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Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori binocoli 12×50 del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori binocoli 12×50 presenti sul mercato:
Un binocolo 12×50 rappresenta un modello che si discosta dalla classica regola del “x5” secondo cui le dimensioni dell’obiettivo si dovrebbero ottenere moltiplicando appunto x5 il valore degli ingrandimenti (in questo caso pari a 12).
Infatti lo strumento dovrebbe essere 12×60, e non 12×50.
In realtà questo binocolo è stato progettato per alcuni specifici scopi, che sono stati resi possibili da una combinazione ingrandimenti/obiettivo abbastanza particolare.
Una capacità ingrandente pari a 12x è piuttosto alta e quindi il peso del prodotto è decisamente elevata, anche perché nella maggior parte dei casi i prismi montati sono di tipo Porro.
Un simile strumento trova largo impiego per utilizzi con treppiede, che consente di eliminare il fastidioso tremolio delle immagini, un’inevitabile conseguenza del suo ingombro ponderale.
Proprio per la presenza del treppiede, questo binocolo viene considerato l’opzione ideale per osservazioni astronomiche e naturalistiche, tutte le volte in cui il tempo d’uso si prolunga.
Per evitare la realizzazione di immagini tremolanti durante l’utilizzo a mano libera è dunque necessario montare lo strumento su un supporto fisso.
Di solito i binocoli 12×50 montano non soltanto delle lenti asferiche, capaci di correggere efficacemente le più comuni distorsioni ottiche, ma anche oculari rivestiti con multistrato anti-riflesso, ideale per limitare la perdita di luminosità provocata dall’ingrandimento.
La pupilla in uscita deve avere un valore adeguato alla sproporzione tra capacità ingrandente e dimensioni dell’obiettivo, e quindi avere un valore superiore a 4 millimetri (generalmente 4,2), per garantire una resa luminosa estremamente soddisfacente, anche all’alba oppure al crepuscolo.
Un altro aspetto discriminante di questo modello è il campo visivo, che si attesta su valori significativi e compresi tra 85 e 92 metri, calcolati da una distanza di un km, che corrispondono a 5-5,5 di cono visivo.
Come è noto, questo requisito consente di visualizzare con facilità le zone poste lateralmente agli occhi, senza correre il rischio di distorsioni di immagini oppure di margini non ben definiti.
Trattandosi di binocoli con prismi a Porro, i modelli sono tendenzialmente corti e schiacciati e con la messa a fuoco centrale, che si ottiene tramite una ghiera graduata mediale.
Attraverso la regolazione diottrica, che dipende dalle caratteristiche asferiche delle lenti, è possibile ruotare adeguatamente anche le coppe oculari, per regolare la distanza tra le lenti e l’occhio.
In questo modo, il binocolo riesce ad aderire alla perfezione alla conformazione del viso senza lasciare aree vuote che potrebbero contribuire a potenziare i fenomeni distorsivi.
I prismi Porro, che costituiscono una delle caratteristiche fondamentali di questi binocoli, sono di tipo BAK-4, per offrire prestazioni di alto livello anche in condizioni di luminosità limitata.
Prismi del genere garantiscono una visione luminosa da bordo a bordo che permette di osservare l’oggetto ingrandito senza nessuna distorsione nè alterazione cromatica.
La nitidezza della resa dipende soprattutto dai materiali costitutivi delle lenti, che sono in vetro temperato con componente borosilicata.
Grazie al rivestimento multiplo delle lenti asferiche, che consentono di usufruire di una visione plastica priva di distorsioni, le immagini non subiscono alterazioni colorimetriche, mantenendosi quasi completamente aderenti alla realtà.
Tenendo conto del peso considerevole di questi strumenti, il loro rivestimento esterno viene realizzato in gomma morbida antiscivolo, fornita di sagomature parallele per migliorare la sicurezza dell’impugnatura.
Il design ergonomico dei binocoli 12×50 è stato progettato per facilitarne l’impiego quando non viene utilizzato il treppiede.
Il loro peso parte da 900 grammi circa, per incrementarsi progressivamente a seconda del numero di accessori.
È proprio per questo fattore ponderale piuttosto importante che gli strumenti 12×50 vengono utilizzati prevalentemente con supporto fisso, allo scopo di evitare il rischio di immagini tremolanti.
Il potere ingrandente 12x è ideale prevalentemente per oggetti lontani, mentre al di sotto di un certo limite di distanza, la resa dell’immagine non è perfetta, poiché il rapporto tra ingrandimento e dimensioni dell’obiettivo non segue la regola del x5.
Si tratta di un binocolo perfetto per osservazioni outdoor di tipo naturalistico, come birdwatching, safari fotografici con animali selvatici, oppure escursionismo sia in zone boschive sia in ampi spazi aperti.
La funzione di base del binocolo 12×50 è quella di ingrandire l’osservazione dei soggetti rispetto alla normale visione a occhio nudo, mantenendo una selettività binoculare che procura la percezione della maggior parte dei dettagli.
Anche la luminosità viene ottimizzata dalle dimensioni dell’obiettivo, che sono abbastanza ampie da lasciar passare un’adeguata quantità di luce, che non subisce processi di distorsione grazie alla presenza di lenti asferiche.
Questi modelli devono più che mai mantenere una perfetta collimazione tra i due cannocchiali, per evitare fenomeni di sdoppiamento delle immagini: il 12x infatti è un valore ingrandente piuttosto elevato, che non consente grandi tolleranze del sistema ottico meccanico.
Per questo motivo, il binocolo è dotato di una regolazione diottrica millimetrica, che consente di regolare le diottrie in maniera indipendente su entrambi i cannocchiali.
L’obiettivo svolge il compito di raccogliere la luce esterna e di produrre un’immagine ingrandita sul display di riferimento.
Attraverso l’oculare è possibile localizzare l’immagine, che risulta ingrandita 12 volte rispetto alle sue dimensioni reali; il rapporto tra la lunghezza focale degli obiettivi e la lunghezza degli oculari determina l’ingrandimento 12x.
Come accade in ogni obiettivo fotografico o di osservazione, l’immagine si forma invertita rispetto al piano focale, per cui è necessario capovolgerla mediante l’impiego dei prismi.
Qualsiasi sistema prismatico è formato da una coppia di dispositivi, di solito ravvicinati, se non addirittura incollati all’interno dello strumento.
Esistono due tipi di prismi, che sono:
La loro differente struttura si collega alle diverse prestazioni funzionali, collegate al percorso della luce attraverso l’apparato ottico.
Dal punto di vista macroscopico, i binocoli che montano prismi a Porro sono tozzi, più corti e più larghi rispetto ai modelli a tetto, che appaiono più snelli, lunghi e stretti.
Per essere efficace, un sistema prismatico deve ridurre in numero di riflessioni della luce, poiché ad ogni riflessione viene perduta una minima percezione di energia luminosa.
I sistemi migliori sono quelli con poche riflessioni, solitamente inferiori a 4, e con multistratificazione multiriflesso in grado di limitare i fenomeni dispersivi.
I binocoli 12×50 montano quasi sempre prismi a Porro, in grado di raddrizzare le immagini per intero, senza sdoppiarle come invece succede con i prismi a tetto.
Ritenuto il miglior sistema prismatico binoculare finora progettato, quello a Porro sfalsa le assi ottiche luminose in ingresso rispetto a quelle in uscita, per cui gli obiettivi risultano disassati rispetto agli oculari.
Questo sistema ottico viene utilizzato nei casi in cui sia necessario disallineare verso l’esterno la posizione standard degli obiettivi, per lasciare spazio ad aperture anche superiori a 50 millimetri.
La finalità di simili meccanismi è quella di ottenere strumenti ad alto ingrandimento che possono essere utilizzati anche in condizioni di low light.
L’ingrandimento viene definito dal rapporto tra le dimensioni lineari (che sono larghezza e altezza) dell’immagine in confronto al suo aspetto visibile ad occhio nudo.
Il binocolo 12x ingrandisce 12 volte la normale visione a occhio nudo, per cui l’oggetto osservato arriva all’apparato visivo 12 volte più alto e 12 volte più largo della realtà.
Si può dire quindi che il binocolo avvicina virtualmente gli oggetti e le persone fino al massimo di 1/10 della distanza tra osservatore e oggetto.
Questi modelli lavorano molto sulla prospettiva, basata sulla percezione tridimensionale degli ingrandimenti; bisogna comunque evitare che insorgano fenomeni di schiacciamento, utili per massimizzare la profondità della scena ripresa in base al numero di ingrandimenti.
Quanto maggiore è il potere ingrandente, tanto più evidente è la distorsione dell’immagine, che risulta schiacciata perché le 3 dimensioni (altezza, larghezza, profondità) risultano squilibrate.
Per mantenere un’adeguata tridimensionalità osservativa, è necessario che l’ingrandimento sia in relazione alle dimensioni dell’obiettivo, secondo la regola del x5.
Nonostante tutto, rimane sempre il rischio di uno schiacciamento dell’immagine, che è minimo quando la profondità di campo non supera la soglia fisiologica del potere visivo degli occhi.
Il tipo di ingrandimento è proporzionale al numero dei dettagli visibili, che in alcuni casi possono presentare distorsioni dovute all’eccessivo numero di pixel.
L’entità dell’ingrandimento è strettamente collegata all’aumento della risoluzione ottica a disposizione dell’apparato visivo, per cui il numero dei dettagli e la loro resa dipende dalla distorsione ottica derivante da ingrandimenti troppo elevati.
Con binocoli fino a 6x, le immagini rimangono piuttosto stabili e non tremolanti, e quindi anche l’ingrandimento viene meglio percepito rispetto alla visione a occhio nudo.
Con strumenti 10x o con maggiori ingrandimenti, è necessario che l’apparato ottico garantisca una maggiore stabilità di osservazione, che si realizza mediante alcuni accorgimenti, come i multi-strati anti-distorsione, o la messa a fuoco binoculare.
Aumentando il potere ingrandente, è più facile osservare tremolii dell’immagine, che in caso di binocoli 12x sono una condizione quasi inevitabile.
Per chi preferisce rimanere in una zona di comfort pur rinunciando alla totalità dei dettagli, per avere la certezza di un’adeguata luminosità e di un campo visivo sufficientemente ampio, è quindi consigliabile orientarsi verso modelli 10×50, che rappresentano un ottimo compromesso tra le prestazioni offerte e la maneggevolezza del binocolo.
Uno strumento 10×50 non presuppone necessariamente l’impiego di supporti fissi, che si rivelano invece quasi indispensabili per binocoli 12x.
Nella scelta tra un binocolo 12×50 oppure 10×50, il fattore discriminante è il numero di ingrandimenti (rispettivamente 10 o 12), poiché le dimensioni dell’obiettivo sono sempre di 50 millimetri.
Esiste l’uguaglianza universalmente conosciuta secondo cui: ingrandimento maggiore = maggiore peso del binocolo = maggiore distorsione delle immagini = scarsa definizione dei particolari.
È chiaro che un binocolo 12x ingrandisce due volte di più rispetto a un modello 10x, a parità di obiettivo, questo significa che la luminosità nominale è maggiore nel primo tipo, poiché le dipersioni sono minori.
Nella scelta tra uno di questi due modelli, che possono venire utilizzati anche per uso professionale, il criterio che deve guidare l’acquirente è rappresentato dalle funzioni del binocolo.
Chi è alla ricerca di uno strumento per analisi astronomiche, birdwatching, visione paesaggistica preferibilmente diurna, osservazione di ampi panorami naturali, può orientarsi verso un binocolo 10×50, che pur garantendo un ottimo livello di ingrandimento non presenta conseguenze negative in quanto il rapporto tra ingrandimento e dimensioni dell’obiettivo è eccezionale.
Chi invece è intenzionato a sviluppare un’osservazione particolarmente precisa e puntuale degli oggetti, mettendo in conto un impiego molto frequente del treppiede, può scegliere un binocolo 12×50 poiché il suo potere ingrandente è maggiore e grazie alla presenza di lenti asferiche, anche i fenomeni distorsivi sono contenuti.
Entrambi i modelli montano lenti di fascia high-end, che a fronte di una spesa piuttosto elevata, offrono prestazioni nettamente superiori a quelle di fascia media.
Lo strato di rivestimento delle lenti e dei prismi serve per limitare la distorsione delle immagini, infatti quando un raggio luminoso colpisce il prisma, viene riflesso più volte con angoli acuti se si tratta di un prisma a tetto, oppure con angoli retti se si tratta di un prisma a Porro.
In ogni caso il raggio di luce viene diviso in due segmenti, con un conseguente spostamento delle onde luminose; come conseguenza, il contrasto e la definizione possono ridursi, alterando la resa finale.
Nei modelli 12×50 questo rischio è superiore, poiché l’ingrandimento è più alto e quindi il rivestimento deve essere necessariamente multistrato; nei modelli 10×50, che sono comunque dotati di un ingrandimento piuttosto alto, la distorsione è minore rispetto a quelli 12x, e quindi i rivestimenti speciali possono essere anche monostrato.
Per rendersi conto se è consigliabile optare per l’uno o per l’altro modello, bisogna innanzitutto capire lo scopo per cui si acquista il binocolo.
Pur trattandosi di strumenti ad alto ingrandimento (10x e 12x), i primi sono più maneggevoli poiché più leggeri e non richiedono obbligatoriamente l’impiego del treppiede, i secondi invece sono più pesanti e poco sfruttabili a mano libera.
Pertanto chi è alla ricerca di un binocolo astronomico oppure per birdwatching, safari e caccia grossa, scopi nautici o escursionismo estremo, può acquistare un modello 12×50.
Chi invece desidera utilizzare uno strumento più versatile, leggero, dal design compatto e non necessariamente montato su un supporto fisso, può acquistare un binocolo 10×50.
Sia i binocoli 10×50 sia quelli 12×50 sono strumenti professionali, che trovano impiego per osservazioni di alto livello grazie al notevole ingrandimento che offrono.
La loro strumentazione ottica generalmente è di qualità superiore, con lenti e prismi in vetro temperato, pertanto è consigliabile optare per prodotti di fascia medio/alta, a partire da un prezzo minimo di 200-250 euro, per arrivare a oltre 1500 euro.
Prima di effettuare un simile acquisto, è opportuno documentarsi sulle specifiche tecniche dei vari binocoli navigando in rete e visionando i portali specializzati, dove sono spesso disponibili prodotti a prezzi di assoluta convenienza.
Sarebbe opportuno non lasciarsi guidare soltanto dalle dimensioni del proprio budget ma valutare attentamente le prestazioni tecniche e gli accessori in dotazione, per non correre il rischio di spendere poco ma acquistare un prodotto scadente.
In rete esistono siti web monomarca e plurimarca, che espongono in maniera chiara ed esaustiva tutte le caratteristiche costitutive e funzionali dei binocoli 12×50, che essendo strumenti professionali richiedono la massima accuratezza delle informazioni.
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