Sei alla ricerca di una guida con tutte le informazioni sui binocoli per vedere le stelle? Sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori binocoli per vedere le stelle del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori binocoli per vedere le stelle presenti sul mercato:
Chi è appassionato dell’osservazione di stelle e astri, può utilizzare essenzialmente due strumenti, che sono il telescopio e il binocolo.
Mentre il primo richiede una gestione piuttosto complessa e la permanenza in stazioni astronomiche, il secondo risulta molto più maneggevole e versatile.
I principali vantaggi offerti da questi strumenti sono i seguenti:
Questi strumenti sono formati da una coppia di cannocchiali affiancati che, mediante un sistema di regolazione possono adattarsi perfettamente all’apparato visivo di qualsiasi osservatore.
Al loro interno contengono un sistema ottico formato da lenti e prismi, che hanno lo scopo di ingrandire e raddrizzare l’immagine.
I prismi, che possono essere a tetto o di Porro, deviano il fascio di raggi luminosi per rifletterli più volte e regolarizzare la lunghezza d’onda, che si adatta perfettamente alle dimensioni dell’apparecchio.
I binocoli che montano prismi di Porro sono più larghi poiché la maggiore distanza tra i due obiettivi offre una migliore percezione prospettica e un’eccellente visione tridimensionale degli oggetti; per questo motivo sono i preferiti per l’osservazione astronomica.
Ogni binocolo è caratterizzato da una sigla formata da due numeri, di cui il primo indica il numero di ingrandimenti e il secondo le dimensioni in millimetri dell’obiettivo.
Un apparecchio 10×50 indica che il soggetto osservato viene ingrandito 10 volte, e la luce che entra dall’obiettivo corrisponde a un diametro di 50 millimetri.
Nei binocoli astronomici questo secondo valore ha un’estrema rilevanza, poiché la luminosità è il più importante fattore discriminante per la resa dell’immagine.
Alcuni modelli indicano anche le dimensioni del campo inquadrato, che corrisponde all’area di cielo osservabile dal binocolo e che viene espressa in gradi.
Un altro indice riportato sullo strumento è il diametro del campo inquadrato, che viene definito distanza lineare.
Per osservare le stelle è necessario servirsi di binocoli con ingrandimenti superiori a 12, che di solito presuppongono dimensioni e peso considerevoli.
Proprio per questo motivo è quasi sempre indispensabile la presenza del treppiede o cavalletto, il cui ruolo è di evitare che mani e polsi dell’osservatore si affatichino e nello stesso tempo che si verifichino tremolii delle immagini causati dalla presa oscillante.
Il limite per poter realizzare immagini stabili e nitide a mano libera non deve essere inferiore a 8 ingrandimenti (8x).
In commercio sono disponibili anche strumenti forniti di stabilizzatore interno, che permettono di ingrandire le immagini oltre a 8x, senza limitare la loro qualità e annullando quasi completamente il tremolio.
Se da un lato lo stabilizzatore può essere utilissimo poiché evita l’impiego del treppiede, d’altro lato vede costi molto superiori e quindi una simile scelta deve essere valutata con attenzione.
La visione binoculare è particolarmente vantaggiosa per l’osservatore anche poiché migliora la luminosità, un parametro essenziale per la visione astronomica.
Le stelle infatti sono caratterizzate dalla magnitudine che indica appunto l’intensità di luce emessa: quando questo valore è elevato, gli astri sono facilmente visibili a occhio nudo, mentre valori bassi presuppongono l’impiego di binocoli con una scala di luminosità significativa.
Gli astri più luminosi, come la luna, Venere, Giove e a volte anche Marte, vengono osservati anche con binocoli non particolarmente illuminati; essi infatti hanno una magnitudine elevata.
Un altro indice essenziale legato ai requisiti tecnici dei binocoli astronomici è la pupilla di uscita, corrispondente al diametro del fascio luminoso, che arriva a colpire la pupilla dell’occhio.
È fondamentale che le dimensioni di questo fascio luminoso in uscita siano inferiori al diametro della pupilla dell’occhio, poiché altrimenti gran parte della luce raccolta dal binocolo viene dispersa e non può essere sfruttata appieno.
Con l’età oppure in condizioni di scarsa luminosità esterna o anche quando nel cielo è presente un forte inquinamento luminoso, la pupilla dell’occhio tende ad allargarsi e quindi anche la pupilla d’uscita del binocolo deve modificarsi.
Se in un osservatore giovane il diametro è di circa 7 millimetri, in condizioni standard questo valore scende a 5 millimetri, un indice che può ulteriormente calare fino a 4 millimetri.
Quanto più alta è la pupilla d’uscita, tanto migliore è la visuale del cielo e la luminosità degli astri, anche perché si verifica un minore contrasto tra luce (stelle) e buio (cielo).
Diminuendo la pupilla d’uscita, aumentano gli ingrandimenti e viene potenziato il contrasto con il cielo, quindi anche la magnitudine è collegata all’ingrandimento.
I modelli di binocoli astronomici di ultima generazione sono forniti di oculari zoom, che consentono di variare automaticamente l’ingrandimento a seconda della magnitudine degli astri inquadrati.
Per scegliere un binocolo astronomico dotato di prestazioni ad alto livello, è necessario valutare alcune caratteristiche.
Si tratta dell’estensione spaziale visibile attraverso il binocolo, che può assumere l’aspetto di un tubo molto limitato oppure di un’ampia area panoramica.
La sua definizione, che si misura in gradi, non dovrebbe essere mai inferiore a 60-65, che corrisponde a un angolo acuto.
Questo valore si collega anche alla funzionalità dei prismi, poiché l’immagine rilevata arriva capovolta e quindi deve essere raddrizzata.
Per osservare le stelle, il campo visivo non può essere limitato poiché gli astri sono ben distanziati tra loro, pertanto quello dei binocoli astronomici non può essere limitato;
Questi inconvenienti, che interessano tutti i tipi di binocolo, diventano preponderanti nell’osservazione astronomica, poiché l’estensione del cielo è estremamente ampia e curvilinea, una caratteristica predisponente alla distorsione.
Una lieve curvatura è compatibile con la struttura delle lenti ma non deve alterare la visione del soggetto inquadrato. I binocoli di migliore qualità non devono avere distorsioni, poiché la loro presenza è indice di scarsa resa.
Di solito la distorsione tende ad essere a cuscino (con concavità rivolta all’esterno) oppure a barilotto (con concavità rivolta all’interno).
In questi casi, il difetto è causato dalla qualità delle lenti e dalla curvatura del campo, bisognerebbe acquistare binocoli con distorsione azzerata.
Di solito ogni lente scompone la luce nei vari colori, un effetto da evitare. Per raggiungere questo scopo, i migliori binocoli astronomici accoppiano lenti costituite da diversi vetri e differenti curvature, in grado di annullare il cromatismo.
La finalità di questi strumenti è di minimizzare le frange colorate che spesso si formano sui contorni degli oggetti e le indescenze verso i bordi, che deteriorano nitidezza, risoluzione e contrasto.
Tali effetti visivi sono particolarmente evidenti osservando stelle luminose, come Venere, la luna e il sole, che se osservate con binocoli di scarsa qualità, mostrano una corona discromica che circonda il loro perimetro;
Allontanandosi dal centro del campo visivo, le immagini tendono normalmente a deteriorarsi e tale comportamento risulta molto più evidente in campo astronomico.
Se le immagini osservate sono di buona qualità, poiché il binocolo è valido, i bordi non si allungano né si deformano, e non si manifestano discromie.
Gli strumenti di ultima generazione, prodotti dai brand più famosi, tengono conto che l’occhio umano mostra la massima risoluzione al centro del campo visivo mentre verso i bordi si deteriora, condizionando quindi la resa dell’immagine.
Per risolvere simili inconvenienti, le lenti dei binocoli astronomici sono dotate di un meccanismo anti-aberrazione;
É un indice che quantifica la distanza ottimale dell’occhio dalle lenti dell’oculare, garantendo un’ampiezza sufficiente anche se l’osservatore indossa occhiali da vista.
I principali difetti ottici sono presbiopia, miopia e astigmatismo, che presuppongono l’impiego di occhiali o lenti a contatto. Chi è affetto da questi disturbi può comunque utilizzare un binocolo per le stelle calibrando esattamente la sua estrazione pupillare, mediante la regolazione della messa a fuoco;
Per migliorare la resa visiva delle stelle, le lenti dei binocoli astronomici vengono sottoposte a trattamenti anti-riflessanti, che svolgono due compiti, da un lato bloccano i riflessi, impedendo loro di alterare l’immagine e d’altro lato impediscono la perdita luminosa.
Questi trattamenti possono essere applicati parzialmente o totalmente, e devono evitare anche la minima perdita di luminosità.
Se il binocolo non è di qualità, la nitidezza incide sulla luminosità, per cui una visione più nitida è anche più scura. Un buon binocolo invece deve garantire una visione luminosa e ben dettagliata, dove è possibile evidenziare tutti i particolari.
Sul mercato è disponibile un’ampia gamma di proposte, che partono da prezzi molto bassi (intorno a 50 ero) fino ad arrivare a modelli che costano oltre 1000 euro.
Non sempre è facile orientarsi nella scelta di uno strumento che garantisca buone prestazioni funzionali senza implicare un eccessivo esborso economico.
Il rapporto qualità/prezzo rimane quindi il fattore discriminante di maggiore importanza, poiché mette in correlazione le prestazioni con la cifra richiesta.
Il principale criterio decisivo per orientarsi nell’acquisto di un simile strumento è l’analisi delle proprie esigenze.
Chi necessita di un binocolo professionale, dovrà optare per modelli prodotti dai brand più famosi, con un costo non inferiore a 800 euro.
Chi invece utilizza il binocolo per scopi amatoriali oppure si approccia per la prima volta all’osservazione astronomica, può comprare un modello da 250-300 euro.
I binocoli militari sono strumenti che devono possedere alcune caratteristiche.
Innanzitutto la loro potenza è essenziale per consentire la visione di soggetti anche molto lontani.
Binocoli del genere devono essere robusti poiché impiegati in condizioni climatiche e ambientali spesso estreme, e quindi devono poter resistere alla forza degli elementi.
Impermeabilità, anti-umidità e anti-condensa sono requisiti di base che dipendono dalla speciale sigillatura e dalla presenza di azoto secco, che evita l’appannamento interno di lenti e prismi.
Il rivestimento esterno deve essere protetto da una robusta armatura in materiale plastico resistente e morbido, che oltre a difendere il sistema ottico garantisce una presa salda e sicura, e assicura un’impugnatura ergonomica.
Di solito questi strumenti montano prismi BAK-4, considerati i migliori per la visione potente.
Le lenti devono essere sottoposte a trattamenti multi-strato (fully multi coated), per assicurare un’adeguata trasmissione della luce senza il rischio di distorsioni né aberrazioni.
Il sistema di messa a fuoco, che dipende da una ghiera centrale di facile manovrabilità, consente la massima rapidità d’azione, indispensabile per scopi tattici.
Un aspetto da non trascurare è quello relativo al campo visivo, che deve essere particolarmente ampio per aiutare a individuare con facilità e a mantenere nel campo soggetti in rapido movimento, molto distanti e di piccole dimensioni.
Gli strumenti militari per la visione binoculare contengono quasi sempre GPS integrato e coordinate chiaramente visibili nel campo ottico.
È presente anche una bussola illuminata, che consente di localizzare la direzione di puntamento anche in condizioni di scarsa luminosità; per determinare con precisione la distanza e la dimensione degli oggetti inquadrati, i binocoli militari sono forniti di reticolo incorporato con calcolatore per la misurazione rapida delle distanze.
Tutta la componentistica esterna dello scafo è prodotta in alluminio, un materiale resistente ma leggerissimo.
Deve essere presente anche l’adattatore per il montaggio su cavalletto poiché in caso di inquadrature prolungate soprattutto notturne potrebbero verificarsi tremolii e sfocature dell’immagine.
I modelli più diffusi sono 10×50, dato che non è previsto un ingrandimento eccessivo, tenendo conto che le dimensioni dell’obiettivo devono essere ben bilanciate.
Con modelli del genere la luminosità delle immagini è di ottimo livello, e vengono minimizzati fenomeni di distorsione e aberrazione.
Il campo visivo è compreso tra 70 e 80, un valore che consente un’ampia visuale anche in condizioni di luce crepuscolare.
Binocoli di questo genere devono necessariamente essere corredati di cavalletto e custodia molto robusta e impermeabile, dato che spesso l’apparecchio viene portato a tracolla sia dentro che fuori dal suo contenitore.
Per mantenere nelle migliori condizioni i binocoli militari, è necessario sottoporli a regolare manutenzione, soprattutto per quanto riguarda la pulizia delle lenti, utilizzando specifiche soluzioni idroalcoliche.
Per acquistare binocoli potenti sia per la visione astronomica che per impieghi tattici e militari, è consigliabile visitare i siti web dedicati, che offrono una vasta gamma di prodotti monomarca o plurimarca, spesso disponibili a prezzi di assoluta convenienza.
Bisogna comunque sempre documentarsi con precisione sui requisiti tecnici dei binocoli paragonando modelli di diversi brand e tenendo conto soprattutto del rapporto qualità/prezzo.
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