comodità

La comodità di un imbrago per arrampicata dipende dal bilanciamento delle forze meccaniche e dallo scarico del peso, ovvero dalla specifica conformazione della cintola e dei cosciali.

Fino a poco tempo fa, era universalmente riconosciuto come il punto che scaricava maggiormente rispetto agli altri la fascia posteriore, ma recentemente è stato evidenziato mediante prove empiriche come in realtà il focus debba essere rivolto alle fasce laterali.

La cintura deve essere pertanto più alta sui fianchi piuttosto che dietro, infatti attualmente sono disponibili sul mercato quasi esclusivamente modelli la cui linea considera queste importanti deduzioni biomeccaniche.

Quando ci si appresta ad acquistare un imbrago da arrampicata, è molto importante valutare preventivamente la taglia, che si rivela essere un fattore estremamente soggettivo.

come scegliere imbrago arrampicata

Per essere realmente comodo un articolo del genere non può essere uguale per tutti, a parità di peso ponderale, in quanto la conformazione fisica degli individui è estremamente soggettiva e di conseguenza anche la direzione in cui viene incanalata la forza di gravità.

Non si possono acquistare imbraghi rispetto ai quali non si conosce la compatibilità con l’utilizzatore.

La larghezza dell’imbrago deve corrispondere esattamente alla circonferenza dei fianchi del climber, tenendo però in considerazione che la cintola possiede uno strato di imbottitura, così come i cosciali.

Tra l’altro, a seconda dei modelli, esiste anche la possibilità che lo strato di imbottitura sia regolabile, requisito che fa sicuramente lievitare il prezzo del prodotto ma che è molto utile per l’adattabilità alla corporatura di chi lo indossa.

La calzata dell’imbrago deve essere sui fianchi, e deve essere abbastanza stretta, così come i cosciali, che, nel caso siano regolabili, devono lasciare passare almeno una mano per non diventare fastidiosi o, ancor peggio, dannosi.

Avvolgere eccessivamente le cosce dell’arrampicatore infatti potrebbe rivelarsi pericoloso in quanto esse sono sede di grossi vasi sanguigni che irrorano gli arti inferiori e una loro stenosi potrebbe arrecare problematiche ischemiche nelle regioni anatomiche che si trovano a valle (effetto laccio emostatico).

I cosciali posteriori devono essere impostati in modo da trovarsi in uno stato di tensione piuttosto elevato, altrimenti potrebbe verificarsi una pericolosa discesa dell’imbrago verso il basso con conseguente blocco del movimento.

Performance

La performance di un imbrago da arrampicata può essere intesa come la massima comodità possibile che si può ottenere in relazione all’utilizzo che si intende fare.

Ecco perché solitamente viene sconsigliato orientarsi verso prodotti ultra-leggeri solamente perché l’arrampicata viene associata a un’esigenza di leggerezza, perché in realtà spesso sono gli imbraghi più pesanti che assicurano una serie di garanzie imprescindibili per praticare questa attività sportiva.

L’esigenza è quella di sostenere sia il corpo del climber sia l’attrezzatura, risultando così un peso piuttosto impegnativo, inoltre proprio per soddisfare questa situazione viene caldamente consigliato di verificare la presenza di almeno due porta-materiali localizzati lateralmente.

Come scegliere imbrago arrampicata

L’imbrago da arrampicata deve innanzitutto consentire di essere indossato nel migliore dei modi, assicurando il massimo comfort possibile all’utilizzatore.

Un imbrago di tipo standard è costituito da due cosciali e da una fascia addominale: alcune imbragature dispongono di un cosciale regolabile mentre altre no, ma presentano esclusivamente una fibbia modulabile.

Anche i moschettoni e la corda, oltre all’imbrago stesso, rientrano nella categoria dei dispositivi di protezione individuale, infatti l’imbrago da arrampicata ha il compito essenziale di proteggere il climber da eventuali cadute.

Per scegliere il giusto imbrago da arrampicata da acquistare, l’utente dovrebbe innanzitutto domandarsi circa la sua taglia, che è il parametro più soggettivo e, in alcuni casi, più difficile da individuare.

Può sembrare banale ma in realtà esistono differenze individuali significative anche tra soggetti a parità di peso ponderale, in quanto la conformazione anatomica e di conseguenza le zone di scarico della forza meccanica possono essere nettamente dissimili tra diversi individui.

Il cosciale dovrebbe salire fino all’inguine in quanto più è alto il suo posizionamento, più si riesce a mantenere un controllo sul movimento, essenziale per ragioni sia di sicurezza che di performance sportiva.

Successivamente, si deve procedere a un corretto posizionamento anche della fascia addominale, che deve essere abbastanza alta sopra ai fianchi, in quanto il baricentro umano solitamente si trova a livello dell’ombelico.

Se si abbassa il punto di attacco della corda ponendo l’imbrago leggermente calato, quando il cosciale arriva fino all’altezza di metà coscia, una volta che il climber si appende, si può innescare una pericolosa rotazione.

Capovolgendosi con un imbrago non sufficientemente stretto sulle ossa del bacino, si potrebbe verificare la pericolosa eventualità più temuta: l’imbrago potrebbe letteralmente a scivolare lungo il corpo del soggetto fino ad abbandonarlo, venendo meno alla sua principale funzione che è appunto quella di protezione.

Ecco perché diventa fondamentale sincerarsi circa l’indosso dell’imbrago, che costituisce la presa per il corpo dove si possono poi collegare le corde che consentono il sostegno in caso di caduta.

Se l’imbrago non viene indossato correttamente, quindi, viene meno la cosiddetta “catena della sicurezza” del climber.

differenza imbrago ferrata arrampicata

Nodo imbrago arrampicata

Chi ha praticato l’arrampicata conosce benissimo l’importanza dei nodi, supporti che oltre a consentire l’ancoraggio (e quindi fungere da garanzie di massima sicurezza per il climber) sono anche in grado di rendere più agevole l’impresa.

Esistono numerosi nodi per arrampicare, di cui i più utilizzati sono i seguenti:

Nodo per ancoraggio

Prevede l’esistenza e la disponibilità di specifici punti a cui fissare la corda di kevlar tramite l’anello.

Questi punti, che possono essere naturali (alberi robusti, spuntoni di roccia, clessidre) oppure artificiali (spit, friende, chiodi da roccia) devono assicurare una perfetta tenuta.

Non è mai consigliabile affidarsi a un solo nodo, ma bisogna disporre almeno di due punti, tenendo conto che l’angolo con la struttura portante deve essere il più chiuso possibile e comunque mai superiore a 120 gradi.

Simili nodi possono essere utilizzati per soste mobili o semi-mobili;

Nodi da imbragatura

Devono essere eseguiti quanto più possibile vicini all’imbragatura stessa, solitamente a 40 centimetri circa dalla roccia.

Le due forma maggiormente utilizzate sono:

  • nodo a bulino infilato;
  • nodo a otto.

In entrambi i casi la corda deve potersi muovere senza attrito per garantire al climber la possibilità di modificare la sua posizione in relazione alle condizioni dell’arrampicata;

Nodi d’assicurazione

Servono per bloccare la corda sul moschettone, assicurandosi fermamente alla parete sia singolarmente che in cordata.

Può essere di 3 tipi:

  • barcaiolo;
  • semi-barcaiolo;
  • ad asola e contro-asola;

Nodi di giunzione

Svolgono numerosi ruoli durante l’arrampicata e che, proprio per la loro estrema versatilità, possono essere di varia fattura, anche se sempre estremamente robusti:

  • a giunzione semplice;
  • inglese semplice;
  • inglese doppio;
  • a fettuccia;
  • per kevlar;

Nodi auto-bloccanti

Possono essere uni oppure bi direzionali e che garantiscono le massime prestazioni di ancoraggio alla parete anche in condizioni particolarmente impegnative.

Sono di due tipi:

  • Marchand;
  • Prusik.

durata imbrago arrampicata

Scadenza imbrago arrampicata

Pur essendo realizzati con materiali tecnici di natura sintetica in grado di garantire un’ottima longevità, i materiali costitutivi delle imbragature hanno una scadenza, che deve essere rispettata con attenzione per non mettere in pericolo l’incolumità del climber.

La sua sicurezza dipende infatti dallo stato di conservazione e dagli standard qualitativi dell’attrezzatura utilizzata, che viene costantemente messa sotto stress da stimolazioni meccaniche, da attriti e abrasioni, dalle radiazioni UV, dallo sporco, dagli sbalzi termici e dal contatto con acqua e umidità.

Imbrago, fettucce e corde devono pertanto essere monitorate e analizzate dopo ogni impiego per scoprire eventuali criticità.

Normalmente le aziende produttrici indicano una data approssimativa di scadenza dei supporti, che comunque può variare ampiamente a seconda della frequenza di uso e del tipo di arrampicata.

Di norma questo periodo è compreso tra 5 e 10 anni, ma con la massima libertà di opzioni.

Differenza tra imbrago da ferrata e da arrampicata

La differenza che intercorre tra imbrago per ferrate e per arrampicate sta nel punto d’attacco che, nella ferrata, prevede l’impianto di anelli fissati sempre in posizione alta dato che, in caso di caduta, può favorire il mantenimento di una posizione più corretta per il climber.

Nell’arrampicata è preferibile servirsi di un imbrago combinato, comprendente fissaggi alti e bassi, indispensabili per consentire sicurezza ma anche libertà di movimento.

L’imbargo da ferrata, che si caratterizza per un attacco elevato e privo di anello di servizio, è specifico soltanto per questo genere di ascesa.

I modelli senza anello di servizio sono stati progettati soprattutto per favorire i principianti, in quanto la libertà di movimento è maggiore e il peso è minore, due condizioni necessarie per aumentare la sicurezza anche psicologica del climber.

Gli imbraghi regolabili, che hanno fibbie anche sui cosciali, potrebbero costituire un problema per chi affronta arrampicate molto ripide e difficili, per cui il loro impiego è limitato a professionisti già esperti.

I non regolabili, considerati ideali solo per arrampicate, sono perfetti per le falesie, a patto che vengano regolati al minimo, per assicurare la massima stabilità.

Imbrago arrampicata: prezzo

Mai come in questo settore è indispensabile orientarsi verso dispositivi di ottimo livello e caratterizzati da un vantaggioso rapporto qualità/prezzo.

I costi degli imbraghi di buon livello partono da un minimo di 50-70 euro, per arrivare a superare 120-150 euro per quelli più performanti.

Un buon compromesso tra funzionalità, longevità e soprattutto garanzie di sicurezza può costare 60-80 euro.

Bisogna sempre tenere presente che, a fronte di un esborso iniziale un poco più consistente, si ha la certezza di ammortizzare la spesa nel tempo e di avere la certezza che l’attrezzatura rimanga a ottimi livelli anche dopo un impiego intenso e impegnativo.

Pertanto è opportuno documentarsi sui requisiti dei singoli prodotti, mantenendo in primo piano le loro caratteristiche funzionali e il tipo di materiali costitutivi, che devono essere tecnici e garantiti con marchio di omologazione.

Oltre che nei negozi fisici è possibile acquistare imbraghi di ottima qualità anche su internet, visitando i portali specializzati in questo settore, dove spesso sono disponibili interessanti offerte-sconto, che permettono di risparmiare fino al 30-40% sul prezzo di listino.

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