Sei alla ricerca di una guida con tutte le informazioni sui binocoli notturni? Sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori binocoli notturni del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori binocoli notturni presenti sul mercato:
Il binocolo notturno è un dispositivo indispensabile se si vuole ottenere un’immagine visibile partendo da un ambiente completamente buio: esistono diversi tipi di binocolo notturno che si servono di svariate tecnologie, per raggiungere sempre lo stesso scopo.
Per orientarsi nella scelta dell’acquisto di un binocolo notturno quindi bisogna prendere in considerazione diversi requisiti, vista anche l’ampia gamma di proposte presenti sul mercato.
La prima tipologia di binocolo notturno consiste nell’amplificatore dell’immagine: si tratta essenzialmente di un dispositivo in grado di catturare la luce, presente in una quantità insignificante, come quella emessa dalla luna di notte, ad esempio, per amplificarla il più possibile.
In questo modo, sfruttando la pochissima luce presente in un ambiente praticamente buio, si ottiene comunque un’immagine che l’occhio umano percepisce come visibile; di solito essa è creata mediante una scala di verde.
Le prime tecnologie adottate per ottenere macchinari capaci di un simile processo prevedevano l’intervento di un fotocatodo idoneo ad amplificare la luce fino a 1000 volte.
Questi primi modelli fabbricati sono tutt’ora in uso e si prestano maggiormente all’utilizzo durante la notte in ambienti outdoor in cui ci sia, anche lontanamente, l’illuminazione della luna.
La seconda generazione di binocoli per la visione notturna, contemplava l’ottimizzazione del fotocatodo associata all’introduzione di un piatto con microcanali.
Le immagini ottenute dai dispositivi così assemblati si mostravano molto più nitide e di qualità, inoltre il chiarore richiesto al paesaggio circostante era decisamente inferiore, dato che funzionava anche nelle notti senza luna (luna nuova): si trattava dunque di dispositivi più versatili, abili ad amplificare la luce fino a 20000 volte.
Quando subentrò poi la terza generazione di binocoli notturni, il fotocatodo era ancora più potente (amplificazione fino a 50000 volte), secondo le tecnologie più avanzate dell’epoca, con conseguenti immagini di ottima qualità.
Essi sono i dispositivi tutt’ora più utilizzati dal vasto pubblico, mentre quelli di quarta generazione sono destinati quasi esclusivamente al mondo militare, e si caratterizzano per la massima risoluzione ottenibile attualmente.
Optare per una generazione di binocolo notturno è sicuramente una scelta personale in quanto l’utilizzo che se ne vuole fare può andare dalle semplice esigenze di escursioni amatoriali (in questo caso si adattano bene anche quelli di prima generazione), alle necessità dell’uso sportivo (magari una seconda o terza generazione è più indicata), fino al bisogno di controllo totale, tipico delle pratiche militari (necessariamente quarta generazione).
I binocoli notturni a infrarossi attivi sono una particolare tipologia di questi apparecchi, caratterizzata dalla capacità non solo di catturare la scarsa luce ambientale e amplificarla, ma anche di emettere raggi infrarossi, adatti a loro volta a illuminare lo spazio circostante.
Tali onde elettromagnetiche hanno una lunghezza d’onda tale da non poter essere percepiti dall’occhio umano, ma possiedono la straordinaria proprietà di rimbalzare sugli ostacoli esterni per ritornare al binocolo ed essere decodificati da un rilevatore.
Il sensore per gli infrarossi è parte integrante e fondamentale di questa tipologia di binocoli notturni, ed è il principale responsabile della creazione dell’immagine visibile.
La rivoluzione di tali binocoli a infrarossi è rappresentata dalla possibilità di usarli anche in situazioni di buio totale, con la completa assenza di chiarore anche in lontananza.
Esistono degli speciali binocoli notturni che sono in grado di rilevare il calore eventualmente presente nello spazio per poi restituirlo sotto forma di una vera e propria mappa termica.
In questa tecnologia, gli oggetti caldi sono inevitabilmente più visibili rispetto a quelli freddi, e pertanto essa si adatta soltanto ad esigenze molto specifiche dei consumatori.
I binocoli notturni si distinguono tra loro per la particolare forma che possono avere, e precisamente in:
La qualità dell’immagine di un binocolo notturno è sicuramente il parametro discriminante per discriminare i diversi articoli in vendita, ed è quindi la domanda principale che un potenziale acquirente dovrebbe sempre porsi prima di intraprendere una decisione d’acquisto consapevole.
Essa è influenzata dalla portata di osservazione, ovvero dalla massima distanza a cui è possibile osservare utilizzando il binocolo.
Bisognerebbe distinguere fin dall’inizio il raggio di rilevazione, che è la distanza entro l quale si può osservare un oggetto in movimento, e il raggio di riconoscimento, che è quella necessaria per identificare con precisione un elemento e, appunto, riconoscerlo.
La qualità dell’immagine è strettamente collegata anche al tipo di target verso cui si prevede di utilizzare il binocolo: considerazioni diverse saranno fatte nel caso in cui si vada a caccia di animaletti notturni del sottobosco oppure grandi imbarcazioni in mare aperto.
I modelli che vengono di solito consigliati per un utilizzo sportivo o amatoriale di solito possiedono una portata vicina a cento metri, mentre se lo scopo è soddisfare pratiche militari o professionali, si possono raggiungere anche i cinquecento metri.
Tutti i binocoli notturni presenti sul mercato oramai sono dotati di un dispositivo che consente di ingrandire l’immagine di interesse: si tratta dello zoom.
Alcuni modelli si servono di uno zoom digitale, che amplifica l’oggetto osservato a discapito della risoluzione, mentre quello ottico consente di cambiare la lunghezza focale mediante una sapiente combinazione tra lenti concave e convesse, senza alterare la risoluzione.
I binocoli più sofisticati prevedono un intervento principale da parte dello zoom ottico e uno secondario da parte di quello digitale, laddove il primo non dovesse essere sufficiente.
Un’altra caratteristica da prendere in considerazione prima di acquistare un binocolo notturno è costituita dal campo visivo, un’essenziale peculiarità delle diverse proposte delle industrie produttrici.
Il campo visivo non è altro che l’ampiezza dello spazio che è possibile catturare con quello specifico binocolo: si tratta cioè di un attributo altamente specifico per un preciso apparecchio.
Sembrerebbe naturale optare per modelli dotati del maggior campo visivo possibile, soprattutto se l’esigenza dell’utilizzatore è quella di tenere sotto controllo un ambiente molto vasto, ad esempio nel caso in cui sia impossibile sapere la precisa collocazione di un oggetto.
Per contro, i maggiori campi visivi offrono una scarsa portata di osservazione, e questo rappresenta uno svantaggio non trascurabile se si vogliono captare elementi molto distanti nello spazio.
Di solito l’alimentazione di un binocolo notturno si basa sulla batteria, a pile oppure ricaricabile, la cui durata copre in media un periodo corrispondente a sei ore; i modelli più recentemente presentati sul mercato sono dotati di una pratica chiavetta portatile per effettuare la ricarica comodamente outdoor.
Rimanendo dal punto di vista degli accessori, esistono binocoli notturni venduti insieme a un pratico treppiede, piuttosto che forniti dell’opzione aggiuntiva di registrare video e salvarli su una microscheda.
Il peso dell’apparecchio in questione è in genere abbastanza omogeneo nonostante i diversi modelli, e solitamente non supera il chilogrammo, elemento non trascurabile se si pensa a un utilizzo prolungato nel tempo che richiede quindi una certa praticità.
Sempre per lo stesso motivo, una peculiarità spesso richiesta dagli acquirenti è l’impermeabilità, in quanto potrebbe verificarsi l’occorrenza di proteggere il binocolo dalle intemperie.
Bisogna considerare inoltre che non soltanto la pioggia, la grandine e la neve costituiscono un elemento idrico da cui proteggersi, ma anche semplicemente un ambiente ad elevata concentrazione di verde, come ad esempio un bosco o un bacino d’acqua naturale, può apportare un certo quantitativo di umidità da cui difendersi.
Prima di effettuare un’escursione con il proprio binocolo notturno, ci si dovrebbe interrogare circa l’intervallo termico a cui si intende utilizzarlo: come tutti i macchinari elettronici, esiste un range di gradi centigradi entro cui è assicurato il funzionamento e fuori dal quale è meglio evitare per non incorrere in danni.
Sincerarsi di tale parametro è fondamentale prima dell’acquisto in quanto esso può essere assai diversificato in base all’utilizzatore, basti pensare all’estrema varietà di ambienti, ciascuno con le sue peculiarità, che offre la natura.
Fortunatamente la maggior parte dei binocoli notturni offre un lasso di temperatura molto ampio a cui funziona, lasciando un ottimo margine di libertà nella scelta.
Le lenti destinate alla visione notturna sono essenzialmente dei dispositivi di tipo ottico, che consentono all’utilizzatore di osservare delle immagini a differenti livelli di luminosità, comprendendo anche l’oscurità totale.
Il loro compito è quello di amplificare al massimo la scarsa, anche scarsissima, illuminazione presente nello spazio in cui operano.
Strumenti di questo genere devono comprendere necessariamente elementi ottici elettronici che consistono in un tubo che intensifica l’immagine a raggi infrarossi, rinchiuso all’interno di un corpo protettivo montato in maniera specifica.
Tale ingranaggio può disporre anche di sistemi di illuminazione a raggi infrarossi, la cui frequenza di emissione non ricade nel campo del visibile e quindi non modifica in nessun modo la performance visiva dell’utilizzatore.
La poca luce presente nell’ambiente si dirige in ingresso nei vetri delle lenti del sistema ottico-elettronico, mediante una lente, e arriva a colpire un fotocatodo.
Quest’ultimo non è altro che un catodo che possiede un livello di energia significativamente alto, fornito dall’alimentatore, e che è in grado di accelerarla in un percorso lungo il vuoto dell’intensificatore.
Il bersaglio finale è uno schermo a base di fosforo, il cui funzionamento è paragonabile a quello di un televisore, che viene impressionato dalle onde energetiche e mette a fuoco l’immagine.
Le parti oculari del binocolo, sapientemente fabbricate secondo le tecnologie più avanzate, sono capaci di ingrandire gli elementi del campo visivo per creare una figura nitida e chiara.
Si tratta quindi di un processo di decodificazione associato a un’amplificazione fisica delle onde luminose presenti, o in alcuni casi totalmente assenti ma generate dal macchinario stesso.
I principali problemi a cui sono soggetti i binocoli per la visione notturna sono riconducibili a un eventuale abbagliamento da parte della luminosità in entrata: è il caso della sovraesposizione di un immagine in caso di improvviso e imprevedibile fascio di luce intenso che investe le lenti.
L’affinata arte costruttiva industriale fortunatamente sta progressivamente minimizzando questi problemi, ma a tutt’oggi risulta ancora impossibile eliminarli del tutto.
Ad esempio, la Night Sensor Light Intensifier (NSLI) è una tecnologia assai diffusa che riesce a intensificare la luce potenziando in maniera assolutamente specifica le performance dei binocoli in contesti di oscurità quasi completa.
Se viene incorporato un sistema di rilevazione raggi infrarossi, il binocolo diventa capace di discriminare tutti gli elementi ambientali che possiedono una temperatura diversa da quella dell’atmosfera.
La rivoluzione che sta alla base di tale funzionamento trasforma l’immagine stessa in fonte di radiazioni, senza necessitare di radiazioni dall’esterno (come quelle provenienti dalla luna o da qualsiasi fonte luminosa artificiale).
Il sensore di infrarossi misura una grandezza che si riferisce all’intensità della radiazione elettromagnetica, e la traduce in intensità di bianco (spesso si tratta di una scala di verde, in realtà, ma dipende dai diversi modelli).
Quindi l’utilizzatore non vede un oggetto chiaro se è in grado di riflettere al meglio l’intensità luminosa, bensì esso è tanto più chiaro quanto più energia termica contiene, ossia quanto più è caldo.
In questi casi, sarà necessario abituare la percezione visiva a una differente concezione del colore, ma solitamente gli acquirenti riferiscono un adattamento abbastanza rapido e negano difficoltà particolari, già dopo poche escursioni.
Esistono poi dei sistemi misti che si avvalgono della tecnologia a infrarossi e anche di una termocamera, per integrare i vantaggi dei due metodi.
L’utilizzo di un binocolo visione notturna deve comunque essere semplice e intuitivo, nonché di immediata comprensione viste le situazioni in cui si usa, che richiedono un’estrema praticità.
A seconda della presenza o meno di accessori aggiuntivi, come la possibilità di registrare brevi video o di ricaricare l’apparecchio durante l’escursione mediante power bank senza la necessità di corrente elettrica, e dell’ottimizzazione della tecnologia, che consente ad esempio di discriminare in prima o ultima generazione di binocolo, i prezzi dei binocoli notturni sono estremamente variegati.
In linea generale, si può affermare che il prezzo è un indicatore di qualità abbastanza affidabile, a parte alcune eccezioni che soltanto rivenditori esperti (e onesti) possono mettere in evidenza.
I modelli adatti a un impiego amatoriale si aggirano intorno ai 100-200 euro, mentre quelli più professionali possono raggiungere anche i 500 euro.
Nella fascia intermedia si collocano in genere apparecchi che garantiscono una discreta resistenza e durata nel tempo ma una qualità dell’immagine già molto buona, in alcuni casi anche ottima.
Se invece si intende acquistare un dispositivo ultra-robusto e indistruttibile, impermeabile e dalla durata molto elevata, ci si deve senza dubbio rivolgere ai binocoli professionali, con conseguente aumento di prezzo.
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