Stai cercando una bici da trekking per donna, solida, comoda e facile da usare? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori bici da trekking per donna del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori bici da trekking per donna presenti sul mercato:
Nonostante quello che si potrebbe credere, il trekking è una delle più diffuse tra le attività sportive femminili, forse perché non è troppo impegnativa e consente di stabilire in maniera soggettiva i tempi e i modi per affrontarla.
In particolare, il cicloturismo con biciclette da trekking ha ormai un vasto gruppo di estimatrici che, oltre ad apprezzare il contatto diretto e totalizzante con la natura, permette anche di affrontare itinerari impegnativi senza nessuna fatica.
Il trekking è senza dubbio il mezzo migliore per staccare la spina, allontanandosi dalle incombenze quotidiane e dalla confusione dei centri urbani, per immergersi in contesti naturali incontaminati, silenziosi e non invasi dal turismo di massa.
Il termine trekking deriva dal verbo inglese “to trek”, che significa “muoversi lentamente” sia a piedi che con un mezzo come la bicicletta.
Si tratta di un’attività che offre benefici sia di tipo fisico che psicologico, tra cui:
È uno sport praticabile a tutte le età, un requisito estremamente vantaggioso in quanto permette di affrontare le escursioni con tutta la famiglia, bambini compresi, che di solito mostrano di apprezzare moltissimo simili esperienze.
Il presupposto fondamentale per affrontare i percorsi è quello di incominciare gradualmente, iniziando da sentieri battuti e privi di dislivelli, che implicano una percorrenza di poche ore.
Con gradualità diventa poi possibile cimentarsi in imprese sempre più lunghe e impegnative, con pendenze di vario grado e con corsi d’acqua da superare.
È necessario disporre di un’adeguata attrezzatura, consistente in abbigliamento stratificato (a cipolla) di materiale tecnico altamente traspirante e soprattutto di scarponcini da trekking.
Chi si orienta verso il cicloturismo con bici da trekking di norma è intenzionato a sperimentare percorsi più lunghi rispetto a chi si muove a piedi, spesso programmando anche escursioni di parecchi giorni.
Una vacanza di questo tipo offre l’opportunità per vedere posti meravigliosi senza la necessità di servirsi di mezzi di trasporto meccanici (come auto, treno oppure pullman), rispettando l’ecosistema e limitando al minimo l’inquinamento.
Inoltre i ritmi della pedalata possono essere personalizzati in base alle condizioni soggettive, con la possibilità di alternare fasi di sprint ad altre di calma.
In una simile prospettiva, la scelta della bici da trekking diventa il presupposto principale per organizzare una gita in contesti naturali che possono essere in montagna, in collina, ma anche in pianura e addirittura nelle vicinanze di laghi e mare.
La bicicletta da trekking sta vivendo un momento d’oro, in quanto molte persone si sono stancate di programmare gite o vacanze all’insegna della fretta e dell’esasperata organizzazione e preferiscono vivere ritmi lenti e tranquilli.
Una bici del genere deve essere estremamente versatile, dato che il suo impiego può interessare sentieri battuti e tratti off-road, percorrenze brevi ma anche lunghi tragitti e soprattutto fondi di qualsiasi tipo.
Si tratta di un supporto che si colloca a mezza strada tra il cicloturismo tradizionale e quello fuori strada, di solito compiuto con le tipiche mountain bike.
La bici da trekking possiede alcune caratteristiche della mountain bike, ma associate ad altri requisiti particolari, che offrono maggiori prestazioni e un’assoluta sicurezza anche in presenza di ostacoli imprevisti.
Una bici da trekking da donna solitamente è simile a quella da uomo, soltanto che le sue dimensioni sono leggermente più contenute e la maneggevolezza è superiore a causa di una maggiore leggerezza.
Tuttavia sia i materiali che l’assemblaggio dei suoi componenti la rendono un mezzo di trasporto praticamente unisex, in grado di garantire un’assoluta affidabilità su strada.
La bici da trekking è il mezzo ideale per chi desidera mantenersi in forma divertendosi, poiché la presenza di forcelle rigide e di ruote piuttosto sottili garantiscono un’elevata leggerezza per chi è alla ricerca di un rapporto totalizzante con la natura.
Inoltre è possibile aggiungere accessori progettati specificamente per il fitness e per migliorare la gestione delle escursioni, come sacche laterali, portapacchi, parafanghi speciali.
Grazie all’impiego di ammortizzatori, possono essere usate sia su fondi regolari che su sterrati, anche per i pneumatici tassellati, perfetti su neve e ghiaccio.
La postazione verticale del conducente, che durante le escursioni può mantenere la schiena eretta per ammirare il paesaggio, è uno dei requisiti più apprezzati da chi pratica questo sport.
La sella delle bici da trekking è leggermente differente da quella delle biciclette tradizionali in quanto deve essere in grado di ammortizzare eventuali colpi durante il percorso.
Pertanto di solito viene costruita con materiali plastici di ultima generazione, come il poliuretano compresso, che da un lato riesce ad assorbire le tensioni negative derivanti dal contatto con terreni dissestati e d’altro lato sostiene alla perfezione il busto della ciclista.
Oltre che realizzate con simili materiali, le selle per bici da trekking devono avere anche una forma ergonomica, per accogliere il corpo rispettando la sua conformazione anatomica.
La seduta deve infatti consentire alla colonna vertebrale di mantenersi in asse con il resto del corpo, evitando dannose curvature anteriori o posteriori che potrebbero alterare la posizione del baricentro durante la percorrenza, facendo perdere l’equilibrio.
Queste selle sono progettate per essere comode, confortevoli, ma anche sicure e capaci di rispettare l’assetto osteo-articolare dello scheletro, eliminando il rischio di mal di schiena o di stiramenti muscolari.
In alcuni casi può essere utile montare uno specifico reggi-sella, perfettamente adattabile al modello della sella, che consente di ammortizzare ancora di più gli urti durante il percorso su sterrati e terreni sdrucciolevoli e in pendenza.
Chi lo desidera può aggiungere un’imbottitura extra da applicare come un cappuccio superiore, che può essere montato o smontato a seconda delle singole esigenze.
La forma tipica di queste selle è più larga sul retro e più stretta in punta, per aderire alla perfezione ai glutei e per sostenere la parte terminale della colonna vertebrale (l’osso sacro ha un’estremità appuntita che potrebbe spingere sulla sella).
Pertanto è necessario sincerarsi che esse siano conformi alle normative e risultino omologate e certificate.
Il manubrio deve assicurare una presa salda anche su percorrenze dissestate con buche, dislivelli, massi affioranti, radici e presenza di fango, neve o ghiaccio.
La sua forma è rettilinea e la posizione è più bassa rispetto alle bici tradizionali, per garantire una postura leggermente piegata in avanti, considerata ideale soprattutto nelle lunghe percorrenze.
Per prestazioni sportive più impegnative, il manubrio viene posizionato leggermente più in alto, per consentire una pedalata più rilassata e fluida, evitando che il peso venga scaricato solamente sulle braccia.
Per questo motivo è sempre consigliabile orientarsi verso modelli di bici da trekking per donna dotati di regolazione del manubrio mediante la classica leva di sicurezza a click, che con una semplice manovra permette di alzare o abbassare l’asta.
Agli estremi del manubrio sono posizionate le due manopole dell’impugnatura, realizzate con materiale plastico siliconato di ultima generazione e sagomate in maniera tale da alloggiare perfettamente le dita della mano.
Per rendere ancora più salda la presa, spesso le manopole presentano alcune sporgenze cilindriche che servono per ottimizzare l’aderenza della mano anche se sudata all’impugnatura.
Il telaio è senza dubbio la parte più importante dell’intera struttura, che deve garantire sia leggerezza (per rendere più fluido il movimento) che robustezza (per la sicurezza del conducente).
I materiali che vengono impiegati con maggiore frequenza sono l’acciaio e l’alluminio: il primo si caratterizza per una robustezza senza paragoni e per la massima resistenza anche su percorsi particolarmente impegnativi dove la bici è costretta a subire colpi ripetuti.
Alcuni telai sono prodotti con acciaio rinforzato da inserti di carbonio, il cui ruolo è quello di migliorare la dilatazione del metallo in presenza di variazioni termiche significative (percorsi invernali su neve e ghiaccio alternati ad altri sotto al sole).
L’unico svantaggio dell’acciaio è la sua pesantezza, che può rallentare l’andatura del ciclista anche se limitatamente.
Per evitare questo inconveniente, i modelli di bici da trekking donna di ultima generazione sono prodotti con leghe metalliche di acciaio zincato, un materiale che ha un peso specifico inferiore a quello dell’acciaio puro.
Decisamente più leggero e maneggevole è il telaio in alluminio, che rimane comunque affidabile e sicuro, anche se non può garantire le eccellenti prestazioni dell’acciaio.
I modelli da donna delle bici da trekking sono quasi tutti progettati con telai in alluminio, proprio per facilitare le percorrenze ottimizzando la velocità.
Non bisogna dimenticare che la corporatura femminile ha un impatto ponderale minore rispetto a quella maschile e quindi può essere sostenuta agevolmente da un telaio più leggero.
Un requisito fondamentale di tutti i telai è quello di essere trattati con speciali sostanze anti-ruggine e idrorepellenti, che servono per mantenere le loro prestazioni sempre al top.
Le ruote delle bici da trekking per donna possono avere dimensioni da 26 o da 28 pollici: le prime garantiscono un maggiore controllo su qualsiasi fondo debba essere affrontato e un’ottima stabilità, derivante dalla superficie di contatto con il terreno che viene considerata la migliore.
Quelle da 28 pollici offrono una maggiore ammortizzazione e sono consigliate per lunghe percorrenze e per fondi con pendenze significative; queste ultime permettono di avere una pedalata più lunga, indicata quando il rapporto è basso.
I materiali costitutivi delle ruote sono leghe metalliche contenenti la maggiore percentuale di alluminio miscelato con una piccola percentuale di fibre di carbonio, che ne migliorano la resistenza e la longevità.
Prima di acquistare una bici del genere è indispensabile valutare la disponibilità di ruote sostitutive, poiché la maggior parte degli incidenti durante il trekking in bici deriva dall’uscita di sede dei raggi oppure dall’ammaccatura del cerchione esterno.
In simili condizioni in cui non è possibile sostituire la ruota, bisogna acquistare un’altra bici con un notevole esborso economico.
I copertoni per bici da trekking sino obbligatoriamente dotati di una specifica tassellatura (struttura a carro armato) che consente di pedalare anche su fondi bagnati, fangosi o ghiacciati.
Infatti in tali situazioni il rischio maggiore è quello di scivolare, un pericolo che si verifica più facilmente con gomme lisce e poco tassellate.
Alcune gomme particolarmente innovative sono dotate anche di copertoni con tacche supplementari posizionate sulla porzione esterna del battistrada.
Il loro impiego serve per interrompere la continuità del terreno ostile, lasciando comunque un’ottima maneggevolezza poiché la parte centrale del copertone rimane liscia.
Anche per le ruote, anche per quanto riguarda i copertoni è opportuno avere a disposizione pezzi di ricambio con disponibilità immediata, per sostituire questi dispositivi che solitamente si crepano soprattutto a contatto con le rigide temperature invernali.
Le bici da trekking donna montano due tipi di freni, che sono a disco oppure v-brake.
Si tratta di due soluzione entrambe valide dal punto di vista funzionale ma con prestazioni differenti, infatti i primi sono senza dubbio più efficienti, sicuri e maneggevoli ma richiedono una manutenzione piuttosto attenta e sostituzioni periodiche delle pastiglie.
Infatti, nel momento in cui le pastiglie non hanno lo spessore previsto, immediatamente la capacità frenante diminuisce, fino ad azzerarsi del tutto al di sotto di un certo limite di tolleranza.
I freni v-brake sono leggermente meno efficienti dei precedenti però non necessitano manutenzioni frequenti né sostituzioni periodiche, per cui sono considerate la soluzione ideale per chi non affronta continuativamente percorsi molto impegnativi.
La maggior parte dei modelli di biciclette da trekking e da escursionismo montano questo tipo di freni, che da un punto di vista economico sono più vantaggiosi.
Le sospensioni di questo tipo di bici sono formate da una forcella ammortizzata il cui ruolo è quello di attutire le vibrazioni che si ripetono con notevole frequenza.
I modelli che montano forcelle rigide hanno una solidità maggiore ma risultano meno ammortizzanti, per cui durante il percorso il ciclista subisce sbalzi ripetuti sulla sella, che spesso possono risultare fastidiosi.
Un buon compromesso tra forcella ammortizzata e rigida è quello delle forcelle ibride le cui prestazioni sono esattamente intermedie tra le altre due.
Le bici da trekking donna partono da 180-200 euro per i tipi basici, che garantiscono comunque prestazioni abbastanza buone.
Tenendo conto che questo mezzo deve garantire sicurezza, leggerezza, versatilità, maneggevolezza e comfort durante la guida, è sempre meglio orientarsi verso modelli il cui prezzo si aggira sui 300-350 euro.
In commercio sono disponibili anche bici che superano i 1000 euro e che sono dotate di prestazioni nettamente superiori.
È sempre consigliabile visitare i siti web che commercializzano questo prodotti, poiché spesso sono in vendita con sconti che arrivano anche al 40% del prezzo di listino e che consentono di sfruttare occasioni irripetibili.
Oltre alle caratteristiche intrinseche del mezzo, bisogna prendere in esame la disponibilità dei pezzi di ricambio e il tipo di assistenza offerta, poiché proprio per il loro impiego, le bici da trekking donna possono richiedere una manutenzione piuttosto frequente.
Gli appassionati di questo sport possono fare riferimento a piattaforme specializzate che accanto alla vendita di bici da trekking commercializzano anche una vasta gamma di accessori, alcuni dei quali considerati quasi indispensabili per il comfort del ciclista.
Il blog ideale per gli amanti dell'outdoor e del trekking