Stai cercando una bici da trekking elettrica comoda e tecnologica? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori bici elettriche da trekking del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutte le migliori bici elettriche da trekking presenti sul mercato:
Fare una vacanza oppure un trekking con bici elettrica (e-bike) è senza dubbio un’esperienza da ricordare non soltanto per la destinazione da raggiungere ma soprattutto per il percorso.
Un itinerario con bici elettrica immergendosi nella natura, offre anche la possibilità di sperimentare il cicloturismo: bisogna innanzitutto viaggiare con bagagli pratici e leggeri per evitare il rischio di appesantirsi rallentando la velocità e la comodità.
Oltre agli indispensabili capi di abbigliamento che servono per cambiarsi in previsione di cambi di temperatura, può essere utile portarsi dietro un’adeguata attrezzatura per far fronte a qualsiasi inconveniente.
Uno zaino di media capienza può essere sufficiente per contenere tutto ciò che serve per un’escursione in e-bike.
Un presupposto fondamentale è anche quello relativo alla scelta dell’itinerario, tenendo conto che la straordinaria bellezza di un’escursione con bici elettrica dipende dalla varietà dei paesaggi che possono essere attraversati e che comprendono sentieri battuti ma anche fuoristrada.
È importante stabilire orientativamente il numero di chilometri da affrontare durante il trekking, definendo anche i punti dove sostare per recuperare le energie e rilassarsi magari facendo un pic nic.
Valutare la lunghezza e i dislivelli da superare è sempre utile per non trovarsi di fronte a improvvise difficoltà di percorso; è importante anche arrivare preparati a un’escursione in e-bike, effettuando qualche giorno di allenamento prima della partenza.
Bisogna inoltre porre particolare attenzione alla dieta, evitando di appesantire troppo l’apparato digerente e privilegiando alimenti sani, freschi e stagionali, come frutta e verdura, cereali e legumi.
Durante l’itinerario, è sempre preferibile sostare per rifocillarsi, soprattutto per quanto riguarda l’idratazione.
Considerata uno dei mezzi più pratici, sicuri ed ecologici per muoversi con il massimo comfort, la bici elettrica da trekking è in grado di garantire spostamenti rapidi e per nulla faticosi, pur consentendo una certa attività fisica all’aria aperta.
Per scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze, è necessario valutare alcuni requisiti.
La e-bike da trekking deve consentire una percorrenza su tragitti medio/lunghi e per escursioni anche su terreni non battuti e che presentano dislivelli di vario grado.
Il cicloturismo è uno sport che prevede la percorrenza di molti chilometri, supportata da pedalate automatiche: questi dispositivi sono progettati e realizzati secondo parametri particolari che li rendono confortevoli e facilmente manovrabili, anche su strade sterrate e non asfaltate (strade bianche).
Le principali caratteristiche delle e-bike da trekking sono:
La bicicletta e-bike è dotata sostanzialmente di una forma analoga a quella della bicicletta classica, a cui vengono aggiunte alcune modifiche strutturali come la presenza di una batteria al litio, necessaria per alimentare la componentistica meccanica.
Il motore, che viene attivato con una pedalata iniziale, funziona in autonomia, e diminuisce la pressione necessaria per procedere, per cui anche se il ciclista è tenuto a pedalare, questa attività non è per nulla faticosa.
Il motore elettrico funziona infatti come supporto alla pedalata che comunque non può mancare, anche se è notevolmente più agevole e fluida.
Anche se molti pensano che con le biciclette elettriche da trekking la fatica è eliminata, in realtà il motore interviene in supporto della pedalata ma non la sostituisce, anche se consente di raggiungere i 25-30 chilometri all’ora senza particolare difficoltà.
I telai che trovano maggiore impiego per questo genere di biciclette sono realizzati in acciaio, alluminio e carbonio, metalli leggeri che consentono di risparmiare intorno ai 2 kg sul peso complessivo, che raramente supera i 20 kg totali.
Questo valore viene considerato la soglia massima di una bici con pedalata assistita, per garantire un maggiore scatto iniziale e un mantenimento costante delle prestazioni su lunghe percorrenze.
Grazie al design di ultima generazione, la maggior parte dei modelli di e-bike da trekking ha la tendenza a inserire la batteria all’interno del telaio, precisamente nel tubo obliquo, per mantenere un ottimo bilanciamento anche su fondi dissestati.
Di solito gli ammortizzatori sono concentrati soltanto sulla forcella anteriore, per due motivi: da un lato per aumentare la stabilità e d’altro lato per non appesantire la struttura.
Non bisogna dimenticare che i sistemi ammortizzanti contribuiscono ad aumentare il peso dell’e-bike, e quindi a renderla meno fluida nella guida.
Le ruote che vengono montate sulle bici elettriche da trekking hanno dimensioni superiori rispetto a quelle tradizionali, ma nello stesso tempo assicurano un ottimo scorrimento e una buona dinamicità mantenendosi scattanti anche nei cambi di marcia.
I freni sono a disco idraulico per assicurare le migliori garanzie di staticità e di blocco in pochi secondi.
Uno dei parametri da valutare con maggiore attenzione prima di acquistare un’e-bike da trekking è senza dubbio l’impianto frenante.
Attualmente le opzioni sono due: freni a disco e freni tradizionali a pattini (rim brake).
I freni a disco, che sono quelli più diffusi, si distinguono in idraulici e meccanici, mentre i freni a pattini sono di un unico tipo.
Qualsiasi possa essere la tipologia frenante, il meccanismo d’azione è sempre il medesimo, poiché sfrutta l’attrito tra due corpi che rallentano il movimento fino a bloccarlo.
Nei freni a pattino, sono presenti mescole di gomma che sfregando contro il cerchio della ruota generano una forza frenante di attrito; nei freni a disco invece il corpo frenante è costituito da una pastiglia in acciaio o lega metallica, che viene posizionata lateralmente al mozzo della ruota.
Il loro funzionamento sfrutta un meccanismo a trazione analogo a quello dei freni a pattini; nella tipologia idraulica, infine, l’impianto funziona mediante un cilindro che spinge l’olio dei freni verso le pastiglie, sviluppando una compressione che si rivela particolarmente efficace.
Le e-bike da trekking solitamente montano freni a disco, leggermente più costosi ma molto più durevoli, sicuri e performanti
La principale caratteristica della bici elettrica da trekking è rappresentata dal motore, che costituisce la componente distintiva rispetto ai modelli tradizionali.
Ogni motore si distingue per dimensioni, peso e forza di accelerazione, che costituiscono i requisiti maggiormente performanti della bicicletta.
I migliori modelli di e-bike da trekking montano motori compatti, leggeri, dal design lineare e poco ingombranti.
A seconda del tipo di impiego del mezzo, che può essere usato prevalentemente in pianura oppure per scalare montagne e colline con dislivelli notevoli, la potenza del motore può ampiamente diversificarsi.
Quanto più potente è la componentistica meccanica, tanto maggiore è la resa nei percorsi con pendenze e dislivelli superiori al 30%.
Le bici a pedalata assistita montano solitamente motori a trasmissione anteriore, in grado di trainare efficacemente l’intera struttura anche quando le condizioni stradali diventano proibitive.
La tradizionale trasmissione a catena può essere sostituita da quella a cinghia, tenendo conto che la prima è più scattante ma anche meno regolabile, mentre la seconda è più uniforme, più fluida e senza particolari strappi.
Non sempre un’e-bike da trekking è fornita di cambio elettronico, poiché i modelli a pedalata assistita possono montare anche cambi manuali.
La differenza tra i due modelli è piuttosto notevole poiché nel primo caso il ciclista non interviene mai nella regolazione della velocità, che viene stabilita rapidamente dal mezzo in rapporto al fondo stradale, mentre nel secondo caso è la pedalata a influenzare il cambio delle marce, che dipendono dal numero di giri delle ruote.
Ancor più del motore è importante valutare le prestazioni della batteria, che nelle bici a pedalata assistita devono garantire un perfetto equilibrio tra leggerezza e potenza; di solito la potenza è compresa tra 300 e 500 watt.
Un requisito essenziale è rappresentato infine dall’autonomia, che deve garantire una minima percorrenza, accettabile anche per chi non è intenzionato ad affrontare viaggi particolarmente lunghi.
L’autonomia dipende dalla costituzione del ciclista, dal carico ponderale, e dal tipo di itinerario da affrontare.
Più una batteria è potente, maggiore è la sua autonomia, per cui ad esempio un dispositivo da 500 watt dura di più di uno da 300 watt.
Le e-bike da trekking vengono utilizzate prevalentemente su strade bianche e sterrate con notevoli dislivelli e con fondi sdrucciolevoli, proprio per questo le loro caratteristiche devono assicurare robustezza, leggerezza, fluidità, facilità di guida e autonomia adeguata a percorrenze medio/lunghe.
Il telaio in alluminio è quello maggiormente utilizzato, in associazione a batteria agli ioni di litio da 400 watt (quasi sempre montata frontalmente), cambio meccanico, apparato frenante a disco e catena tradizionale.
Per tour particolarmente impegnativi soprattutto riguardo alle pendenze, è preferibile optare per modelli con telaio in carbonio o alluminio idroformato, con batterie da 500 watt e cambio elettronico.
Le bici elettriche da trekking funzionano potenziando la forza impressa dal ciclista sui pedali, dopo aver impostato un adeguato rapporto tra la potenza di erogazione del motore e la forza della pedalata.
Il motore elettrico infatti è in grado di erogare maggiore o minore potenza a seconda della forza che si imprime ai pedali, tenendo conto che il limite massimo di velocità è di 25 km/h.
Oltre questo indice, il motore elettrico non interviene più e la bicicletta procede soltanto in base alla forza della pedalata.
Anche se sono più pesanti dei modelli tradizionali a causa della presenza di motore e batteria, le e-bike da trekking si possono guidare agevolmente anche senza attivare la modalità di pedalata assistita.
Tale condizione è valida esclusivamente in pianura, perché in presenza di dislivelli da superare, la velocità diminuisce notevolmente.
Nel momento in cui viene attivata la pedalata assistita, lo sforzo muscolare del ciclista diminuisce drasticamente sempre rimanendo sotto al limite dei 25 km/h.
Chi deve affrontare un trekking in salita, riducendo lo sforzo dei polpacci, deve impostare il cambio su un rapporto agile, che consente di pedalare senza fatica e senza spingere troppo le gambe sui pedali.
Su percorsi pianeggianti invece è preferibile impostare una pedalata assistita regolare senza spingere eccessivamente sui pedali, lasciando che il motore svolga il suo compito.
In discesa è preferibile disattivare la pedalata assistita e utilizzare soltanto quella naturale.
Per mantenere un buon bilanciamento è opportuno modificare leggermente il baricentro della bicicletta che tende a variare per la presenza del motore e della batteria sul telaio.
Le migliori performance di una bicicletta elettrica da trekking, per quanto riguarda la velocità e la fluidità, si possono sperimentare in pianura, quando la pedalata assistita consente di minimizzare l’affaticamento muscolare e quando la velocità può raggiungere facilmente il valore di 25 km/h.
Ideali per il cicloturismo ma anche per affrontare strade sterrate particolarmente impegnative, le maggior parte delle biciclette da trekking si è elettrificata.
Il design del telaio appare leggermente più allungato e dotato di una forcella ammortizzata, che attenua al massimo urti e collisioni sul terreno.
Le ruote sono dotate di un diametro superiore rispetto a quello delle ruote tradizionali e la sella è ergonomica e piuttosto ampia.
In commercio sono disponibili modelli di brand famosi che oltre a garantire prestazioni di ottimo livello, forniscono anche un’assistenza post vendita di assoluta fiducia.
Una buona bicicletta elettrica da trekking, in grado di accompagnare il cicloturista per molto tempo, senza incorrere in nessun inconveniente tecnico, non dovrebbe costare meno di 2000-2500 euro.
A seconda dei requisiti della batteria (potenza e autonomia), i modelli più performanti raggiungono e superano i 4000 euro.
E-bike da trekking in carbonio che montano motori di alta precisione possono costare anche 6000 euro.
Un buon compromesso tra prestazioni e costo è rappresentato da modelli appartenenti a una fascia media di prezzo, intorno a 2500-3000 euro; i brand più famosi propongono sul mercato ottimi prodotti da 4000-4500 euro.
Chi desidera risparmiare può orientarsi verso e-bike da trekking anche a partire da 800 euro, sfruttando ad esempio le numerose offerte speciali disponibili online presso i portali specializzati nella vendita di questi mezzi.
È sempre consigliabile non lasciarsi attrarre da risparmi eccessivi poiché la qualità dei prodotti deve essere di buon livello, soprattutto per la sicurezza del ciclista.
Il blog ideale per gli amanti dell'outdoor e del trekking