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GPS Trekking: Scopri i Modelli per Veri Escursionisti

gps trekking

Vuoi trovare i GPS da trekking più tecnologici, pratici e performanti? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori gps da trekking del 2022, le loro principali caratteristiche ed il link al sito ufficiale.

migliori gps da trekking

Garmin GPS GPSMAP 66i

Garmin GPS GPSMAP 66i
5/5

Garmin GPSMAP 78

garmin gpsmap 78
4/5

TwoNav GPS Trail 2

3.8/5

jeans track ranglan

garmin etrex tousch 35
3.5/5

Classifica dei migliori GPS per trekking

Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori GPS per trekking presenti sul mercato:

Gps trekking

Il gps (global positioning system) è un dispositivo che, collegandosi a un sistema di riferimento globale su base satellitare, gestito dal dipartimento della difesa degli USA, consente di localizzare la propria posizione in qualsiasi punto della terra, purché all’aperto, sia di giorno che di notte.

È chiaro che l’impiego di un simile apparecchio diventa particolarmente utile per chi affronta escursioni e desidera avere sempre sotto agli occhi la propria geo-localizzazione.

Una tale funzione è indispensabile se il trekker è intenzionato ad esplorare sentieri mai percorsi e itinerari sconosciuti, dove spesso non è presente nessuna indicazione utile.

Questi ricevitori, che sono particolarmente diffusi sui veicoli allo scopo di indirizzare il conducente a raggiungere località presenti sulle cartine stradali, si sono evoluti anche per supportare gli escursionisti.

Un gps per trekking è uno strumento piuttosto piccolo (con dimensioni simili a quelle di un cellulare), che viene alimentato a batterie e che offre un preciso orientamento in qualsiasi contesto naturale come montagna, collina, sentieri o anche attraversamenti fuoripista.

Le funzioni di questo apparecchio sono le seguenti:

  • identificare le esatte coordinate (altitudine e longitudine) del luogo in cui ci si trova;
  • funzionare come una bussola digitale ad alta precisione;
  • selezionare e archiviare i punti di maggiore interesse (waypoint);
  • trovare luoghi di interesse come bivacchi, ponti, zone pericolose da evitare, eccetera;
  • calcolare i chilometri percorsi e prevedere quelli ancora da percorrere;
  • stabilire da quanto tempo si sta camminando;
  • prevedere il tempo che rimane per raggiungere la meta;
  • conoscere l’altitudine e il dislivello percorsi;
  • definire la velocità di camminata.

Il produttore più noto di questi attrezzi è Garmin, a cui si sono affiancati altri brand che consentono di utilizzare attrezzi isolati oppure di scaricare la app sullo smartphone.

La principale funzione dei gps da trekking è il tracciamento, che prevede l’identificazione dei track point registrati a intervalli di tempo variabile (alcune decine di secondi).

gps portatile trekking

Questi punti vengono poi uniti tra loro per realizzare il percorso già compiuto (traccia) e prevedere quello ancora da percorrere.

Bisogna comunque tenere presente che le tracce costituiscono approssimazioni del percorso compiuto, poiché i track point non sono precisi al 100%: quanto più il loro numero è elevato (alta densità), tanto maggiormente la traccia si avvicina al percorso reale.

Utilizzare intensivamente il gps da un lato consente di ottenere visualizzazioni di ottimo livello ma d’altro lato riduce considerevolmente l’autonomia delle batterie, infatti, registrare molti track point consente di avere una traccia precisa ma nello stesso tempo di consumare rapidamente le batterie.

Per ovviare a questo inconveniente, dato che una lunga autonomia è fondamentale per il funzionamento del gps, quasi tutti questi dispositivi prevedono l’intervallo di qualche secondo tra un track point e l’altro.

I gps prevedono un margine di errore collegato alla presenza di ostacoli (pareti rocciose, boschi e vegetazione) per cui i dati elaborati sono più precisi negli spazi aperti.

Da un lato il gps offre la possibilità di realizzare una traccia (percorso che si sta compiendo) e d’altro lato offre l’occasione di estrapolare la rotta, che corrisponde all’itinerario fisso.

Quest’ultima è disponibile soltanto quando il trekker affronta percorsi già segnati ma non se si dirige verso zone inesplorate.

Tutti i gps da trekking sono in grado di pianificare le rotte, una caratteristica che distingue questi gps dagli altri modelli.

I waypoint, che sono i punti più interessanti del percorso, vengono evidenziati dal gps nel momento in cui viene pianificato il percorso: questa funzione è molto importante poiché consente di programmare in maniera oggettiva il trekking, tenendo conto delle sue difficoltà.

Esistono diversi formati di file utili a questo scopo, tra cui quello maggiormente diffuso è il GPX, considerato il supporto più vantaggioso per qualsiasi tipo di escursione.

I file GPX consentono di visualizzare tracce e rotte, servendosi di un’interpretazione intuitiva e alla portata di tutti.

come funziona un gps da trekking

Orologio gps trekking

Un’alternativa al gps utilizzato separatamente è quella dell’orologio contenente un simile dispositivo.

Si tratta di strumenti ormai diffusissimi tra gli escursionisti, in quanto riescono a limitare lo spazio e a servirsi di un unico supporto per molte funzioni.

Questi orologi devono essere dotati di un’estrema robustezza, poiché durante le gite il trekker può venire a contatto con vegetazione, rocce, pareti rocciose oppure ostacoli di vario genere, soprattutto in alta montagna.

Orologi del genere devono essere forniti di un’eccellente impermeabilità per affrontare condizioni climatiche avverse (nevicate, temporali, banchi di nebbia e tempeste di vento) oltre che per attraversare corsi d’acqua (in caso di guado di fiumi o stagni).

Pertanto è necessario orientarsi verso dispositivi classificati con un fattore di protezione IP superiore a X7.

Un’altra caratteristica degli orologi gps è la presenza dell’altimetro barometrico, necessario per conoscere con una buona approssimazione l’altitudine e la pressione atmosferica, due parametri che consentono di determinare la posizione sul piano orizzontale (latitudine e longitudine) e su quello verticale (altitudine).

Grazie all’altimetro barometrico è possibile conoscere con buona precisione la quota di percorrenza, visualizzando anche il tempo reale di salita, discesa e il profilo altimetrico del percorso compiuto.

I modelli più perfezionati hanno un margine di errore dell’ordine di pochi metri, permettendo al trekker di estrapolare dati di estrema attendibilità.

Un altro requisito di simili apparecchi è la possibilità di stabilire con un margine di errore molto basso le previsioni meteorologiche, comprendenti temperatura, percentuale di umidità e probabilità di mutamenti ambientali.

I dispositivi più perfezionati sono dotati inoltre di una bussola elettronica, che permette di sapere in ogni momento la posizione dei punti cardinali, orientando le mappe nella direzione giusta e identificando un punto di interesse (ad esempio una baita o un rifugio); i gps inseriti negli orologi sono dotati di memoria interna.

Il display di questi orologi deve essere perfettamente leggibile in ogni condizione, e mantenere i simboli nitidi e facilmente identificabili per offrire il metodo più naturale e veloce possibile di interpretazione.

Tenendo conto che questi strumenti trovano impiego durante escursioni piuttosto lunghe, è necessario che la loro autonomia sia di buon livello per registrare le tracce interagendo senza interruzioni con il dispositivo di base.

La carica di simili orologi prevede l’impiego di batterie alcaline di tipo AA a lunga durata.

Gps per bici e trekking

L’impiego di un gps per bici da trekking è ormai diventato essenziale poiché consente di affrontare percorrenze anche difficoltose senza correre nessun rischio.

Anche se dapprima simili apparecchi venivano guardati con sospetto poiché responsabili di appesantire il mezzo, in seguito alla continua evoluzione e al perfezionamento funzionale, i gps per bici sono diventati accessori praticamente indispensabili.

Poter disporre di tutte le prestazioni da loro offerte, permette all’escursionista di sperimentare percorsi sempre nuovi senza paura di trovarsi ad affrontare ostacoli o problematiche insolubili.

Solidi, affidabili, durevoli, leggeri e versatili, i gps per bici sono realizzati con materiali particolarmente robusti e resistenti a eventuali urti o graffi.

I requisiti principali che devono possedere sono:

  • display ben visibile da almeno 3 pollici, che non deve essere troppo grande per non occupare spazio utile al ciclista, ma neppure troppo piccolo per evitare una visione indistinta e sfocata;
  • impermeabilità di ottimo livello, corrispondente a valori di IP superiori a IPX7;
  • possibilità di connessione con device di riferimento (smartphone o tablet remoti);
  • disponibilità di opzioni cycle-map precedentemente pre-caricate;
  • autonomia prolungata garantita da batterie agli ioni di litio ricaricabili, con durata fino a 12 ore;
  • versatilità di aggancio, che permette di posizionare il gps in varie parti della bici;
  • sicurezza di aggancio, garantita da un doppio sistema di blocco;
  • ottima ricezione dei segnali sia da gps che da glonass;
  • disponibilità di numerosi accessori, tra cui altimetro barometrico, bussola digitale a tre assi e retroilluminazione;
  • peso e ingombro minimi
  • ottimo rapporto qualità/prezzo.

Il gps per bici viene a ragione considerato un ciclo-computer indispensabile per chi effettua trekking in quanto tramite le mappe cartografiche e i vari parametri di misurazione, offre all’escursionista eccellenti garanzie.

Tra le opzioni extra più apprezzate, quella delle mappe “turn by turn” che possono essere consultate anche offline, offre l’opportunità di accedere a informazioni dettagliate sia tecniche che operative.

Il display touchscreen da tre pollici ad alta risoluzione è stato progettato per essere utilizzato anche indossando i guanti, una condizione sempre presente durante il trekking in bici.

La retroilluminazione è un’altra caratteristica estremamente utile poiché permette di visualizzare lo schermo anche sotto la luce diretta del sole, oltre che ovviamente di notte.

Spesso è incluso un radar retrovisore che serve per rilevare la presenza di ostacoli, persone o mezzi di locomozione.

A garanzia di essere sempre visibili sui sentieri, il gps per bici emette regolarmente segnali luminosi a led con bassa emissione; la connessione con i device è ottimale per tutelare ancora una volta la sicurezza dell’escursionista.

gps trekking migliore

Come funziona un gps da trekking

Spesso questi gps sfruttano il collegamento blue-tooth, che garantisce una maggiore attendibilità delle informazioni ricevute e che permette anche di scambiare dati con altri ciclisti.

Una simile opportunità diventa quasi indispensabile quando si affrontano escursioni in gruppo e, per qualsiasi motivo, il gruppo non è più compatto perché qualcuno si è allontanato.

Sullo schermo è inoltre possibile visualizzare una serie di parametri utili, come la velocità media, la distanza percorsa, le condizioni ambientali reali e previste e i dislivelli.

I modelli forniti di monitoraggio fisiologico permettono di analizzare valori metabolici relativi alla frequenza cardiaca, consumo energetico, l’ossigenazione e ritmo respiratorio.

Non tutti questi indici sono presenti, dato che i gps per bici sono molto differenti tra loro a seconda della marca.

I navigatori più completi, che sono anche quelli più costosi, ma non necessariamente di maggiori dimensioni, sono corredati di altimetro barometrico a due velocità, di bussola digitale selettiva, di rilevatore di pendenze e di mappe cartografiche costantemente aggiornate.

I geo localizzatori satellitari sono generalmente collegati alla capacità di inviare messaggi sfruttando la rete globale satellitare Iridium, una garanzia soprattutto in situazioni d’emergenza, quando dal dispositivo partono automaticamente serie di SOS per richiedere aiuto.

Le prestazioni di geo-localizzazione offrono la possibilità di geo-taggare immagini di luoghi già visitati in precedenza per tornare in determinati posti, magari condividendo esperienze del genere.

Un’altra caratteristica dei gps da bici è quella di interagire con le loro funzioni di impostazione oppure di verifica senza smettere di pedalare, poiché il loro posizionamento prevede un attacco quick-lock di massima sicurezza.

La memoria interna non è mai inferiore a 32 GB, considerato ormai il valore standard di simili apparecchi, ma che comunque può venire ampliato mediante una specifica app.

Le moderne batterie di alimentazione sono di piccole dimensioni e garantiscono una notevole autonomia, che può arrivare fino a oltre 30 ore.

Spesso i gps da bici sono accessoriati con speciali sistemi anti furto incorporati, che emettono segnali acustici di alta intensità al primo tentativo di manomissione.

gps trekking quale scegliere

Quando sono presenti, i sensori di potenza svolgono un compito fondamentale in quanto permettono di monitorare il grado di affaticamento muscolare e i tempi di ripresa.

Il loro inserimento non sempre è possibile in quanto, per funzionare, richiedono alcuni collegamenti digitali di ultima generazione, di cui non tutti i gps dispongono.

Tra i vari sistemi di aggancio, il supporto per manubrio con anello si rivela un accessorio di grande utilità perché consente di variare la posizione del dispositivo in rapporto al tipo di percorrenza (salita, discesa oppure in piano).

Il funzionamento del gps da trekking (anche montato su bici) dipende da due fattori, che sono:

  • autonomia dell’alimentazione;
  • display.

Il display deve garantire un’ampia visibilità, immagini nitide e adeguatamente contrastate e soprattutto la massima precisione dei way-point.

La retroilluminazione, non soltanto dello schermo, ma anche dei comandi, elimina il rischio di riflessi(di giorno) e di ombre (di notte).

Questi innovativi strumenti si collegano perfettamente ai device di riferimento mediante app gratuite, che permettono di visualizzare i messaggi in arrivo, le notifiche e tutte le informazioni utili per pianificare il trekking.

L’innovativa funzione di orientamento automatica, dotata di indicatore fisso verso nord, è stata progettata per supportare l’escursionista quando si trova in contesti sconosciuti e impegnativi.

Gps trekking: prezzo

I gps trekking sono apparecchi piuttosto perfezionati, che in uno spazio molto ridotto contengono circuiti integrati particolarmente perfezionati.

Pertanto la loro componentistica digitale deve essere di buona qualità.

Grazie alla loro sempre maggiore diffusione, questi dispositivi sono in vendita a prezzi diversissimi, che partono da 150-200 euro, fino a raggiungere costi di oltre 400 euro.

Un buon criterio per orientarsi nella scelta è quello di analizzare con attenzione le specifiche tecniche, confrontando tra loro i vari rapporti tra prestazioni e costo.

Un buon compromesso del genere si aggira sui 250-300 euro, il valore di un gps dotato di tutte le funzioni di base, che sia versatile, robusto, durevole, di piccole dimensioni e fornito di meccanismi di sicurezza.

È sempre consigliabile visionare le proposte disponibili in rete, facendo riferimento ai portali specializzati nel settore, dove spesso sono disponibili offerte speciali che consentono di risparmiare considerevolmente sul prezzo di listino. 

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